D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] , dal titolo Il libro delle vergini.
L'ambientazione è abruzzese; panico, a tinte forti, stilisticamente sostenuto e persino parnassiano, nonostante le ascendenze più zoliane che verghiane, è il verismo che sottende le novelle. A condire il tutto ...
Leggi Tutto
La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] tessere di mosaico. Una lettura che, in tempi più recenti, ha potuto dar vita all’equivoco di un Aleardi «parnassiano» avant la lettre: per parte sua, Aleardi non coltivava certo l’ideale di poesia emotivamente impassibile e formalmente impeccabile ...
Leggi Tutto
Polonia
Mieczyslaw Brahmer
Nessun ricordo diretto della P., della sua storia, delle sue città, delle sue tradizioni politiche, anche in rapporto alle vicende dell'Impero, è da annoverare nell'opera [...] tombe (1865); T. Lenartowicz (1822-1893) che contempla l'oltretomba con gli occhi dell'ingenua popolana, o il parnassiano Falenski (m. 1910). J.I. Kraszewski, inesauribile inventore del romanzo polacco, dedicò al grande fiorentino un attento studio ...
Leggi Tutto
Riccardo RICCARDI
Wolfango GIUSTI
Angelo Maria RIPELLINO
UCRAINA (XXXIV, p. 594). - In seguito agli accordi della Conferenza di Jalta, per i quali la Polonia ha ceduto all'Unione Sovietica un'ampia [...] S. Kirov sullo sfondo della rivoluzione, e Bat′ki i sini (Padri e figli, 1938). Ryl′skyj, dopo un periodo parnassiano, s'è volto a una tematica comunista nel poema Marina (1933), sull'epoca del feudalismo ucraino, e nelle raccolte Znak tereziv ...
Leggi Tutto
GAUTIER, Théophile
Pietro Paolo Trompeo
Poeta, romanziere e critico francese, nato a Tarbes (Hautes-Pyrénées) il 30 agosto 1811, morto a Parigi il 23 ottobre 1872. Si diede dapprima alla pittura e frequentò [...] si manifesta per via d'immagini e figurazioni in uno stile scintillante e lussuoso. È già il gusto parnassiano, sorta di romanticismo irrigidito in sagome cristalline. Antiborghese, antisentimentale, neopagano, esteta fino alla mania, G. segna forse ...
Leggi Tutto
CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] con un persistente gusto classicistico, che si esprimeva di volta in volta attraverso il recupero di un plasticismo di tipo parnassiano o addirittura di stampo carducciano.
Negli anni dal 1882 al 1886 il C. compì numerosi viaggi attraverso l'Europa ...
Leggi Tutto
BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] un puntiglioso amore della parola e un'accuratezza stilistica che hanno indotto qualche studioso a proporre collegamenti col gusto parnassiano. Tra altre minori poesie di quegli anni restò esclusa dal Libro dei versi, forse per l'occasionalità del ...
Leggi Tutto
BALSAMO CRIVELLI, Riccardo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Settimo Milanese il 20 ag. 1874 da una famiglia di piccola nobiltà, trascorse una giovinezza scapata e avventurosa, ma non priva di passioni e di [...] nell'atteggiamento stesso arcaicizzante dello scrittore: il gusto raffinato e prezioso della parola, il culto esclusivo, quasi parnassiano, della forma. Altri (Titta Rosa) ha ricollegato gli elementi dialettali e regionalistici della sua prosa alla ...
Leggi Tutto
GATTI, Angelo
**
Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] tematica spirituale e religiosa che si ritrova anche nel recupero-riproposizione (in funzione antiermetica) del classicismo carducciano-parnassiano nelle liriche dei Canti delle quattro stagioni (ibid. 1936, in parte ripresa di poesie di Giovinezza ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] ottimo traduttore e un maestro di metrica e di rima (Säkeitä «Versi», 2 vol., 1905-10); simbolista, ma anche parnassiano fu V.A. Koskenniemi, pessimista ed elegiaco (Elegioja «Elegie», 1917). Accanto a Manninen e Koskenniemi si ricordano il narratore ...
Leggi Tutto
parnassiano
agg. e s. m. [dal fr. parnassien]. – 1. agg. a. Scuola p.: scuola di poeti francesi che, a partire dal 1866, pubblicarono le loro opere nella raccolta Parnasse contemporain (donde il nome); era caratterizzata dal rifiuto di ogni...
parnassia
parnàssia s. f. [lat. scient. Parnassia, dal lat. class. Parnassius «del Parnaso»]. – Genere di piante sassifragacee con una cinquantina di specie dell’emisfero boreale, tra le quali Parnassia palustris, erba perenne dei prati torbosi...