Letteratura
Discorso di tono solenne, tenuto in pubblico o in un’adunanza, oppure scritto a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica.
L’o. nell’antichità [...] un tesoro di analisi, di classificazioni, di precetti relativi ai diversi generi del discorso oratorio e ai mezzi utili a ottenere la persuasione dell’uditorio (➔ oratoria). Nella Roma repubblicana, nel vivo delle contese politiche e forensi, all’o ...
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Scrittore canadese di lingua francese (n. Montreal 1942). Narratore (Contes pour buveurs attardés, 1966) e drammaturgo, si affermò nel 1968 con Les belles-soeurs, pièce teatrale sui meccanismi di alienazione [...] des lieux, 2002; Bonbons assortis, 2006; Le Paradis à la fin de vos jours, 2008; Fragments de mensonges inutiles, 2009; L'Oratorio de Noël, 2012) ha alternato la produzione romanzesca (La cité dans l'oeuf, 1969; La grosse femme d'à-côté est enceinte ...
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Scrittore italiano (La Spezia 1884 - Milano 1971). Fondò nel 1911 la rassegna d'arte e di letteratura L'Eroica, e più tardi l'omonima casa editrice; ha pubblicato numerosi volumi di narrativa (La siepe [...] 5 voll., 1937-1955; Vita di Guglielmo Massaia, 2 voll., 1943; Leopardi, 4 voll., 1946-1948, ecc.), informati a uno spiritualismo celebratore dei motivi eroici e "poetici" della vita, e caratterizzati da un fervore oratorio di ascendenza dannunziana. ...
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BERNARDONI, Pietro Andrea
Silvana Simonetti
Nacque a Vignola il 30 giugno 1672 da Francesco e Lodovica Monsi. Sin dalla più giovane età dimostrò notevole attitudine agli studi letterari, che coltivò [...] , 26 luglio 1702, con l'ouverture composta da J. J. Fux; La Psiche, 21 febbr. 1703; La Sepoltura di Christo, oratorio, 1706; S. Teresa, oratorio, 1706; Ercole vincitor di Gerione, 4 nov. 1708); tre da J. J. Fux (La clemenza di Augusto, 15 nov. 1702 ...
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LORENZINI, Francesco Maria
Valentina Gallo
Nacque a Roma il 4 ott. 1680 da Sebastiano e Orsola Maria Neria, bolognese. La famiglia del padre, fiorentina, si era trasferita nell'Urbe al seguito di Cristina [...] (15 febbr. 1704), Athalia (6 marzo 1705), Thamar vindicata (19 marzo 1706), Bethasabea (30 marzo 1708). Sempre per l'Oratorio tradusse la Diva Maria Magdalena de Pazzis del cardinale B. Pamphili (25 marzo 1707) e la Sancta Caecilia del cardinale P ...
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Scrittore tedesco (Nowawes, od. Babelsberg, Brandeburgo, 1916 - Stoccolma 1982). Nel 1934 per motivi razziali dovette abbandonare la Germania, rifugiandosi prima in Inghilterra, poi a Praga, in Svizzera [...] assai più che su quella storica rappresentata. La posizione di W., marxista dichiarato, venne confermata nell'"oratorio" Die Ermittlung (1965), che, su base rigorosamente documentaria, richiama brutalmente alla perdurante attualità della colpa della ...
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Poeta scozzese (Ednam, Roxburgh, 1700 - Richmond 1748). Abbandonata l'intenzione di seguire la carriera ecclesiastica, nel 1725 si recò a Londra, dove acquistò immediata fama col ciclo costituito dai poemetti [...] the Great (1740), che comprende il celebre inno Rule, Britannia. Con The seasons (che a F. J. Haydn ispirò l'oratorio Die Jahreszeiten, 1801, su libretto di G. van Swieten) T. esercitò un profondo influsso sulla poesia inglese della seconda metà del ...
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MISCIATTELLI, Piero, marchese
Letterato, nato a Firenze, il 14 febbraio 1882, da famiglia milanese trasferitasi nell'Umbria (Castello di Monte Giove) verso la fine del sec. XVI; morto a Roma il 13 febbraio [...] La Diana, e inaugurò la "Cattedra cateriniana" nell'università. In Roma si occupò pure d'arte e quale rettore fece riaprire l'oratorio di S. Filippo Neri, del Borromini, a concerti di musica sacra e a conferenze; fu tra i promotori della Casa di ...
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Letterato e storico (Firenze 1495 - ivi 1555), figlio di Bernardo. Canonico di S. Lorenzo a Firenze (1515) e primo custode della Laurenziana; tra i primi ascritti all'accademia degli Umidi (1540), ebbe [...] (post., 1566), che va dall'887 al 947, primo esempio di storia generale in italiano, ma il cui valore è soprattutto oratorio e linguistico: fonte principale ne è l'Antapodosis di Liutprando. In tutti i suoi scritti e nella sua operosità accademica G ...
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Il canto a voce sola (eseguito sia da una, sia da più persone) con o senza accompagnamento. Secondo alcuni studiosi, dall’antichità sino al 9° sec. d.C. la musica fu essenzialmente monodica: di tale genere [...] rapporto tra musica e testo. All’affermarsi della m. accompagnata all’inizio del Seicento è legata la nascita del melodramma, dell’oratorio e della cantata.
Poesia monodica La forma di poesia lirica (o melica) greca antica in cui il canto era a una ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...