oftalmoplegia
Deficit della motilità oculare per paresi o paralisi dei muscoli oculari. A seconda che siano colpiti i muscoli estrinseci, i muscoli intrinseci o tutti e due i gruppi muscolari, l’o. si [...] decorso progressivo, che compare prima della quarta decade di vita. È caratterizzata inizialmente da paralisi dell’elevatore della palpebra superiore (ptosi palpebrale) e poi, dopo mesi o anni, dalla paralisi di tutti i muscoli estrinseci dell’occhio ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] di Joffroy, mancato corrugamento del muscolo frontale quando il paziente rivolge lo sguardo verso l'alto; segno di Graefe, la palpebra superiore non si abbassa e non segue il movimento dei bulbi oculari quando il paziente guarda verso il basso; segno ...
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lacrimale, apparato
Sistema annesso all’occhio, che assolve alla funzione di secernere il liquido lacrimale e di assicurarne il deflusso. È costituito dalle ghiandole e dalle vie lacrimali.
Le ghiandole [...] lacrimali che si aprono come fori di spillo all’apice dei tubercoli o papille lacrimali situate sul margine di ciascuna palpebra, in prossimità dell’angolo interno: dopo essersi riuniti in un tronco unico, si portano al sacco lacrimale. Questo si ...
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In biologia, organi il cui sviluppo è limitato a stadi precoci ontogenetici o evolutivi. Un esempio è quello delle modificazioni regressive cui può andare incontro l’occhio nell’oscurità del sottosuolo [...] ’arto dei Perissodattili e degli Artiodattili. Anche nell’uomo non mancano organi r.: la lanugine fetale; la terza palpebra o membrana nittitante con l’annessa ghiandola di Harder, ridotte rispettivamente alla plica semilunare e alla caruncola dell ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] nel Sahara e nei deserti della Mongolia troviamo anche una rima palpebrale molto stretta, a causa di una plica della palpebra superiore, che si sarebbe affermata in seguito a mutazione perché utile per proteggere l'occhio contro i venti.
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Nome dato comunemente ai singoli rappresentanti dei Riptoglossi, gruppo omogeneo e circoscritto di Lacertilî nettamente distinti da tutti gli altri Saurî o Lacertilî veri. La caratteristica più spiccata [...] e prensile, si confà alla vita arboricola. Gli occhi sono globosi, grandi e sporgenti, ricoperti da un'unica palpebra spessa con una fessura centrale capace di dilatarsi e di restringersi: possono essere girati in ogni direzione indipendentemente l ...
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Nato a Dessau il 28 marzo 1799, morto l'11 aprile 1854. Fu medico a Marsenburg e descrisse la malattia che da lui prese nome, in un lavoro comparso nella Casper's Wochenschrift del 1840: Exophthalmus durch [...] 'aspetto del paziente è caratteristico per la sporgenza dei globi oculari, la lucentezza della cornea, la retrazione tonica della palpebra superiore; la cute è calda, madida, frequente l'ipertricosi che si alterna talora ad alopecie zonali. Facili le ...
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Malattia infettiva degli equini, dovuta a un microrganismo specifico, Pseudomonas mallei. Fonti di infezione sono urine, feci, secrezioni mucose e lesioni aperte di animali malati; il contagio avviene [...] elaborate. Si ricava da colture di Malleomyces mallei e viene inoculata o nel connettivo sottocutaneo, o nella palpebra o, più comunemente, instillata nel sacco congiuntivale (oftalmoreazione). La reazione è positiva quando determina nell’animale ...
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Anatomia
Ciascuna delle due cavità dello scheletro della testa, separate tra loro dalle fosse nasali, che contengono i globi oculari con i loro principali annessi. L’insieme dell’o. e delle parti molli [...] muscoli retti dell’occhio e il muscolo grande obliquo. L’o. contiene inoltre il piccolo obliquo, il muscolo elevatore della palpebra superiore, il ganglio ciliare con le sue radici e le sue branche, i rami dell’arteria oftalmica, le vene oftalmiche ...
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accentuazione
Bruno Migliorini
. L'a. quale appare nell'uso dantesco coincide, salvo pochissimi casi, con quello che possiamo presumere fosse l'uso del suo tempo, e in grandissima parte ancora con l'uso [...] in una rima apocrifa, E' non è legno, attribuita a Cino da Pistoia), con -gr, intègra, con -br, colùbro, latèbra, tenèbra : nel Pd XXX 89 palpebra teoricamente potrebbe avere l'una o l'altra a., ma i riscontri qui additati ci consigliano di leggere ...
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palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...