Pittore e incisore in legno (n. 1480 circa - m. 1532); fu a Venezia nel 1506-09 e nel 1516, quando chiese al senato protezione per il suo ritrovato "di fare colle stampe di legno carte che paion fatte [...] effetti pittorici non superata da alcuno dei suoi contemporanei. Il suo capolavoro è il grandioso Diogene a quattro legni (dal Parmigianino); altre celebri xilografie sono una Pesca miracolosa e Raffaello e la sua amante. A U. da Carpi è intitolato ...
Leggi Tutto
Arte
Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili [...] ed editori. Ma continuava parallelamente l’i. originale: in Italia, nel 16° sec., si ricordano, tra gli altri, il Parmigianino (per l’acquaforte), A. Schiavone, F. Barocci che sperimentò l’uso di più punte e la morsura per coperture, Agostino ...
Leggi Tutto
PROCACCINI
Carlo Gamba
. Famiglia bolognese di pittori. Ercole il Vecchio, suo capostipite, nato a Bologna nel 1515, morto a Milano il 5 gennaio 1595, fu scolaro di Prospero Fontana, risentì del Correggio; [...] , suo figlio e scolaro, nato a Bologna forse nel 1551, morto a Milano il 21 agosto 1629 risentì influenze dal Parmigianino, dai Veneziani, dal Baroccio: dipinse a Bologna affreschi nei palazzi già Guastavillani e Montpensier e quadri in S. Isaia e ...
Leggi Tutto
Famiglia di smaltatori di Limoges. Il capostipite, Léonard (o Nardon; n. 1470 circa - m. 1542 circa), eseguì la Crocifissione del museo di Cluny (1503) e varî trittici con composizioni ricavate da libri [...] 1530 al 1588) riprodusse spesso stampe fiamminghe e italiane (per es., coppa con Storia di Sansone, 1539, tratta dal Parmigianino, Londra, Victoria and Albert Museum); fu tecnico prodigioso, maestro nel chiaroscuro. Jean III e Pierre continuarono la ...
Leggi Tutto
RONDANI, Francesco Maria
Luigi Magnani
Pittore, nato a Parma il 15 luglio 1490, morto dopo il 20 dicembre 1557. Fu seguace e aiuto del Correggio. Su disegni e cartoni del maestro eseguì il fregio della [...] , in Aurea Parma, I (1912), p. 73; L. Serra, Sommario del museo Mosca di Pesaro, in Rass. marchigiana, II (1923-24), p. 209; G. Copertini, Il Parmigianino, I-II, Parma 1932; L. Magnani, Note sui disegni del Correggio, in Crisopoli, 1934, p. 213 segg. ...
Leggi Tutto
Nome con cui è noto il pittore, incisore e disegnatore Frans de Vriendt (Anversa 1516 - ivi 1570); allievo di Lambert Lombard in Liegi. Venuto in Italia, si trattenne a Firenze e a Roma. Tornato in patria, [...] La caduta degli angeli ribelli (1554; Anversa, Museo), il Giudizio universale (1566; Bruxelles, Museo), il Falconiere (1558; Brunswick, Museo). Sentì soprattutto l'influsso di Michelangelo e dei manieristi, specialmente del Vasari e del Parmigianino. ...
Leggi Tutto
Pittore e architetto (Puria di Valsolda 1527 - Milano 1596). Figlio di Tebaldo e fratello di Domenico, fu attivo in diverse città italiane e in Spagna. Iniziò la sua attività artistica dipingendo opere [...] Lombardia.
Vita e opere
Formatosi come pittore a Bologna alla scuola del Bagnacavallo ma sensibile anche ai modi del Parmigianino (Sposalizio mistico di s. Caterina, 1545 circa, Bologna, Pinacoteca), a Roma dal 1547 circa, T. entrò nella cerchia di ...
Leggi Tutto
DIOTTI, Giuseppe (Francesco Giuseppe Antonio)
Renzo Mangili
Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 1º marzo 1779 da Gaetano, bottaio, e da Elisabetta Superchi. Fu avviato alla pittura, nella piccola città [...] in tempo a esercitarsi per due anni nella prospettiva, nel disegno di figura, nella copia dal Correggio e dal Parmigianino, prima che gli eventi bellici del 1796 determinassero la fine del suo soggiorno. Infatti il mecenate, che aveva già progettato ...
Leggi Tutto
VICO, Enea Giovanni
Francesca Mariano
– Nacque a Parma il 29 gennaio 1523, figlio di una Felicita e di Francesco (Bodon, 1997, p. 15).
Discendente di una nobile famiglia ormai in declino, a seguito [...] , presto abbandonati, fu avviato alle arti del disegno, dapprima a Parma, dove avrebbe effettuato il primo apprendistato presso il Parmigianino, poi ancora giovane a Roma. Ignoto è l’anno del suo trasferimento nell’Urbe, ma una serie di stampe da ...
Leggi Tutto
FACCIOLI (Fagiuoli, Facioli), Girolamo
Maria Cristina Misiti
Nacque a Bologna nel primo ventennio del sec. XVI, forse da Bernardino, come riporta B. Carrati (Bologna, Bibl. d. Archiginnasio, ms. B. [...] s. 1; Id., Panorama dell'incisione italiana: il Cinquecento, Roma 1964, pp. 49, 96; A. E. Popham, Catalogue of the drawings of Parmigianino, I, New Haven-London 1971, pp. 12 n. 1, 234; G. Hill, Medals of the Renaissance, London 1978, p. 90; E. Borea ...
Leggi Tutto
parmigianina
s. f. [dim. femm. di parmigiano]. – In tipografia, il carattere tipografico di corpo 5, così chiamato dal celebre incisore G. Bodoni che a Parma aveva fondato la sua tipografia.