Sostanza a elevata attività vitaminica A, molto diffusa nel mondo animale e presente soprattutto nel fegato e nel rene, nel latte, nel tuorlo d’uovo. È reperibile in numerose forme isomere; tra queste [...] la massima attività biologica è posseduta dalla forma tutto trans, sensibile all’azione dell’ossigeno, dei raggi ultravioletti ecc., e con formula di struttura:
da essa si formano facilmente altri isomeri cis trans. Più stabili, invece, sono gli ...
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Biochimica
Nome dei composti capaci di fissare un raggruppamento chimico che viene trasferito con reazione enzimatica da una molecola all’altra. In senso restrittivo si riferisce ai composti che funzionano [...] l’idrogeno sottratto al substrato. L’a. terminale di idrogeno più diffuso in natura è l’ossigeno: assieme ad alcuni substrati che hanno le funzioni dell’ossigeno in anaerobiosi, costituisce un a. definitivo. Altri a. comuni sono coenzimi: il NAD ...
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Proteina coniugata di origine vegetale o batterica contenente come gruppo funzionale uno o più centri ferro-zolfo (Fe2S2). A seconda dell’origine vegetale o batterica il suo peso molecolare varia da 10.500 [...] a 6300-9600. La f. vegetale è stata riscontrata in tutte le cellule fotosintetiche che sviluppano ossigeno. La f. batterica è stata trovata in tutti i batteri fotosintetici e in numerose specie di batteri anaerobi non fotosintetici. È una proteina ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] più complesse, permettendone il trasferimento da un organo a un altro. Per es., l’emoglobina degli eritrociti trasporta ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici, dove viene rilasciato e utilizzato dalle cellule per le ossidazioni di sostanze che ...
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Fosforo
Anna Maria Paolucci
Il fosforo è un elemento chimico (simbolo P) scoperto, nel 1669, dall'alchimista tedesco H. Brand per distillazione del residuo dell'evaporazione dell'urina. Il nome, dal [...] venne attribuito per la proprietà di emettere radiazioni luminose per chemioluminescenza. Data la sua tendenza a reagire con l'ossigeno, in natura non si trova libero ma allo stato di composto in numerosi minerali (fosfati). È un elemento essenziale ...
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Vincoli ambientali sull'origine della vita
James F. Kasting
(Department of Geosciences, Penn State University University Park, Pennsylvania, USA)
Le condizioni ambientali in cui la vita si è sviluppata [...] 1÷10 bar e 1100 ÷1200 °C (Holland, 1984), fH₂O è relativamente bassa, mentre fo₂ è piuttosto alta. La fugacità dell'ossigeno è alta, in parte, perché la temperatura è elevata e, in parte, perché i magmi dell' epoca moderna sono relativamente ossidati ...
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effettore o modulatore
Stefania Azzolini
Molecola che legandosi a un sito, chiamato allosterico, diverso da quello attivo, di una proteina o di un enzima ne modifica e ne regola l’attività. Tale regolazione [...] il legame di un substrato permette l’attrazione tra le molecole di substrato e altri siti di legame. Rispetto all’emoglobina, l’ossigeno è sia il substrato, sia l’effettore. Il sito allosterico è il sito attivo di una subunità contigua e il legarsi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] si era infine espresso a favore della sede polmonare. Per Joseph-Louis Lagrange era il sangue a portare l'ossigeno nelle regioni più remote dell'organismo, dove avevano luogo le ossidazioni respiratorie. Liebig, nel 1842, aveva ipotizzato che fosse ...
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Composto chimico, C6H6[OPO(OH)2]6 (estere esafosforico del mesoinositolo). Si presenta come polvere amorfa, poco solubile in acqua. È presente nei vegetali (sotto forma di fitina, sale di calcio e di [...] granturco) e nel sangue degli uccelli, nel quale svolge la funzione di modulatore dell’affinità dell’emoglobina per l’ossigeno (nei mammiferi questa funzione è svolta dall’acido 2,3-difosfoglicerico).
L’acido f. rappresenta una forma naturale della ...
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Fonti energetiche della vita primordiale
Christian R. de Duve
(Institut de Pathologie Cellulaire Christian de Duve, Bruxelles, Belgio)
The Rockfeller University New York, New York, USA
Fonti energetiche [...] ciò abbia portato alla formazione delle stratificazioni di rocce ferrose. Tuttavia, evidenze geochimiche indicano che il contenuto di ossigeno nell'atmosfera è cominciato ad aumentare solo 2,0 miliardi di anni fa. Come spiegazione alternativa, P.S ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
ossigenare
v. tr. [der. di ossigeno] (io ossìgeno, ecc.). – 1. a. Arricchire di ossigeno: o. l’aria, introdurvi più ossigeno di quello normalmente presente; o. l’acqua, sciogliervi ossigeno. b. In usi estens.: ossigenarsi i polmoni (o assol....