essenza
La realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come la forma generale, l’universale natura delle singole cose appartenenti allo stesso genere o specie.
Da Aristotele alla tarda [...] ed esistenziali influenti nel pensiero dei secc. 19° e 20°. In Hegel il concetto di e. si ricolloca in un orizzonte ontologico; nella Scienza della logica (➔) (1812) essa è definita come «la verità dell’essere». L’e. (Wesen) è coinvolta in un ...
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Metafisica
(Μεταφυσικά; τὰ μετὰ τὰ φυσικά) Opera di Aristotele. Il termine metafisica con cui si designa l’insieme dei 14 trattati, raccolti ed editi da Andronico di Rodi intorno alla metà del 1° sec. [...] , è appunto potenza, mentre la forma è sostanza e atto (come l’anima per il corpo). L’atto ha cioè maggiore densità ontologica della potenza e per tale motivo ciò che è incorruttibile esiste solamente in atto ed è scevro di potenzialità: tale è il ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] F. gli influssi empiristici, sensistici e materialistici avessero eroso, oltre a certe forme storiche della disciplina, il ruolo fondante dell'ontologia, né è certo che questo avvenisse in seguito (poco prima della morte egli lesse la Metafisica di A ...
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Elvira Dinacci
Abstract
La fattispecie di cui all’art. 416 bis c.p. viene esaminata nell’ambito del reato transnazionale di cui alla l. n. 146/2006, con particolare attenzione ai rapporti tra l’aggravante [...] organo nomofilattico (Cass. pen., S.U., 27.4.2001, Cinalli, in CED Cass., n. 218377), ponendo in rilievo le differenze ontologiche esistenti tra il metodo mafioso delineato dall’art. 416 bis, co. 3, c.p. e il metodo mafioso, inteso come circostanza ...
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Pietro Sirena
Abstract
Vengono esaminati gli artt. 2041-2042 c.c. i quali disciplinano l’azione generale di arricchimento senza causa, ponendo così il principio generale secondo cui gli spostamenti patrimoniali [...] considerarsi insuperabile, poiché il concetto di «giusta causa», per sua natura, è insuscettibile di definizioni ontologiche o sostanziali, che possano astrattamente delimitare l’àmbito applicativo dell’istituto (Schlesinger, P., Arricchimento, cit ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] rispetti anche a Rosmini e a Gioberti, non ha mai perduto il tradizionale interesse per i sommi problemi dell'ontologia e della gnoseologia. Risolvendo ogni realtà nell'atto del pensiero pensante, questa teoria la vede infatti tutta fondata nell ...
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Bioetica e biotecnologie
Remo Bodei
(Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Pisa, Pisa, Italia)
Le biotecnologie hanno modificato la nozione di famiglia legata ai rapporti di sangue, la [...] , sullo sfondo di una crisi morale che è strettamente legata al venir meno di una serie di convinzioni, sia etiche che ontologiche. Infatti, già con la rottura dell 'unità religiosa, ai tempi di Lutero, "non fu più possibile sperare di vivere in una ...
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Logica
CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo [...] ), Hamburg 1971.
Gochet, P., Esquisse d'une théorie nominaliste de la proposition, Paris 1972.
Hasenjaeger, G., Logik und Ontologie, in Contemporary philosophy. A survey (a cura di R. Klibansky), vol. I, Logic and foundations of mathematics, Firenze ...
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Il «diritto» di accesso
Mario R. Spasiano
Dall’analisi delle più recenti posizioni giurisprudenziali e dottrinali emerge l’insoddisfazione per la parzialità dei risultati conseguiti dal tradizionale [...] rispondente al pubblico interesse in quanto quest’ultimo solo attraverso di essa è in grado di potersi ontologicamente legittimare, persino qualificare tale, in considerazione della circostanza che in una società complessa quale quella contemporanea ...
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Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] esso viene a identificarsi con il non-Essere (Nulla), vale a dire, di nuovo, l’assenza totale di determinazioni ontologiche che avrebbe dovuto contraddistinguere la seconda posizione della logica. Stando così le cose, non vi sarebbe modo di ricavare ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...