Fenomeno dovuto a una causa ben determinata e che si manifesta con aspetti che lo caratterizzano qualitativamente e quantitativamente in modo inequivocabile.
Biologia
In biochimica, effetto Bohr, proprietà [...] dell’emoglobina di variare la sua affinità per l’ossigeno in funzione della concentrazione di ioni H+ e della concentrazione di CO2; effetto Pasteur, inibizione della glicolisi che si verifica nelle cellule in condizioni aerobiche a seguito della ...
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stress ossidativo
Paolo Calabresi
Meccanismo di danno cellulare determinato da un eccesso di sostanze chimiche (denominate radicali liberi), caratterizzata da elevata reattività e instabilità chimica, [...] a livello cellulare prevalentemente in sede mitocondriale. L’instabilità dei radicali liberi, anche detti specie reattive dell’ossigeno (ROS, Reactive oxygen species), è dovuta alla presenza di un elettrone spaiato sull’orbitale più esterno con ...
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glicolisi
Anna Atlante
Degradazione del glucosio. Una molecola di glucosio (6 atomi di carbonio) è degradata a 2 molecole di piruvato (3 atomi di carbonio) con parziale ossidazione del carbonio e riduzione [...] di NAD+ senza l’intervento dell’ossigeno. La glicolisi avviene nel citoplasma in 10 reazioni ripartibili in 2 fasi. Nella fase endoergonica sono utilizzate 2 molecole di ATP per attivare il glucosio e promuoverne la successiva degradazione. Nella ...
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Biologia
Diminuzione del potenziale della membrana cellulare, è il fenomeno opposto alla ripolarizzazione (➔ potenziale).
Chimica
Una sostanza la cui presenza in una pila chimica o in una cella elettrolitica [...] nobile provoca un aumento della velocità di attacco del metallo meno nobile. Poiché in assenza di speciali precauzioni l’ossigeno dell’aria è un depolarizzante sempre disponibile, ponendo a contatto con una soluzione due metalli si ha la corrosione ...
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degradazione anaerobica
Insieme di reazioni biochimiche che avvengono nei processi per il trattamento dei reflui liquidi quando popolazioni miste di batteri utilizzano le sostanze organiche sia come [...] fonte di carbonio ed energia, sia come accettori finali di elettroni. In totale assenza di ossigeno, quindi, gli inquinanti vengono in parte ossidati a biossido di carbonio e in parte ridotti a metano. Per ogni chilogrammo di BOD (Biochemical oxygen ...
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Composto chimico, la cui sintesi e degradazione avvengono attraverso una diramazione della via del catabolismo del glucosio (glicolisi). Presente in tracce in tutte le cellule dei mammiferi, negli eritrociti [...] un ruolo fondamentale nella regolazione del ciclo di ossigenazione-desossigenazione dell’emoglobina, in quanto legandosi reversibilmente alla molecola ne diminuisce l’affinità per l’ossigeno facilitando la cessione dell’ossigeno stesso ai tessuti. ...
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Energia
Adriano Alippi
Francesco Figura
In fisica si definisce energia l'attitudine a compiere un lavoro. Le diverse forme di energia (chimica, cinetica, meccanica, radiante, termica ecc.) sono interconvertibili, [...] in condizioni di completo riposo. Normalizzando questa unità di misura per la massa corporea, essa è uguale a un consumo di ossigeno di 3,6 ml×kg‒1×min‒1. Utilizzando il MET, viene classificato come lavoro leggero quello che comporta un impegno ...
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NADPH ossidasi
Giuseppe Rotilio
Enzimi che ossidano il coenzima ridotto NADPH producendo la forma ossidata NADP+ e H2O2. NADPH si forma in alcune ossido-riduzioni enzimatiche, tipiche di vie metaboliche [...] e un citocromo a esso associati, quindi il prodotto iniziale della reazione è il derivato di riduzione univalente dell’ossigeno, l’anione superossido, O2∙−. Questo si trasforma rapidamente in perossido d’idrogeno che, in presenza di un altro enzima ...
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teoria chemiosmotica
Anna Atlante
Teoria che spiega in quale forma si conserva l’energia derivante dalle ossidazioni biologiche in modo da essere utilizzabile per la sintesi di ATP. Secondo la teoria [...] chemiosmotica il flusso di equivalenti di riduzione lungo la catena respiratoria fino all’ossigeno e la sintesi di ATP sono processi accoppiati, essendo il gradiente protonico elettrochimico transmembrana (ΔμH+) il fattore che conserva l’energia ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] soltanto in tracce, ma a grandi altezze (sopra i 100 km) è presente in quantità maggiori. Allo stato combinato è, dopo l’ossigeno e il silicio, l’elemento più abbondante: costituisce l’11,19% (in massa) dell’acqua ed è contenuto in percentuale più o ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
ossigenare
v. tr. [der. di ossigeno] (io ossìgeno, ecc.). – 1. a. Arricchire di ossigeno: o. l’aria, introdurvi più ossigeno di quello normalmente presente; o. l’acqua, sciogliervi ossigeno. b. In usi estens.: ossigenarsi i polmoni (o assol....