eternità La durata senza fine del tempo.
I Greci la intesero come infinita estensione nel tempo, che non ha avuto inizio e non avrà termine; ma già secondo Parmenide e poi secondo i neoplatonici, l’e. [...] è piuttosto un puro presente.
Nella Sacra Scrittura l’e. spesso significa lunga durata e serie di secoli; ma attribuita a Dio esclude principio e fine e successione; e in tal senso passa in Agostino e ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] governa il mondo e al quale anche gli dei debbono sottostare. Tra i creatori del concetto filosofico di n. va annoverato Parmenide con la scoperta della n. logica, per cui la pura asserzione dell’essere esclude ogni asserzione di non essere. Dalla ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] intrinseca dell’essere; da questo punto di vista concezioni ontologiche della v. possono trovarsi tanto nel pensiero greco, da Parmenide a Platone fino al neoplatonismo, quanto in quello cristiano, da s. Agostino a s. Tommaso.
Nell’altra prospettiva ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] sosteneva che le parole significano naturalmente e sono del tutto adeguate a rappresentare la mutevolezza della realtà, Parmenide sottolineava il carattere arbitrario del s. delle espressioni linguistiche, incapaci di cogliere l’unità dell’essere ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] . 6,1-6 (sui primi tre dialoghi); Procl., in Ti. I, pp. 12,30-14,1 e in Prm. I 641,10-644,7 (su Timeo e Parmenide). Cfr. A.J. Festugière, L’ordre de lecture des dialogues de Platon aux Ve-VIe siècle, in Museum Helveticum, 26 (1969), 4, pp. 281-296; B ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] che rinvia a qualcosa di non finito e quindi imperfetto. Sia Platone sia Aristotele fecero propria la tendenza, già emersa con Parmenide, a identificare la realtà finita con la perfezione, l’ordine e l’armonia, e l’i. con la mancanza di misura ...
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tempo, idea del
Anna Lisa Schino
Come l’uomo concepisce il trascorrere degli eventi
La nozione di tempo costituisce uno degli elementi costanti della riflessione filosofica e scientifica. Tale nozione [...] cui tutto cambia e tutto ricomincia, ma in questo avvicendarsi vi è anche una legge e un ordine razionale. Di diverso avviso è Parmenide (6°-5° secolo a.C.), il quale nega ogni realtà al tempo come divenire: il succedersi delle cose è solo apparenza ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] dell'aritmogeometria, le note della scala musicale, le forme naturali e i moti armonici dei corpi celesti. Nei poemi iniziatici di Parmenide e di Empedocle (6° e 5° secolo a.C.), insieme con le concezioni dell'Uno, il problema del movimento, le forze ...
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esperienza
Stefano De Luca
Conoscenza personale e diretta di una situazione
Per esperienza si intende, nel linguaggio comune, qualsiasi forma di conoscenza derivante dalla partecipazione personale a [...] esperienza sensibile e mai come esperimento ‒ è stata al centro della riflessione critica dei più grandi filosofi greci. Parmenide (6°- 5° secolo a.C.) e Platone ne sottolinearono il carattere ingannevole e superficiale: dall'esperienza dei sensi ...
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Diritto
Denominazione genericamente usata nelle leggi e nelle discipline giuridiche per indicare organismi e istituti caratterizzati dalla presenza di interessi e finalità più o meno superindividuali, [...] in società che operano nel mercato delle operazioni e dei servizi portuali.
Filosofia
Ciò che è, sinonimo di essere. Tra i presocratici, Parmenide considerò l’essere (εἶναι) l’unica realtà vera. Di qui il termine di ὄν «quel che è», in assoluto, e ...
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eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...