Nell’antica Grecia si designava con il termine πανήγυρις ogni assemblea aperta a tutti e riunita essenzialmente per motivi agonistico-sacrali. Durante tali celebrazioni si tenevano i discorsi a cui si [...] in prosa e in versi.
A Roma il primo p. in versi fu il p. di Messalla del Corpus Tibullianum; si ebbe poi il Panegirico di Pisone in 261 versi in lode forse del Calpurnio Pisone della congiura contro Nerone. Tra i p. in prosa si ricorda in Grecia il ...
Leggi Tutto
I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] di Michele VIII sono tra i più importanti della storia bizantina. Il regno di Andronico II (1282-1328) è segnato nei panegirici da un interesse per la religione. In alcuni casi la sua pietà trova piena espressione mediante il confronto con quella di ...
Leggi Tutto
La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] -307, Oxford-New York 2002, p. 6.
13 A. Berger, s.v. Panegyrik (byzantinisch), NP IX, cc. 244-245.
14 D. Lassandro, I “Panegirici Latini” del III-IV secolo, in Storia della civiltà letteraria greca e latina, a cura di I. Lana, E.V. Maltese, III, Dall ...
Leggi Tutto
Poeta persiano (n. Shirwān 1126 - m. 1199). Autore di qaside e famoso per i suoi panegirici. La sua poetica abbonda di citazioni, dall'astrologia alla tradizione islamica, e di termini tecnici cristiani [...] e zoroastriani. Fu autore del poema Tuḥfat al-῾Iraqayn ("Dono dei due Iraq"), il primo nella letteratura persiana in forma di diario di viaggio, narrazione del suo pellegrinaggio attraverso l'Iraq arabo ...
Leggi Tutto
Scrittore bizantino (n. a Leucara di Cipro 1134 circa); fondatore, presso Pafo, di un monastero, scrisse panegirici, commenti ai salmi, poesie liturgiche, lettere edificanti: interessante una lettera Sulle [...] sciagure di Cipro, contro la signoria latina ...
Leggi Tutto
Sofista (prima metà 6º sec. d. C.) e oratore ufficiale di Gaza, scolaro di Procopio. Scrisse panegirici, epitalamî, declamazioni, ecc., in cui velava il suo cristianesimo con espressioni pagane; seguì [...] l'atticismo ...
Leggi Tutto
Umanista (n. 1407 circa - m. Bologna 1449). Insegnò a Bologna. Nel 1427 scoprì il codice di Celso; di lui restano qualche prolusione, alcuni panegirici e lettere. ...
Leggi Tutto
Erudito e poeta (Crema 1585 - Capodistria 1659), vescovo di Capodistria dal 1653. Molto scrisse, in latino e in italiano, di storia, diritto, filosofia, compose discorsi, panegirici, poesie e una delle [...] migliori tragedie del tempo: Amata (1622) ...
Leggi Tutto
Poeta ungherese (Radváncz 1624 - Rozsnyó 1704). È la figura più caratteristica, per esuberanza di elementi mitologici, allegorici e decorativi, della letteratura barocca ungherese. Le sue opere principali [...] sono i due panegirici: Márssal társalkodó Murányi Vénus ("La conversazione di Marte con la Venere di Murány", 1664) e Poraibul megéledett Phoenix avagy Kemény János emlékezete ("La Fenice risorta dalle proprie ceneri ovverosia la memoria di J. K.", ...
Leggi Tutto
Letterato (n. Filottrano 1721 - m. 1793); di nobile famiglia, canonico, fu autore di Rime filosofiche, in cui espose il sistema di Newton, del poema Il Paradiso riacquistato opposto al Paradiso perduto [...] di G. Milton, di orazioni, panegirici, ecc. ...
Leggi Tutto
panegirico
panegìrico s. m. [dal lat. panegyrĭcus, gr. πανηγυρικός, propr. agg. (sottint. λόγος «discorso»), der. di πανήγυρις «adunanza di tutto il popolo», comp. di παν- «pan-» e ἄγυρις «adunanza, riunione»] (pl. -ci). – 1. In origine, nell’antica...
panegirista
s. m. e f. [dal lat. tardo panegyrista, gr. πανηγυριστής] (pl. m. -i). – Autore di panegirici, e in genere chi fa o scrive un panegirico (anche nel senso fig. della parola).