Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] e della traccia, unica condizione a priori del senso e della sua comprensione, come tale collocata nel segno della differenza ontologica. Espressioni derridiane quali ““non c’è un vero senso di un testo””, accompagnate a un’opera di consumazione e di ...
Leggi Tutto
fenomenologia
Nella storia della filosofia il termine è presente, con diverse accezioni, in Lambert, in Kant e in Hegel, ma il significato che ha prevalso su tutti gli altri fino ai giorni nostri è quello [...] il dualismo di esteriore e interiore (la forza non è che l’insieme delle sue manifestazioni: non c’è nessuna realtà ontologica nascosta dietro di essa), così come quello di essere e apparire: «l’apparenza non nasconde l’essenza, la rivela: è l ...
Leggi Tutto
segno
Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze.
La dottrina del segno nell’età antica
Le più antiche formulazioni della dottrina del s. risalgono [...] definendo il s. «un ente da cui si inferisce la presenza o l’esistenza passata e futura di un altro ente» (Ontologia, 1729, 952). La filosofia empiristica di Locke (cui si deve, nel suo Saggio sull’intelletto umano, 1690, l’introduzione del termine ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età moderna i fondamenti metafisici della nozione tradizionale di verità entrano [...] e distinta all’occhio della ragione umana, si sostituisca in toto alla ratio sui degli antichi o delle moderne concezioni ontologiche. Se si segue il Discorso sul metodo, nemmeno questa verità, a tal punto certa da valere come principio primo della ...
Leggi Tutto
REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] il corpo") di M. Monk e del suo Teatro-Danza, e la versatilità di R. Foreman capace di passare dalle esecuzioni "isterico-ontologiche" dei suoi spartiti verbali-gestuali (il primo: Angelface del 1968) alla r. dell'Opera da tre soldi a Broadway (1976 ...
Leggi Tutto
Informatica umanistica
Giovanni Adamo
Tullio Gregory
Parte introduttiva
di Giovanni Adamo
L'espressione informatica umanistica è stata coniata all'inizio degli anni Novanta sul modello di locuzioni [...] diversi. Negli ultimi anni si è registrato un notevole incremento delle ricerche orientate all'identificazione di strutture ontologiche, in vista di una più robusta categorizzazione dei dati, anche multilingui (Formal ontology, 1998).
D'altra parte ...
Leggi Tutto
SCIENZA (fr. science; sp. ciencia; ted. Wissenschaft; ingl. science)
Ugo SPIRITO
Rodolfo MONDOLFO
In senso lato, scienza si identifica con conoscenza, in un unico concetto di sapere, la cui analisi [...] è fors'anche un riflesso di vedute del Troiano, come della distinzione del Kries in scienze nomologiche ed ontologiche, e di quella del Windelband, Rickert, Bernheim, ecc. (combattuti dal Tönnies, Frischeisen-Köhler, Münsterberg, Riehl, Adler, ecc ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] (VI sec.) e Olimpiodoro (VI sec.). Nella maggior parte dei casi, tuttavia, si passa sotto silenzio il fondamento ontologico di queste opere, che pure spiega molti aspetti della dottrina neoplatonica, spesso mal compresi dagli scienziati moderni, come ...
Leggi Tutto
Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] un analogante, e in cima alla piramide delle analogie sarà logico porre l'analogante massimo, Dio. Le analogie simboliche sono ontologiche, e la coppia rosso-rivoluzione ne è un esempio, perché il rosso è una luce schermata da un velo fosco, dunque ...
Leggi Tutto
Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] per cui il processo interpretativo diventa una forma della volontà di potenza e assume quindi una valenza ontologica.
Un analogo senso ontologico acquista nel XX secolo il concetto di storicità tanto nel giovane Heidegger quanto in Jaspers. La ...
Leggi Tutto
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...