Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] che, soprattutto in Nordamerica, diedero vita a tre grandi gruppi, noti anche come 'denominazioni': gli ortodossi, i conservatori e i riformisti. A partire dagli anni venti si aggiunse un altro gruppo nato dal movimento dei conservatori: quello dei ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] con l’età antica e in analogia con la Chiesa ortodossa orientale. La crisi dei concili provinciali non è stata Leuenberg dell’anno precedente, con il quale le Chiese riformate e luterane europee attuarono la piena comunione ecclesiale tra loro ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Il preformismo rivisitato e i suoi esiti vitalisti
Maria Teresa Monti
Il preformismo rivisitato e i suoi esiti vitalisti
Per le sorti del preformismo, che nella [...] parole Bonnet salutò l'ingresso di Haller nella comunità dell'ortodossia preformista e, con lusinga palese, sottolineò il pieno disvelamento Haller cercò di troncare le sottili illazioni di Bonnet, ma riformò infine la propria tesi e, per di più, la ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] di rinnovamento profondo nella Chiesa. Combatté le dottrine della Riforma. ma ne seppe cogliere, dal di dentro di un approfondimento biblico, anche le istanze positive. Non si può dubitare della ortodossia del B., sia per quanto concerne la sua ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] membro della Chiesa riformata, Bayle lasciò la Francia dopo la chiusura dell’Accademia riformata di Sedan nel Holbach fa notare come l’imperatore, che aveva imposto la confessione ortodossa a Nicea, sarebbe diventato un sostenitore del dogma ariano (p ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] quale deve averlo accusato anche di eresia (le professioni di fede riformata rilasciate a Ginevra e Berna non erano certo ignote a Milano di chi vuol esibire un attestato convincente di sicura ortodossia. In effetti il codice proviene dai fondi del S ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] le dottrine di Lamennais facevano pesare sull’ortodossia cattolica e sulla cristianità5. Come crisi Alla ricerca di un paradigma: la «Rivista delle riviste per il Clero», in La riforma della Chiesa nelle riviste, cit., pp. 93-119.
49 Cfr. L. Bedeschi, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Censura, Inquisizione e scienza nell’Italia della Controriforma
Saverio Ricci
Specificità italiana e contesto europeo
La sorveglianza di censura e Inquisizione sulla scienza, al tempo segnato dal caso [...] ma essa fondava, non risparmiava il controllo di ortodossia. Nel 1559 l’Indice di Paolo IV vietò Roma 2010.
S. Seidel Menchi, S. Luzzi, L’Italia della Riforma, l’Italia senza Riforma, in Cristiani d’Italia. Chiese, società, Stato, 1861-2011, Istituto ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] tradizionalismo o (prevalentemente in ambito religioso) di ortodossia.
Ciò non esclude tuttavia che con conformismo di quell'atteggiamento di simulazione o dissimulazione che nell'Europa riformata portò a celare la fede per timore della persecuzione. ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] nel maggio 1543 il L. era in contatto epistolare con il riformatore elvetico Joachim von Watt, è possibile inferire che a questa data in questa opera il L. si allontani dall'ortodossia e si accosti alla concezione ecclesiale e sacramentale espressa ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...