Erudito e poeta (Crema 1585 - Capodistria 1659), vescovo di Capodistria dal 1653. Molto scrisse, in latino e in italiano, di storia, diritto, filosofia, compose discorsi, panegirici, poesie e una delle [...] migliori tragedie del tempo: Amata (1622) ...
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Poeta ungherese (Radváncz 1624 - Rozsnyó 1704). È la figura più caratteristica, per esuberanza di elementi mitologici, allegorici e decorativi, della letteratura barocca ungherese. Le sue opere principali [...] sono i due panegirici: Márssal társalkodó Murányi Vénus ("La conversazione di Marte con la Venere di Murány", 1664) e Poraibul megéledett Phoenix avagy Kemény János emlékezete ("La Fenice risorta dalle proprie ceneri ovverosia la memoria di J. K.", ...
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NICETA Paflagone (detto anche Niceta David)
Silvio Giuseppe Mercati
Retore bizantino vissuto nel secolo IX. Discepolo di Areta di Cesarea, per avere scritto contro la tetragamia di Leone VI fu relegato [...] del patriarca Ignazio, tendenziosamente antifoziana, che alcuni vollero sospettare compilazione del sec. XIV.
Bibl.: I panegirici in Migne, Patrol. Gr., CV, coll. 16-488; i panegirici di S. Pietro e S. Paolo, a cura di A. Voglt, in Orient. Christ ...
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Letterato (n. Filottrano 1721 - m. 1793); di nobile famiglia, canonico, fu autore di Rime filosofiche, in cui espose il sistema di Newton, del poema Il Paradiso riacquistato opposto al Paradiso perduto [...] di G. Milton, di orazioni, panegirici, ecc. ...
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Bizantinista (Piacenza 1918 - Milano 1979); prof. di filologia bizantina (1955), poi di letteratura greca (1973) nell'università Cattolica di Milano. Ha pubblicato testi (De Thematibus di Costantino Porfirogenito, [...] 1952; Scholia vetera in Hesiodi carmina, 1955; i Panegirici epici di Giorgio di Pisidia, 1959), ricerche su umanisti (Leonzio Pilato tra Petrarca e Boccaccio, 1964; Martino Segono di Novi Brdo, vescovo di Dulcigno, post., 1981) e le testimonianze di ...
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Fu, dopo la morte del maestro Procopio, il principale sofista e oratore ufficiale di Gaza nella prima metà del sec. VI. Scrisse: otto orazioni (λόγοι) in forma di panegirici, epitalamî ed epitaffî; 12 [...] declamazioni (μελέται) di argomento mitologico, storico ed etologico; 25 brevi discussioni (διαλέξεις) per esercizio scolastico. Puro retore, C. è alieno dalle questioni teologiche e filosofiche; cristiano, ...
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GIUGLARIS, Luigi
Antonio Belloni
Vissuto nella seconda metà del secolo XVII, appartenne alla Compagnia di Gesù e, datosi alla predicazione, fu il più goffo e strampalato campione del barocchismo nell'eloquenza [...] sacra. Di lui abbiamo i Panegirici (Venezia 1667), il Teatro dell'eloquenza (Milano 1672), l'Avvento (Venezia 1672), il Quaresimale (Venezia 1692). Per l'istruzione di Carlo Emanuele II di Savoia, quando era sotto la tutela della madre reggente ...
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Panegirista latino (n. 340 - m. dopo il 402). Figlio di Lucio Aurelio Aviano Simmaco, che ebbe importanti cariche pubbliche e grandi onori a Roma e a Costantinopoli, fu educato da retori gallici e compose [...] in giovinezza due panegirici per Valentiniano I e uno per il figlio, il cesare Graziano; fu poi (373) proconsole d'Africa. Come senatore (383) e fiero difensore del paganesimo e della tradizione romana, fu in polemica con s. Ambrogio che si opponeva ...
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Un altro Costantino: la testimonianza della storiografia profana
François Paschoud
Quando Costantino I muore il 22 maggio 337 a Nicomedia, la versione agiografica del suo regno è già definita, specialmente [...] grazie a Lattanzio, agli autori dei cinque panegirici latini di cui egli è l’eroe e a Eusebio di Cesarea. Contrariamente a quello che si è verificato per un buon numero di imperatori romani, per Costantino lo stato di grazia (de mortuis nihil nisi ...
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Letterato (Torino 1592 - ivi 1675). Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, fu insegnante di retorica e predicatore, quindi precettore e storico di corte dei Savoia; nel 1635 uscì dalla Compagnia, restando [...] meno sistematico in opere precedenti (Idea delle perfette imprese, 1622-28, pubbl. 1975; Il giudicio, 1625, pubbl. nei Panegirici sacri, 1633). Nel 1661 raccolse in volume le sue tragedie (Ermenegildo, già rappr. in latino nel 1621; Edipo; Ippolito ...
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panegirico
panegìrico s. m. [dal lat. panegyrĭcus, gr. πανηγυρικός, propr. agg. (sottint. λόγος «discorso»), der. di πανήγυρις «adunanza di tutto il popolo», comp. di παν- «pan-» e ἄγυρις «adunanza, riunione»] (pl. -ci). – 1. In origine, nell’antica...
panegirista
s. m. e f. [dal lat. tardo panegyrista, gr. πανηγυριστής] (pl. m. -i). – Autore di panegirici, e in genere chi fa o scrive un panegirico (anche nel senso fig. della parola).