L'Algazel o Algazelus dei nostri scrittori medievali; uno dei più insigni pensatori musulmani: teologo, mistico, moralista, filosofo e giurista, nato a Tūs nel Khorāsān (Persia di nord-est) nel 450 èg. [...] conseguita con le sole forze intellettuali. Ma il sūfismo di al-Gh. è un sūfismo temperato, lontano dalle esagerazioni panteistiche e non presumente di portare la comune degli uomini agli stati mistici; sicché contro gli abusi dei sūfi si leggono ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] altri polemisti e libellisti, la cui rivendicazione di un «cristianesimo senza misteri» si modificò presto in posizioni panteistiche, materialistiche e ateistiche, consapevolmente legate alla critica dell’ideologia whig o tory, e della collusione tra ...
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Originario di Bena (diocesi di Chartres) fiorì nella seconda metà del sec. XII. Fece probabilmente i primi studî dialettici presso la famosa scuola di Chartres e li continuò presso l'università di Parigi. [...] s'ispirò senza dubbio.
Sta di fatto che la sostanza delle dottrine professate da A. si ritrova negli scritti panteistici di Eriugena, particolarmente nel De divisione naturae o Periphysion (περὶ ϕύσεως). A. insegnava, infatti, che le idee, forme o ...
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RUYSBROECK (pr. röisbruk), Giovanni, beato
Giuseppe Ricciotti
Chiamato anche "il dottore Ammirabile", è il più grande mistico dei Paesi Bassi; nacque nel 1293 nel villaggio di Ruusbroec (oggi Ruysbroeck, [...] modo d'esprimersi, talvolta vago e appena allusivo, tal altra sottilissimo e profondo: molte sue espressioni furono interpretate per panteistiche, ma senza alcun dubbio il suo pensiero non fu tale. Egli parte dalla contemplazione di Dio e scende all ...
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CARRIERO (Cariero), Alessandro
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova nel 1546 da famiglia nobile, originaria di Monselice. Da cenni in sue opere si sa che ebbe un fratello, Bartolomeo. Sappiamo inoltre [...] sapore "ermetico". Indicativi, anche se non numerosi, sono i riferimenti ad Ermete, a Orfeo e le affermazioni chiaramente panteistiche, particolarmente significative nella città che di lì a quindici anni ospiterà il Bruno. Ancor più ricca di elementi ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] E. con formule schiettamente neoplatoniche (Dio è "sostanza" della creatura, creatura e creatore unum sunt), facilitò interpretazioni monistico-panteistiche del suo pensiero (probabilmente già alla fine del sec. 12º con Amalrico di Bene). Ma se viste ...
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NILO (Νεῖλος, Nilus)
N. Bonacasa
A. M. Roveri
F. Bonacasa
A. M. Roveri
Fiume dell'Egitto, nasce a S dell'equatore dal lago Vittoria-Nyanza attualmente dalla confluenza di due soli bracci, mentre in [...] ricondurre solo alla fine del Nuovo Regno. Il diffondersi del culto del N. è da connettere piuttosto con le teorie panteistiche greche a sfondo mitologico, riflesso anche dalla religione romana (e l'analogo culto del Tevere) che elessero a divinità ...
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Scoto Eriugena (o Erigena o Ierugena), Giovanni (lat. Iohannes Scotus Eriugena o Erigena o Ierugena)
Scoto Eriugena
(o Erigena o Ierugena), Giovanni (lat. Iohannes Scotus Eriugena o Erigena o Ierugena) [...] E. con formule schiettamente neoplatoniche (Dio è «sostanza» della creatura, creatura e creatore unum sunt), facilitò interpretazioni monistico-panteistiche del suo pensiero (probabilmente già alla fine del sec. 12° con Amalrico di Bene). Ma se viste ...
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Città della Francia nordoccidentale, capoluogo del dipartimento di Eure-et-Loire, con 23.630 ab. (1926). È posta sulla riva sinistra dell'Eure, all'estremità del fertile altipiano della Beauce. Le strade [...] neoplatonica porta con sé l'impiego non infrequente di formule di spiccato colorito panteistico. In realtà non si tratta che di designazioni in origine panteistiche, il cui significato non era ancora nettamente circoscritto, ma non impiegate in senso ...
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POLITEISMO (dal gr. πολύς "molto" e ϑεός "dio")
Raffaele PETTAZZONI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
È quella forma di religione che è caratterizzata dalla credenza e adorazione di più divinità, in [...] regno della filosofia. In realtà, per quanto le teologie filosofiche siano nella quasi totalità monoteistiche, oppure panteistiche, anche il politeismo è stato sottoposto qualche volta a interpretazioni speculative. Così, nella fase più propriamente ...
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panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...