MOLTEPLICITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
. Il problema filosofico della molteplicità nasce nella scuola eleatica, con la polemica zenoniana in difesa di Parmenide. Considerato l'ente parmenideo [...] dell'esistenza dell'unico ente. Ma già nella critica platonica all'eleatismo zenoniano, contenuta nel Parmenide, viene in chiaro come il carattere intrinsecamente contraddittorio, dimostrato proprio della molteplicità, appartenga insieme anche ...
Leggi Tutto
. Nell'uso comune della parola, "curva" significa linea non retta e non composta di linee rette. Già Parmenide d'Elea, secondo Proclo nel Commento all'Euclide, distingueva le linee in rette, curve e miste. [...] primo incontro ad una crisi in seguito alla scoperta degl'incommensurabili, fatta nella stessa scuola.
Si approfondì allora dagli Eleati (Parmenide e Zenone d'Elea) l'analisi del concetto degli enti geometrici, e si riuscì a capire che essi hanno un ...
Leggi Tutto
nulla
Problema filosofico originato nel pensiero greco dall’antitesi tra «essere» e «non essere» (➔) nella filosofia eleatica.
Il pensiero antico
In Parmenide è centrale l’opposizione «ἔστιν»/«οὐκ ἔστιν» [...] framm. 28 B 2 Diels- Kranz, vv. 3 e 5), nella quale il secondo termine viene inteso sostanzialmente come «è nulla». Parmenide viene così a essere il primo ad aver esplicitamente elaborato il concetto di n. assoluto, cioè come assoluto non essere, che ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] di dirlo né di pensarlo. Infatti non si può né dire né pensare ciò che non è» (DK 28 B 8, 9-13). Parmenide è fatto partecipe di una verità filosofica abbagliante, che riguarda non soltanto il modo di essere della totalità ma il modo di conoscerla e ...
Leggi Tutto
PHOSPHOROS (Φώσϕορος, Phosphorus)
C. Gonnelli
Stella del mattino, ben distinta nella mitologia da Hesperos, stella della sera. Sembra che già Parmenide e Pitagora avessero compreso che Ph. ed Hesperos [...] erano due nomi diversi per la stessa stella (Apollod., De deis, fr. 2 = Doxogr., 467, 1, Diels), ma nella tradizione si mantennero sempre distinte le due personalità mitologiche, sebbene entrambe legate ...
Leggi Tutto
ente
Il concetto di ente si definisce in rapporto con quello di essere (➔), di cui, dal punto di vista grammaticale, è participio presente. Parmenide considerò l’«essere» (εἶναι) la forma comune e universale [...] assoluto, e senz’altra predicazione) sentito ancora come participio piuttosto che come sostantivo. L’«essere» di Parmenide nella storia del posteriore eleatismo (Melisso) venne sempre più assumendo quei caratteri di identità, stabilità e inalterabile ...
Leggi Tutto
metessi
Dal gr. μέϑεξις «partecipazione», der. di μετέχω «partecipare», comp. di μετά «con» ed ἔχω «avere». Uno dei termini con cui Platone esprime (Parmenide, 132 c) il rapporto intercorrente tra il [...] mondo delle idee e le cose sensibili; queste, mediante la «partecipazione» delle idee, ne diventano vere e proprie immagini. Altrove il medesimo concetto è espresso, sia pure con sfumature diverse, attraverso ...
Leggi Tutto
Sofista
(Σοφιστής) Dialogo di Platone. Vi si discute lo statuto dell’essere a partire dalle relazioni fra uno e molteplice, identico e diverso, riprendendo i temi trattati nel Parmenide (➔) e nel Teeteto [...] di come si possa parlare di ciò che, essendo solo «parvenza» o «immagine», propriamente non è, senza incorrere nelle obiezioni di Parmenide (236 d-237 b). Dire il falso comporta infatti che il non-essere si possa in qualche modo ‘dire’ e ‘pensare ...
Leggi Tutto
Vedi ZENONE dell'anno: 1966 - 1966
ZENONE (Ζήνων, Zeno)
P. E. Arias
Tre filosofi ebbero questo nome. Il più antico è Z. di Elea, scolaro di Parmenide vissuto agli inizi del V sec. a. C., del quale, nonostante [...] la vaga indicazione del nome sui ritratti, non sembra che ci sia stata tramandata l'immagine. Il più celebre è lo stoico, nativo di Kition a Cipro (331?-264 a. C.), fondatore della scuola filosofica della ...
Leggi Tutto
Zenone, paradossi di
Zenone, paradossi di paradossi formulati dal filosofo greco Zenone per corroborare le tesi contro il movimento e la molteplicità sostenute dal suo maestro, Parmenide; riguardano [...] la riduzione dell’infinità continua all’infinità discreta; si fondano, infatti, sulla possibilità di aggiungere, a una grandezza data, quantità finite per un numero illimitato di volte.
I quattro paradossi ...
Leggi Tutto
eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...