KIELHORN, Franz
Ambrogio BALLINI
Indianista, nato a Osnabrück il 31 maggio 1840, morto a Gottinga il 19 marzo 1908. Uscito dalla scuola di Fr. Stenzler, di Th. Benfey e di A. Weber, si recò nel 1866 [...] sulla 3ª ed. inglese, di W. Solf, Berlino 1888). Con G. Bühler (v.) diede edizione del textus simplicior del Pañcatantra (Bombay Sanskrit Series, I, III, V, 1896). Succedette al Bühler stesso nella direzione del Grundriss der Indo-Arischen Philologie ...
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SETTE SAVI, Libro dei (Syntipas)
Francesco Gabrieli
Opera novellistica di origine orientale, diffusasi attraverso una serie di traduzioni e rielaborazioni in varie lingue d'Oriente e d'Occidente. Nucleo [...] di questo dall'India all'Occidente ha del resto molte analogie con quella della celeberrima raccolta di apologhi risalente al Pañcatantra e nota sotto la forma di Kalīlah e Dimnah (v.). Abbiamo cioè anche in questo caso un'assai probabile versione ...
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Breve narrazione, per lo più in prosa, di un fatto, sia esso storico, reale, o del tutto immaginario. Oltre che per la brevità, la n. si caratterizza in origine per lo stretto legame con la narrazione [...] di n. conosciuti giungono dall’antico Egitto; assai ricca è anche la novellistica indiana (che ha il suo vertice nel Pañcatantra), al cui interno tuttavia la distinzione tra n. e fiaba è assai più debole che nella tradizione occidentale. Benché sia ...
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BALDO
Giuseppe Scalia
Nessuna notizia ci è pervenuta sulla sua vita. In base a qualche indizio (menzione del Ticino in una delle sue favole, peculiarità linguistiche, ecc.) si è portati a ritenerlo [...] Giovanni da Capua, ed è quindi molto importante per la storia della emigrazione e della diffusione in Occidente del Pañcatantra. Scarso è il valore poetico delle singole favole spesso oscuro il linguaggio, anche nelle parti che, non avendo riscontro ...
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Indianista, nato a Borstel (Hannover) il 19 luglio 1837, scomparso nel Lago di Costanza l'8 aprile 1898. La sua carriera scientifica fu divisa fra l'India, ove fu più volte insegnante all'Elphinstone College [...] di porre gli studî in India su basi sicure, egli veniva nel frattempo pubblicando un'edizione con note dei libri II-V del Pañcatantra (v.) nelle Bombay Sanskrit Series, I, II, X, 1868-1873, e di un romanzo pure assai celebre in India, la Storia dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Favolistica e satira, che hanno la loro origine nella letteratura classica, nel Medioevo trovano forme [...] prologo e di un epilogo; il Directorium vitae humanae di Giovanni da Capua, che traduce in latino una versione ebraica del Pañcatantra; l’opera di Raimondo di Béziers, dedicata al re Filippo IV di Francia, che invece latinizza una versione spagnola e ...
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PIZZI, Italo
Carlo Alfonso Nallino
Orientalista, nato a Parma il 30 novembre 1849, morto a Torino il 6 dicembre 1920. Dal 1885 fu professore straordinario di persiano e dal 1899 alla morte ordinario [...] dal persiano anche il Gulistān di Sa‛dī (Il Roseto di Saadi, Lanciano 1917, voll. 2); dal sanscrito il Pañcatantra (Le novelle dí Visnusarma, Torino 1896) e parzialmente Le sentenze di Bhartrihari (Torino 1899); da varie lingue orientali i Fiori ...
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Novelle e racconti
Emanuela Bufacchi
Il piacere della brevità
Narrazione breve in prosa, di argomento vario, la novella ha origini antiche e difficilmente identificabili. Nel corso dei secoli ha condensato [...] dall’Oriente: dall’Egitto, dall’area babilonese, e soprattutto dall’India, dove fin dal 4° secolo d.C. furono elaborati il Pancatantra e il Sukasaptati. La prima è una raccolta di storie per lo più di animali, sul modello delle favole di Esopo; nella ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] dei prolegomeni alla logica di Paolo si trovano nell'introduzione di Burzōe alla versione da lui realizzata per Cosroe del Pañcatantra, tradotta in arabo da Ibn al-Muqaffa῾ (m. 139/756 o più tardi). Anche il più antico rifacimento arabo, sempre ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] 1889, pp. XIII-XVI, 3; Beispiele der alten Weisen des Johann von Capua. Übersetzung der hebräischen Bearbeitung des indischen Pañcatantra ins Lateinische, a cura di F. Geissler, Berlin 1960, pp. XII, 4; Moses Maimonides' two treatises on the regimen ...
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