CLARI, Giovanni Carlo Maria
Cesare Orselli
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Nacque a Pisa il 27 sett. 1677, da Costantino, suonatore di contrabbasso, conosciuto con il soprannome de "il romano" e Margherita Mariacini. Dopo i primi [...] come il Pistocchi e il Tosi; più significativo ancora è l'omaggio reso al C. da G. F. Haendel, che nel suo oratorio Theodora, del 1750, elaborò ben cinque dei duetti del C. Cantando un dì", "Dov'è quell'usignolo", "Lontan dalla sua figlia", "Quando ...
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GUERRA, Gaspare
Vitale Zanchettin
Nato a Modena intorno al 1560 (Noack) da Baldassarre e Lucia Versi, il G. fu il più giovane di tre fratelli documentati a Roma durante gli ultimi decenni del Cinquecento. [...] , Vallicelliano, O.60: P. Aringhi, Vita di Giovan Battista Guerra, in Le vite e detti de' padri e fratelli della Congregazione dell'Oratorio di Roma, III, pp. 245-250. Per il G. si veda G. Baglione, Le vite…, II, Roma 1642, p. 160; L. Vedriani ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Germania: Hildesheim, Colonia, Spira
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande fioritura artistica in area tedesca [...] l’incrocio con il transetto, e quello di San Michele sul fondo.
Al di sotto si sviluppa una cripta a oratorio trinavata, posta quasi al medesimo livello pavimentale della chiesa. Dotata dell’altare della Vergine e circondata da un deambulatorio, essa ...
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MARCORELLI, Giovanni Francesco
Arnaldo Morelli
MARCORELLI (Mercorelli, Marco Aurelio, Marco Aurelli), Giovanni Francesco. – Nacque a Spello (Perugia) agli inizi del Seicento.
Fu organista della collegiata [...] S. Marcello affidò a un «Marco Aurelio», da identificare certamente con il M., la musica per il secondo dei cinque oratori da eseguirsi nei venerdì di quaresima del 1650 (Alaleona). Un probabile rapporto fra il duca e il M. sembrerebbe avvalorato dal ...
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Compositore argentino (Mar del Plata 1921 - Buenos Aires 1992). Studiò composizione con A. E. Ginastera e direzione d'orchestra con H. Scherchen, perfezionandosi in composizione a Parigi con N. Boulanger. [...] di diversi complessi cameristici, compose un gran numero di tanghi e canzoni che lo hanno reso celebre nel mondo. Ha lasciato anche partiture di più vasto respiro, come l'opera María de Buenos Aires (1967) e l'oratorio El pueblo joven (1972). ...
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Pittore e scultore (Siena 1447 - ivi 1500). La formazione presso il Vecchietta, di cui rilevò poi (1480) la bottega, e la "società" stipulata con Francesco di Giorgio Martini, interrotta nel 1475, segnano [...] opere scultoree, rilevanti sono la tomba del vescovo T. Piccolomini del Testa (Siena, Duomo) e la S. Caterina dell'oratorio omonimo di Siena. Per la produzione pittorica, scoperta e altamente valutata dalla critica tardo-ottocentesca, si ricordano l ...
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Greco (m. 707), successore di papa Giovanni VI (705). Fu dominato dalla personalità dell'imperatore Giustiniano II: "timido per fragilità umana", scrisse di lui il biografo del Liber Pontificalis, poiché [...] imposti nuovamente dall'imperatore. Mantenne buoni rapporti con i Longobardi. Colto ed eloquente, promosse l'arte a Roma (mosaici dell'oratorio detto appunto di G. VII, in S. Pietro, di cui restano varî frammenti, affreschi in S. Maria Antiqua, dove ...
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Compositore e pianista russo (n. Mosca 1932). Allievo di J. Šaporin e J. Flier al conservatorio di Mosca, ha svolto attività di compositore e di concertista in patria e all'estero, interessandosi anche [...] l'amore (1961); i balletti Il cavallino gobbo (1956); Anna Karenina (1968; 1a rappr. it., Milano, 1973); Il gabbiano (1980); l'oratorio Lenin nel cuore degli uomini (1969), oltre a musica sinfonica e da camera, cantate, musiche di scena e per film. ...
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Compositore e direttore d'orchestra (Tokyo 1886 - ivi 1965). Studiò dapprima al conservatorio imperiale di Tokyo, poi con M. Bruch e K. L. Wolf a Berlino (1909-13). Rientrato in patria nel 1914, fondò [...] (1914) e la compagnia dell'Opera (1920), di cui fu presidente. Dal 1921 al 1937 svolse attività direttoriale negli Stati Uniti, Unione Sovietica ed Europa. Compose 5 opere teatrali, un oratorio, oltre a musica sinfonica, corale e da camera. ...
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Pittore (n. Perugia 1626 - m. 1689). Attivo prevalentemente a Perugia, fu allievo di G. F. Bassotti e a Roma di Pietro da Cortona; subì l'influsso di S. Rosa, particolarmente evidente nei paesaggi cui [...] soprattutto fu legata la sua fama (Marine, 1660 circa, Roma, galleria Pallavicini). Tra le numerose opere a Perugia si ricordano S. Giovanni Battista, in S. Filippo Neri; Madonna col Bambino e santi, 1674, nell'oratorio di S. Simone del Carmine; ecc. ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...