L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] idea di affidare a un concilio il riavvicinamento tra l'ortodossia tradizionale e le nuove dottrine maturò in Paolo III di come Vulgata Clementina. Nel peccato originale, poi, luterani e calvinisti vedevano la causa per cui l'uomo aveva perso per ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] Beneficio di Cristo, nel tentativo di dimostrare le ascendenze ortodosse od eterodosse, si rischia di non capire nulla della dei sospetti devianti è dominata dall'impronta luterana o calvinista il potere politico resiste alle pressioni romane in ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] determinante, lo spirito dell'etica protestante, e in particolare calvinista, per cui la religione della redenzione viene intesa come varie - aveva abbandonato più o meno esplicitamente l'ortodossia del movimento moderno, così come essa era stata ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] fisica e metafisica (anche se a volte nei paesi calvinisti si limitavano alla prima e alla terza disciplina).
La questa nuova disciplina non fu un modo per convalidare l'ortodossia cristiana, quanto una via per difendersi dalle critiche dei teologi ...
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Teologia
Jürgen Moltmann
di Jürgen Moltmann
Teologia
sommario: 1. Il retaggio dell'Ottocento: a) la visione della libertà; b) il principio di autorità; c) il ‛retaggio' e i compiti del nostro secolo. [...] popoli dal ‟morbo della rivoluzione". Il teologo calvinista e presidente del consiglio dei ministri olandese Abraham Kuyper comunità ecumenica insieme con la teologia evangelica e quella ortodossa, giacché più una teologia si avvicina alla verità ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] la precaria riunificazione della Chiesa romana con le chiese ortodosse e orientali e con le cristianità copte ed In Francia, dove le dottrine luterane prima e quelle calviniste poi si erano diffuse rapidamente, soprattutto nel meridione ma anche ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] non solo della maggioranza cattolica, ma anche del clero luterano e calvinista). Le Chiese tedesche persero il loro status di religione di iniziale, e a motivo delle loro radici nell'ortodossia cristiana sono indotti ad assumere alla fine posizioni ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] stesso Zonca aveva letto l'Institutio christianae religionis di Calvino, di cui nel 1557 era stata pubblicata a Ginevra storiche, Padova 1967, pp. 25-26; Achille Olivieri, Ortodossia ed eresia in Bartolomeo Fonzio, "Bollettino della Società di Studi ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] vita dei cattolici italiani è stata determinata da secoli di ortodossia sospettosa, che aveva posto il freno e la condanna alla
La Diodati e le sue revisioni
L’antica versione del calvinista Diodati, pubblicata per la prima volta a Ginevra nel 1607 ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] , Balthasar Hubmaier, che aveva imposto la propria ortodossia in città grazie al sostegno attivo dei signori vi facevano insistito riferimento nelle loro opere, anche i calvinisti non mancavano di lodare Giovanni II come un novello Costantino ...
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concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...