ARNABOLDI, Alessandro
Umberto Coldagelli
Nacque a Milano il 19 dic. 1827. Laureatosi in legge a Pavia, entrò, ubbidendo alla volontà paterna, negli uffici dell'amministrazione comunale milanese. Si [...] l'A. riuscì a trovare accenti di autentica poesia; come ha osservato il Croce, egli rimane un versificatore tipicamente oratorio che scade nella più fredda e prosaica discorsività nei componimenti in cui si abbandona alla descrizione delle bellezze ...
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BOZZA, Bernardo
Cesare De Michelis
Nato a Monselice (Padova) il 25 dic. 1734 da Giovanni ed Enrichetta Santini, di famigila patrizia, ricevette una buona educazione sotto la guida dello zio Bernardo. [...] oltre che brillante e spiritoso scrittore, capace di parodiare con intelligenza i caratteri più paradossali dello stile oratorio del tempo, tanto che, secondo le testimonianze dei contemporanei, lo stesso Cesarotti lo apprezzava molto.
Restato vedovo ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] Tombe di Adria nel 1558 ed edito a Venezia per i tipi dei fratelli F. e A. Zoppino nel 1586), ma anche brillante oratore, tanto che nel 1554 celebrò con un'orazione l'ingresso in Adria del vescovo Giulio Canani e due anni più tardi fu chiamato a ...
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CALVI, Paolo
Giovanna Sarra
Nato a Vicenza il 23 febbr. 1716 da Iacopo e da Chiara Bernardi, entrambi discendenti da antiche famiglie patrizie vicentine, fu avviato agli studi in un collegio della città [...] indurre i superiori a scartare il primitivo loro disegno fu una più approfondita conoscenza del C., giudicato un buon oratore dall'immaginazione fervida e capace d'impressionare l'uditorio, ma poco adatto a sopportare i disagi della missione. Certo ...
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CANTONI, Carlo
Claudio Mutini
Nacque a Novellara (Reggio Emilia) il 14 ottobre del 1674 da Giovanni e da Francesca Vezzadini. Seguì nella città natale i primi studi presso il collegio impiantato dai [...] . 1752.
In vita pochi componimenti furono dati alle stampe dall'autore: le poesie comprese nelle raccolte degli Sconosciuti, un oratorio in onore di s. Luigi Gonzaga (Le gare della virtù di s. Luigi Gonzaga, Guastalla 1727) e alcuni apologhi stampati ...
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ARRIVABENE, Giovanni Francesco
Simona Carando
Figlio di Leonardo e di Paola Cattabeni, nacque a Mantova intorno al 1515, se può essere considerato coetaneo di Niccolò Franco al quale l'A. apparve presto [...] di Platone ove non sogliono entrare i poveri come son'io". E in effetti l'opera assume, per l'andamento più oratorio che filosofico e certo calore autobiografico, una fisionomia particolare rispetto allo stile della trattatistica d'amore, anche se le ...
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BUSENELLO (Businello, Bosinello), Giovanni Francesco
Martino Capucci
Nacque a Venezia il 24 sett. 1598 da Alessandro e da Laura Muscorno, in una famiglia ricca e influente, della quale più volte evoca [...] intorno all'Accademia degli Incogniti, alla quale anche il B. era ascritto. L'amicizia più coltivata fu con Giacomo Badoer, "orator e poeta e savio grande", compagno suo di studi col Sarpi e a Padova, col quale frequentissimamente corrispose in versi ...
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FRIGIMELICA ROBERTI, Girolamo
Nicola Balata
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nacque a Padova il 10 genn. 1653 dal conte Antonio Frigimelica, appartenente a un'antica famiglia padovana, e da Giulia Negri.
Dopo [...] di argomento biblico scritti fra il 1697 e il 1702. Prive in realtà di un carattere unitario, le Tragedie comprendono tre oratori, scritti per l'Ordine delle suore orsoline di Vienna, in due parti, con dialogo e cori, di argomento tratto dall'Antico ...
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LUBRANO, Giacomo
Luigi Matt
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1619, forse il 12 settembre. Non sono noti i nomi dei genitori e nulla si sa della sua infanzia.
La prima notizia certa riguarda il suo [...] nelle Prediche di P. Carrafa (Venezia 1673) e una nella Notizia de' vocaboli ecclesiastici di D. Magri (ibid. 1675). L'attività oratoria del L. si fece frenetica, e tale rimase per molti anni: si hanno notizie di decine di suoi cicli di prediche, in ...
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BONGIOVANNI, Pellegra
Luciano Marziano
Nacque a Palermo ai primi del sec. XVIII da Vincenzo, un mediocre pittore dalla vita errabonda, dal quale venne condotta ancora fanciulla a Roma, dove apprese [...] , la B. si cimentò altresì nella composizione di drammi musicali, Aristodemo e Aminta, quasi sicuramente perduti, e di un oratorio a quattro voci, La madre della patria s. Rosalia (Palermo 1764), con musica di Michele Maurici, che venne cantato ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...