Scrittore svedese (Jönköping 1828 - Djursholm 1895). Giornalista militante, fautore delle idee liberali, deputato al parlamento (1870-72), accademico di Svezia (dal 1877), fu tra i più significativi esponenti [...] dell'età di transizione dal romanticismo al razionalismo. Fantasia, erudizione, ricerca di un nuovo umanesimo cristiano privo di dogmi si fondono nelle sue opere, dalla novella romantica Singoalla (1858) ...
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Poeta inglese (Coleshill 1606 - Hall Barn 1687). Possessore d'una cospicua sostanza, entrò presto in parlamento. Conobbe (probabilmente 1635) lady Dorothy Sidney, figlia del conte di Leicester, di cui [...] si invaghì e che celebrò sotto il nome di Sacharissa. Dopo la congiura realista contro il parlamento (1643), nota col nome di Waller's plot, W. fu arrestato, ma si salvò con una confessione che rovinò gli altri congiurati, e fu bandito dall' ...
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Uomo politico e poeta islandese (Möđruvellir 1861 - Reykjavík 1922), fu il primo rappresentante islandese nel parlamento della Danimarca (1904-09; 1912-14) e si batté per l'indipendenza politica dell'Islanda. [...] Tradusse in islandese Heine, Goethe, Ibsen. Nelle sue poesie traspaiono anche i temi del suo impegno politico (Kvæđabók "Libro di poesie", 1916) ...
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Uomo politico e scrittore slovacco (Ružomberok 1901 - Montreal 1953), collaboratore di A. Hlinka, deputato nel parlamento di Praga (dal 1935), fondatore (1938) della Guardia di Hlinka, ministro di stato [...] per la Slovacchia, vicepresidente del Consiglio nel governo centrale. Proclamata l'indipendenza della Slovacchia, fu ministro degli Interni (1939), poi inviato straordinario e ministro plenipotenziario ...
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Magistrato e poeta (Marsiglia 1550 circa - Avignone 1622). Amico di F. de Malherbe, fu consigliere al parlamento di Aix, quindi presidente della Chambre des comptes di Provenza. Protetto da Maria dei Medici, [...] restò fedele alla causa monarchica. È autore di due raccolte religiose di impianto barocco: Imitation des psaumes de la pénitence de David (1594-1612); Théorèmes spirituels (1613-21) ...
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Letterato (Nereto 1813 - Pozzolatico, Firenze, 1894); insegnò a Pisa e a Firenze; fu deputato di destra al parlamento italiano nella 10a legislatura (1867-70). Spirito acuto e bizzarro, classicista e purista [...] fervente, si sforzò di pensare e di scrivere come un cinquecentista. Oltre ai famosi Ammaestramenti di letteratura (1840), scrisse molte opere storiche e politiche ...
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Giurista e scrittore francese (n. Montauban 1540 circa - m. 1613). Prof. di diritto a Tolosa, avvocato generale al parlamento. Attaccato alla casa di Borbone, fu sostenitore dei diritti di Enrico IV. Gli [...] si attribuisce una Apologie catholique contre les libelles diffamatoires (1585). Scrisse, tra l'altro, De l'origine et de l'institution de divers ordres de chevalerie, tant ecclésiastiques que profanes ...
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Scrittore ungherese (Szklabonya 1847 - Budapest 1910). Lasciò la carriera amministrativa per il giornalismo; fu a lungo deputato al parlamento. Osservatore acuto, nelle sue opere (Tót a tyafiak "Compari [...] 1881; A jó palócok "I buoni palóc", 1882; Urak és parasztok "Signori e contadini", 1886; A beszêlő köntös "Il mantello che parla", 1889; Szent Péter eser nyöje "L'ombrello di s. Pietro", 1895; A vén gazember "Il vecchio farabutto", 1906; A Noszty fiú ...
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Giornalista italiano (Vasto 1875 - Milano 1956); critico letterario e poi redattore capo del Corriere della sera; deputato al parlamento per la XXV legislatura, si ritirò dalla vita politica perché avverso [...] al fascismo. Caduto questo tornò come direttore al Corriere della sera (26 luglio - 8 settembre 1943), e quindi diresse (1945) La Libertà, quotidiano liberale di Milano. Curò la versione italiana, su designazione ...
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Poeta romantico (Kvillinge, Östergötland, 1791 - Stoccolma 1844), tipico rappresentante del Biedermeier svedese. Fu pastore a Stoccolma, poi membro del parlamento. In gioventù appartenne al gruppo della [...] rivista Phosphoros; l'opera sua più viva è Ungdomsfantasier eller Nahum Frederik Bergströms krönika ("Fantasie giovanili o cronaca di N. F. B.", 1830-31), romanzo misto di pathos e d'ironia alla maniera ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
parlando
ger. (di parlare) e s. m., invar. – Nella musica vocale (soprattutto nell’opera buffa), didascalia con cui si prescrive un canto che si avvicini alla recitazione e al linguaggio parlato; più raram. usata nella musica strumentale al...