L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] Letteratura
Antichità classica
O. greca. - Presso i Greci, l’o. si sviluppò presto. Già nei poemi omerici appaiono ben delineate figure di oratori e grandi temi dell’o. politica sono già presenti nelle elegie di Tirteo e di Solone (7° e 6° sec. a.C ...
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MAGNOCAVALLI, Francesco Ottavio
Gian Paolo Romagnani
Nacque il 1 febbr. 1707 a Casale Monferrato (la cui annessione al Ducato di Savoia fu ratificata nel 1713) da Ippolito - signore di Monromeo, consignore [...] Maggiore di Venezia - e il palazzo Callori (1761); nelle colline del Monferrato la chiesa di S. Maria delle Grazie, oratorio della Confraternita di S. Michele, a Moncalvo (1756-57), nonché quelle dei Ss. Vittore e Quirico a Odalengo Grande, di ...
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BERTAZZOLO (Bertazzoli, Bertazzuolo), Gabriele
Angela Codazzi-Elena Povoledo
Figlio di Lorenzo, nacque a Mantova nel 1570 (cfr. lettera del B. in Davari, p. 36).
La famiglia B. si tramandava la carica [...] otto disegni e piante, ed è dedicato a Francesco Gonzaga, figlio del duca Vincenzo.
Per Governolo il B. fece costruire un oratorio per il quale F. Borgani dipinse nel 1614 un Incontro fra Attila e Leone Magno; il B. pubblicò nello stesso anno a ...
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BAIAMONTI, Giulio
Arturo Cronia
Nacque a Spalato il 24 ag. 1744. Iniziati gli studi nella città natale, passò all'università di Padova, dove si laureò in filosofia e in medicina il 29 genn. 1773 discutendo [...] Traslazione di San Doimo, Componimento drammatico per musica, cantato in Spalato nel corrente anno 1770 (Venezia 1770). È un oratorio in due atti che si conclude con cori di adulti e fanciulli e rivela una notevole dimestichezza col dramma lirico ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] 1590, rimase un fervente della pietà filippina e, dopo la morte di Filippo, fece costruire nella chiesa della Congregazione dell'Oratorio in Roma una cappella per accoglierne il corpo (vi fu infatti traslato il 24 maggio 1602). A questi anni risale ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] della Pace di Pietro da Cortona, S. Andrea al Quirinale di Bernini, S. Carlo alle Quattro Fontane o l’oratorio dei Filippini di Borromini); nelle grandi illusionistiche decorazioni dipinte nelle volte delle chiese o nei soffitti dei palazzi, ideale ...
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FEDERIGO di ser Geri d'Arezzo
Fabio De Propris
Nacque probabilmente ad Arezzo tra il secondo e il terzo decennio del sec. XIV dall'avvocato, professore di diritto civile e preumanista Geri d'Arezzo.
Il [...] . Se si esclude l'eventualità che si tratti di un altro Federigo d'Arezzo, l'apparente aporia va risolta nei termini dell'artificio oratorio che amplifica i due ruoli del maestro e del discepolo.
L'attività letteraria, cui è legata la memoria di F. e ...
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CAPPELLO, Marco
Francesco Muzzioli
Nacque a Brescia il 22 marzo 1706 da Giannantonio, di professione medico, e da Anna Maria Arici. Compì i primi studi a Brescia, nel collegio di S. Bartolomeo, dove [...] , nato a Brescia il 14 ott. 1704, compì i suoi studi insieme al fratello Marco. Nel 1736 entrò nella Congregazione dell'oratorio di Brescia, ma dopo la morte dei genitori rientrò nella casa paterna. Morì il 5 nov. 1785.
Fu espertissimo nella lingua ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] Fracastoro e del Vida.
Nulla aggiunge a questi modesti esiti di poesia la prosa del C., articolata in un frasario oratorio sempre prevedibile, e neanche la poesia in italiano, che, se rappresentò un'attività minore per il letterato sardo, costituisce ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] nel 68 era di nuovo a Roma al seguito di Galba. Qui prese a esercitare l'avvocatura, e aprì una scuola privata di oratoria, trasformata poi (74) in pubblica: così Q. fu il primo retore stipendiato dallo stato, onore conferitogli da Vespasiano, che in ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...