Palpebra
Gabriella Argentin
Red.
Il termine palpebra indica ciascuno dei due veli membranosi mobili che delimitano un'apertura trasversale, la rima palpebrale, e avvicinandosi fra loro coprono la parte [...] forniscono una nuova quota di lacrime.
Filogenesi
Lo sviluppo di strutture accessorie dell'occhio aventi funzione protettiva come le palpebre è da porre in relazione con il passaggio, avvenuto circa 400 milioni di anni fa, di alcuni Vertebrati dall ...
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Anatomia
Il complesso dei peli del bordo delle palpebre. Le c. s’impiantano in duplice o triplice ordine, sul margine libero delle palpebre, concorrendo alla protezione dell’occhio: quelle della palpebra [...] ).
Botanica
Serie di peli disposti al margine di certi organi (foglie, petali) o cellule, come le c. delle palpebre. Sono cigliati, per es., le foglie della pervinca maggiore e i gameti, almeno quelli maschili, della grande maggioranza delle ...
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Biologia
In embriologia e anatomia, sinonimo di piega usato per indicare un sollevamento o un ispessimento di un tessuto.
P. (o pieghe) amniotiche (anteriore, laterali e posteriore) Ripiegature dell’area [...] della piastra neurale e accrescendosi finiscono per saldarsi formando il tubo neurale.
P. semilunare Rudimento della terza palpebra o membrana nittitante: tipica di alcuni squali, degli Anfibi, dei Sauropsidi; nei Primati antropomorfi è immobile e ...
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sistema trigeminale
Sistema di fibre nervose sensitive e motorie raccolte nel nervo trigemino, che provvede alla sensibilità delle regioni superficiali e profonde della faccia e all’innervazione dei [...] si estende in numerose branche sensitive (nervo zigomatico, pterigo-palatino, naso-palatino, palatino anteriore e i rami dentari) alla palpebra inferiore, allo zigomo, all’ala del naso, al labbro superiore, alle fosse nasali, al velo palatino, e ai ...
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In biologia, organi il cui sviluppo è limitato a stadi precoci ontogenetici o evolutivi. Un esempio è quello delle modificazioni regressive cui può andare incontro l’occhio nell’oscurità del sottosuolo [...] ’arto dei Perissodattili e degli Artiodattili. Anche nell’uomo non mancano organi r.: la lanugine fetale; la terza palpebra o membrana nittitante con l’annessa ghiandola di Harder, ridotte rispettivamente alla plica semilunare e alla caruncola dell ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] nel Sahara e nei deserti della Mongolia troviamo anche una rima palpebrale molto stretta, a causa di una plica della palpebra superiore, che si sarebbe affermata in seguito a mutazione perché utile per proteggere l'occhio contro i venti.
Ancor più ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] come nell’Uomo.
L’o. è variamente mobile nelle orbite grazie a muscoli oculomotori striati. Accessorie dell’o. sono le palpebre, pieghe del tegumento che proteggono il bulbo oculare. Il numero varia da una, circolare (pesci e camaleonti), a due ...
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Nervoso, sistema
Maurizia Alippi Cappelletti
Vincenzo Bonavita
Alfonso Di Costanzo
Simone Sampaolo
Vanessa Ceschin
Vittorio Erspamer
Il sistema nervoso è un insieme di strutture tra loro coordinate, [...] ghiandola lacrimale e per le ghiandole della mucosa nasale e del palato; innerva la cute dell'ala del naso, della palpebra inferiore, della tempia, della guancia e del labbro superiore, la mucosa del setto e della parete posteriore delle fosse nasali ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] Nord è un corpo brevilineo a essere favorito. Sulla stessa base adattativa può essere interpretata la particolare morfologia della palpebra superiore degli asiatici (Mongoli, Cinesi), quella del naso e dei capelli, anche se per questi casi non si ha ...
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palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...