Religione
Secondo il Codex iuris canonici, luogo destinato, su licenza dell’Ordinario, al culto divino in favore di una comunità o di un gruppo di fedeli e al quale possono accedere anche altri fedeli [...] V nel 1617. S. Filippo non ebbe l’idea di creare un nuovo ordine, ma solo di provvedere ai bisogni del suo oratorio. Tuttavia, già quando era ancora vivo, sorsero molte case dell’O. costituite come la fondazione originaria, ma autonome. Solo nel 1942 ...
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Composizione, concepita come introduzione a un’opera teatrale, a un oratorio o a una cantata. Pur con precedenti fin dal 16° sec., l’o. conobbe una sistemazione formale soltanto alla fine del 17° sec.: [...] in Francia con G.B. Lulli, in Italia con A. Scarlatti. Le forme dell’o. francese (o lullista) constano di un breve adagio solenne (a note puntate, di stile omofono, quasi di lento corteo regale), di un ...
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Musicista austriaco (Győr, Ungheria, 1916 - Vienna 1969). Compositore di ispirazione schönbergiana, è autore dell'oratorio Vom Tode (1946), di due sinfonie, di un concerto per pianoforte e orchestra, e [...] di altri lavori corali, orchestrali e da camera. Insegnò composizione alla Musikakademie di Vienna ...
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Brano vocale di carattere autonomo e di struttura semplice collocato in un’opera o in un oratorio dopo un recitativo. Per analogia, il termine si usa per pezzi di musica strumentale (per es., nel Quartetto [...] op. 130 di L. van Beethoven e nella Serenata per 5 strumenti di A. Casella) ...
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Poeta e librettista (n. 1636 circa - m. dopo il 1720), attivo a Roma, dove fu canonico maestro dei cori. Scrisse molti libretti d'oratorio e l'opera I fasti sacri (1720), sulla storia dell'oratorio. Fu [...] uno dei fautori dell'oratorio teatrale, di struttura melodrammatica. ...
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PACIERI, Giuseppe
Marco Salvarani
PACIERI (Paceri), Giuseppe. – Compositore, maestro di cappella, organista, originario di Trevi (Perugia) secondo i documenti della S. Casa di Loreto relativi alla nomina [...] , del cui valore l’organo celebre della Santa Casa è ora degno Teatro»; ma non è possibile stabilire quanti e quali degli otto oratorii (in 2-3 parti, a 4-6 voci) siano stati musicati da Pacieri; dell’Huomo moribondo (dato anche a Vienna col titolo L ...
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FURLANETTO, Bonaventura, detto Musin
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia il 27 maggio 1738 da famiglia di umili condizioni. Trascorse la sua adolescenza nell'oratorio della parrocchia di S. Nicolò dei [...] Masutto, I maestri di musica italiani del secolo XIX, Venezia 1882, pp. 80 s.; M.A. Zorzi, Saggio di bibliografia sugli oratori sacri eseguiti a Venezia, in Accademie e biblioteche d'Italia, IV-VII (1930-33), pp. 226-246; S. Dalla Libera, Cronologia ...
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Pezzo di musica, di solito strumentale, che s’interpone tra due parti di un componimento vocale-strumentale, per es. di un oratorio, di un atto d’opera (➔ intermezzo) o anche di uno spettacolo non musicale.
Breve [...] composizione per organo, di solito improvvisata, eseguita (specialmente nella liturgia della Chiesa protestante e anglicana) tra due strofe di un corale o di un inno o frapposta ai versetti di un salmo ...
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Musicista italiano (Napoli 1842 - ivi 1915). Studiò specialmente con V. Fioravanti e S. Mercadante. Dal 1860 in poi produsse 12 lavori teatrali, un oratorio e molte pagine chiesastiche, vocali e strumentali, [...] oltre a varî scritti musicologici, ancora oggi spesso consultati. Diresse il conservatorio di S. Pietro a Maiella ...
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Musicista boemo (Most 1729 - Vienna 1774). Studiò con G. B. Martini. Fu alla cappella di corte di Vienna. Compose 22 opere teatrali, un oratorio, molte cantate e un gran numero di musiche strumentali, [...] in un'arte piuttosto composita tra maniere tedesche e italiane ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...