Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] da un anno e mezzo per un tessitore di fustagno a otto per un vetraio, o per un non veneziano che volesse diventare orafo. Per lo più la durata era compresa tra i quattro e i sette anni" (R. Mackenney, Corporazioni e politica, p. 114).
68. Ibid ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] , Le monete di Milano dai Visconti agli Sforza dal 1329 al 1535, Milano 1986; A. Castellano, L. Mantovani, La produzione orafa nel periodo romanico, in La Lombardia dei Comuni (Civiltà di Lombardia), Milano 1988, pp. 265-272; id., Armi e armature ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] , portata in Europa da C. nel 1207 da Heinrich von Ulmen, oggetto che esibisce accanto alle altre tecniche orafe figurazioni a smalto di elevatissima qualità, la cui peculiare sigla stilistica, individuabile nelle fluide stesure bicrome delle vesti a ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.