Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] omografi, come é (verbo) ed è (congiunzione), ó (interiezione) e ò (disgiunzione), sé (pronome) e sè (congiunzione), e PaoloManuzio, nella sua edizione di Petrarca del 1533, usa sempre con valore diacritico gli accenti acuto, grave e circonflesso ...
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FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] Alcune lettere sono state invece pubblicate da L. Ceretti, cit., e in Critica testuale a Terenzio in una lettera del F. a PaoloManuzio, in Aevum, XXVIII (1954), pp. 522-551.
Fonti e Bibl.: D. Giannotti, Lettere a Piero Vettori, a cura di R. Ridolfi ...
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CAFARO, Girolamo (Hieronymus Capharus)
Giovanni Parenti
Nacque a Salerno in data non precisabile, al principio del sec. XVI.
Ecclesiastico e maestro di latino assai reputato, svolse la sua attività a [...] a Venezia (1577) insieme al De structura orationis carmine exametro e alla Grammatice, con dedica a PaoloManuzio. Pure di carattere eminentemente scolastico sono le Elocutiones atque clausolae e singulis Ciceronis epistolis familiaribus selectae ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ).
I veneti ➔ Pietro Bembo e Aldo Manuzio (laziale d’origine) sono concordemente ritenuti le Renzi, Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2°, pp. 1515-1546.
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano. La lingua di Dante, Petrarca, Boccaccio, in Storia della ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] nell'autunno del 1535, parecchi mesi dopo che il nuovo papa, Paolo III, l'aveva invitato a Roma (23 nov. 1534) , 2; V, Roma 1926-1931, passim.Per i suoi rapporti con Manuzio ed Erasmo e per il periodo francese: A. Renaudet, Préréforme et humanisme ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] consentì un’ampia diffusione, al punto da indurre Aldo Manuzio ad aprire la collana dei libri in carattere corsivo con Vaticano II (1962-1965) ammise l’italiano nella liturgia.
Nel 1970 Paolo VI promulgò il nuovo Messale, cioè l’insieme delle norme e ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] era un apprezzatissimo editor della tipografia veneziana di Aldo Manuzio; ➔ editoria e lingua), dove le opere a stampa il Lazio, Torino, UTET.
Trovato, Paolo (1994), Il primo Cinquecento, in Bruni 1992-.
Trovato, Paolo (1998), L’ordine dei tipografi. ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] delle Rime uscita nel luglio 1501 a Venezia presso Aldo Manuzio e curata da ➔ Pietro Bembo, che per l’occasione Robertis, Domenico (1997), Memoriale petrarchesco, Roma, Bulzoni.
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano. La lingua di Dante, Petrarca, ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] , come ha osservato il più recente editore del testo, Paolo Luparia, la ricostruzione dei rapporti fra i manoscritti non sia cosiddetta Aldina Martini, l’esemplare dell’edizione del Manuzio (1515) postillato dal letterato fiorentino Luca Martini ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] del volgare. La genialità dell’intuizione di Bembo e Manuzio consiste nel carattere ‘divulgativo’ dell’operazione editoriale ( lirica nella tradizione del classicismo, Modena, Panini.
Trovato, Paolo (1979), Dante in Petrarca. Per un inventario dei ...
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