SESTO
Giuseppe Fiocco
. Famiglia di orafi veneziani che diede i più illustri monetieri e medaglisti alla Serenissima tra il sec. XIV e il XV. Nelle monete continuarono l'ingentilimento gotico degli [...] schemi fondamentalmente bizantini; nel campo delle medaglie seguirono l'impulso umanistico padovano inaugurato dai due ultimi carraresi, spingendolo sino alla rievocazione dell'antichità (testa di Galba, ...
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. Famiglia di orafi. Pio Fortunato, nato nel 1793, morto nel 1865, con l'ausilio di Michelangelo Caetani, aveva immaginato di giovarsi degli ornamenti muliebri scoperti nelle tombe etrusche, per trarne [...] forme di gioielli, mercé la tecnica studiata sui modelli antichi e portata in seguito dal figlio alla perfezione. Ritiratosi dalla fabbrica nel 1851, Pio Fortunato ne lasciò la direzione ai figlioli Augusto, ...
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GUADAGNI
Elisabetta Nardinocchi
Famiglia fiorentina di orafi attivi tra Settecento e la prima metà dell'Ottocento.
Nelle carte relative alle matricole dell'arte di Por Santa Maria di Firenze, corporazione [...] Gaetano ricorre frequentemente nei libri della sagrestia di S. Maria Novella tra il 1826 e il 1835, chiamato in qualità di orafo di fiducia per continui lavori di "rassettatura e pulitura" delle argenterie sacre della basilica.
Tra il 1825 e il 1826 ...
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Famiglia di scultori, fonditori di bronzo, orafi e medaglisti di Parma. Filippo (m. 1520 circa) fuse, insieme ai suoi figli Iacopo Filippo e Damiano, le statue in bronzo dei quattro Evangelisti (1508) [...] nel coro del duomo. Nella collegiata di Busseto è una croce d'altare (1524) dei due figli ...
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CAMBIO (Cambi)
Grahm Pollard
Famiglia di orafi e scultori attivi nel sec. XV, dei quali spesso non conosciamo i rapporti di parentela e che comunque hanno in comune l'origine cremonese e il soprannome [...] arte applicata (ceramica, oreficeria, lavori in metallo e incisione di conî), mentre egli stesso operava come incisore di conî, orafo e fonditore. In una sua lettera al duca, in data 12 maggio 1592, scrive di esperimenti, falliti, nella fabbricazione ...
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ABBATI (Abati)
Augusta Bubani
Famiglia di celebri orafi di Bologna, operanti ivi fra il sec. XV e il XVI. Attualmente se ne ignorano le opere. Iacopo è ricordato nel 1450; il figlio di lui Antonio, con [...] figli e fratelli Iacopo, Carlo, Giovanni, Francesco e Floriano, che conseguirono maggior fama, appaiono immatricolati nella Società degli orafi il 14 genn. 1483; nello stesso anno opera Benedetto di Petronio, mentre Vincenzo compare nel 1539.
Fonti e ...
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TURINO
Anna Maria Ciaranfi
. Famiglia di scultori e orafi senesi dei secoli XIV e XV. Turino Di Sano, padre di Giovanni e di Lorenzo, ricordato dapprima a Pisa, nel 1394, eseguì in patria molte opere [...] 'arte senese, Siena 1856; S. Borghesi e L. Banchi, Nuovi documenti per la storia dell'arte senese, Siena 1898; A. Lisini, Notizie di orafi e ogg. d'orefic. senese, in Arte ant. senese, II (1904), p. 667 segg.; C. Lupi, L'arte senese a Pisa, ivi, p ...
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DIES
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Famiglia di artisti (orafi, gemmari, mosaicisti) di origine veneziana attiva a Roma nei secoli XVIII e XIX.
La presenza a Roma del capostipite Antonio (Venezia 1695-Roma [...] ); W. Forrer, Biographical Dictionary of medaillists..., I, London 1904, p. 587; VII, ibid. 1923, p. 223; C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, pt. I, Roma, I, Roma 1958, pp. 403 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IX, p. 249. ...
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BORONI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri, orafi e bronzisti originari di Vicenza e operosi a Roma nel secolo XVIII e oltre.
Bartolomeo, nato a Vicenza nel 1703, dagli archivi dell'università [...] per Bartolomeo); Ravenna, Archivio di Stato, fondo Corporazioni religiose, b. 319, p. 393 (per Giuseppe); C. G. Bulgari, Argentiari, gemmari e orafi d'Italia, I, 1, Roma 1959, pp. 197, 199; III, 4, ibid. 1969, p. 174 (per Bartolomeo); F. Beltrami, Il ...
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MEO, GADDO e CEO
A.R. Calderoni Masetti
Orafi pisani attivi nella prima metà del Trecento.I nomi di M., Gaddo e Ceo compaiono, insieme con quello di Andrea, sul piede della croce-reliquiario conservata [...] e il piede.Dei tre artefici, M. risulta già morto nel 1349; coetaneo doveva essere Ceo, il cui padre, anch'egli orafo, era impegnato nel 1313 per la cattedrale di Pisa (Barsotti, 1959). Più documentato è Gaddo, anziano del popolo nel 1339, deceduto ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.