Ciò che rimane e sopravvive, in forme isolate o comunque limitate, da situazioni e condizioni precedenti più ampie e generali. biologia Specie relitte Elementi di faune e flore in passato ampiamente distribuite [...] bacino lacustre abbandonato o isolato per effetto della migrazione e dello spostamento delle placche litosferiche o a seguito di movimenti orogenici; un esempio cospicuo di lago r. è il Mar Caspio, le cui acque un tempo facevano parte del bacino del ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] con la Corsica, costituisce un frammento di crosta continentale che ha vissuto un’intensa storia geologica durante i cicli orogenici del Paleozoico, rimanendo poi ai margini dell’orogenesi alpina. I caratteri morfologici della S. rispecchiano la sua ...
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Fisiologia
Proprietà del muscolo di accorciarsi durante il movimento; con l’accorciamento si ha un aumento di spessore del muscolo, senza variazione di volume. La c. avviene per effetto dell’eccitamento [...] a raffreddamento, dalla quale, per la conseguente formazione di pieghe nella crosta superficiale, sarebbero causati i fenomeni orogenici secondo la teoria della c. terrestre formulata (1829) da Élie de Beaumont.
Linguistica
Fusione di due vocali ...
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orogene
orògene (o orògeno) s. m. [comp. di oro-2 e -gene (o -geno)]. – In geologia, area allungata della crosta terrestre caratterizzata da grande plasticità, compresa tra zone rigide (cratoni); rappresenta l’evoluzione di una geosinclinale...
orogenico
orogènico agg. [der. di orogene] (pl. m. -ci). – In sedimentologia, di sedimentazione geosinclinalica legata a un ciclo orogenetico (v. la voce prec.).