MAESTRI, Ferdinando
Luisella Brunazzi Menoni
Ultimo dei tre figli di Giuseppe e di Onorata Gerboni, nacque a Sala Baganza presso Parma il 6 luglio 1786. Malgrado le modeste condizioni della famiglia, [...] 'ingresso a Parma di Maria Luigia d'Austria (in Poesie(, Parma 1816, pp. 55-59), e i versi solenni scolpiti nell'oratorio della rocca di Sala con cui nel 1821 rese omaggio alla memoria di Napoleone.
Nel 1814 era entrato nella carriera accademica come ...
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ANTINORI, Anton Ludovico
Italo Zicàri
Nacque in Aquila il 26 ag. 1704. Compiuti i primi studi sotto la guida del proposto Niccolò Guacci, a undici anni fu mandato presso i parenti del padre a Napoli, [...] 346.
Nel 1739 (e non 1734, come dicono tutti i biografi, eccetto il Dragonetti) entrò nella Congregazione dei padri dell'Oratorio, fra i quali ricevette gli ordini sacri. L'anno successivo, appena ordinato sacerdote, si recò a Roma, ove Benedetto XIV ...
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PALLAVICINO, Stefano Benedetto
Raffaele Mellace
PALLAVICINO (Pallavicini), Stefano Benedetto. – Nacque a Padova il 21 marzo 1672, primogenito (Croll, 1958, p. 263) del compositore Carlo e di Giulia [...] (1737), Irene, Alfonso (1738, per le nozze coi Borboni di Napoli) e Numa Pompilio (1741).
Si aggiungano diversi oratori: Sagra pastorale (Bologna 1709), I pastori al presepio (ivi, 1721); soprattutto tardi e dresdensi: Il serpente di bronzo (1730 ...
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CALBO (Kalvos), Andrea
Mario Vitti
Nato a Zante (che allora apparteneva alla Repubblica di Venezia) nel 1792 da Giovanni e da Adriana Rukani, ancora fanciullo fu portato dal padre, di modeste condizioni, [...] , tragedie quali si scrivevano correntemente allora in Italia sulla scia dell'Alfieri: pochi personaggi, azione scarsa, dibattito oratorio sulla virtù e la libertà, scene raccapriccianti dove il tiranno abominevole ispira orrore. Nel giugno 1814, il ...
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ARNABOLDI, Alessandro
Umberto Coldagelli
Nacque a Milano il 19 dic. 1827. Laureatosi in legge a Pavia, entrò, ubbidendo alla volontà paterna, negli uffici dell'amministrazione comunale milanese. Si [...] l'A. riuscì a trovare accenti di autentica poesia; come ha osservato il Croce, egli rimane un versificatore tipicamente oratorio che scade nella più fredda e prosaica discorsività nei componimenti in cui si abbandona alla descrizione delle bellezze ...
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BOZZA, Bernardo
Cesare De Michelis
Nato a Monselice (Padova) il 25 dic. 1734 da Giovanni ed Enrichetta Santini, di famigila patrizia, ricevette una buona educazione sotto la guida dello zio Bernardo. [...] oltre che brillante e spiritoso scrittore, capace di parodiare con intelligenza i caratteri più paradossali dello stile oratorio del tempo, tanto che, secondo le testimonianze dei contemporanei, lo stesso Cesarotti lo apprezzava molto.
Restato vedovo ...
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Poeta, drammaturgo e librettista inglese naturalizzato statunitense (York 1907 - Vienna 1973), tra le massime personalità della poesia in lingua inglese del Novecento. Leader negli anni Trenta dei poeti [...] tardi ne prese la cittadinanza; sposò Erika Mann, figlia di Thomas Mann. In New Year letter (1941), For the time being (Oratorio di Natale, 1944) e The age of anxiety (1947), tre poemi lunghi, si riflette l'evoluzione del pensiero di A.; influenzato ...
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Primo re degli Israeliti, vissuto nella seconda metà dell'11° sec. a. C., la cui storia è narrata nel 1° libro di Samuele.
Vita
Figlio di Qish, della tribù di Beniamino, nacque a Gabaa; fu prescelto [...] , dalla tragedia Saul (1782) di V. Alfieri a quella di A. Gide (1903). Anche varie opere musicali si sono ispirate ad essa: dall'oratorio Saul (1739) di G. F. Händel, su testo in inglese attribuito a Ch. Jennens o a Th. Morell, al Saul (1815) di A ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] Tombe di Adria nel 1558 ed edito a Venezia per i tipi dei fratelli F. e A. Zoppino nel 1586), ma anche brillante oratore, tanto che nel 1554 celebrò con un'orazione l'ingresso in Adria del vescovo Giulio Canani e due anni più tardi fu chiamato a ...
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CALVI, Paolo
Giovanna Sarra
Nato a Vicenza il 23 febbr. 1716 da Iacopo e da Chiara Bernardi, entrambi discendenti da antiche famiglie patrizie vicentine, fu avviato agli studi in un collegio della città [...] indurre i superiori a scartare il primitivo loro disegno fu una più approfondita conoscenza del C., giudicato un buon oratore dall'immaginazione fervida e capace d'impressionare l'uditorio, ma poco adatto a sopportare i disagi della missione. Certo ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...