Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] che non si trattava di un essere contingente come quello dell’isola, ma dell’essere necessario di Dio. In questa forma l’argomento ontologico passò in Cartesio, in B. Spinoza e in G.W. Leibniz. I. Kant lo combatté riprendendo in sostanza il motivo di ...
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guna
guṇa
Termine sanscr. che significa «filo» (all’interno di un tessuto), «qualità». Negli elenchi dei prameya («oggetti conoscibili»), che aprono le trattazioni ontologiche della maggior parte delle [...] scuole filosofiche indiane, g. figura al secondo posto, subito dopo dravya («sostanza») e prima di karman («azione»). Opinione comune è che un g. debba necessariamente inerire a una sostanza e che non ...
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Filosofo (Schwyz 1847 - Praga 1914), dal 1880 professore all'univ. di Praga. Influenzato da F. Brentano e da C. Stumpf, si occupò soprattutto di filosofia del linguaggio. Muovendo da alcune tesi ontologiche [...] di Brentano cercò di elaborare i criterî distintivi degli usi categorematici e sincategorematici del linguaggio, e di sviluppare un'analisi articolata delle espressioni emotive (comandi, interrogazioni, ...
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yin e yang Termini cinesi usati per esprimere ogni sorta di relazione dialettica fra due o più cose, processi, fenomeni, ecc., risultante dalla unicità e al contempo dalla essenziale natura mutevole del [...] tutto e quindi di ogni singola entità. Non si tratta di rigorose e rigide categorie ontologiche, giacché una stessa cosa può essere naturalmente sia yin sia yang, come manifestazione di una particolare relazione in una determinata circostanza od ...
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Cesare Cavallini
Abstract
L’arbitrato irrituale ha recentemente trovato un’espressa previsione nel quadro normativo del codice di rito. Nonostante la perdurante incertezza in merito all’inquadramento [...] pattizie sono prive della forza di trasformare il lodo in un comando di coercibilità pari a una sentenza.
L’ontologica distinzione tra le due figure di arbitrato processuale, basata sull’assolvimento o meno di una funzione giurisdizionale, incide ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La moderna teoria atomica, formulata da John Dalton all’inizio dell’Ottocento, viene [...] dell’atomo come ipotesi per calcolare i pesi relativi delle particelle, rifiutandone le implicazioni metafisiche e ontologiche.
La chimica tra Lavoisier e Berthollet
Alla fine del Settecento, Antoine-Laurent Lavoisier rivoluziona completamente il ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] la v. è considerata come una proprietà intrinseca dell’essere; da questo punto di vista concezioni ontologiche della v. possono trovarsi tanto nel pensiero greco, da Parmenide a Platone fino al neoplatonismo, quanto in quello cristiano, da s ...
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MACRÌ, Oreste
Anna Dolfi
Ispanista, nato a Maglie (Lecce) il 10 febbraio 1913. Titolare dell'insegnamento di Lingua e letteratura spagnola presso l'università di Firenze dal 1952 al 1983, italianista, [...] di quel movimento è rimasto sempre strenuamente fedele, sottolineandone le ragioni e radici religiose ed esistenziali, umane e lariche, ontologiche e metafisiche. Lungo la linea romantico-simbolista, aperta in Italia da Vico (a cui M. dedicò la sua ...
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Filosofo italiano (n. Bologna 1933), professore di filosofia teoretica all'Università di Milano. Allievo di E. Paci, si è inizialmente interessato al pensiero fenomenologico, inaugurando successivamente [...] della riflessione successiva di S., che attraverso di esso ha sottolineato in particolare le valenze filosofiche e ontologiche del simbolo e della scrittura. Tra le opere: Introduzione alla fenomenologia come scienza (1965); Il pragmatismo americano ...
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Filosofo della scienza e giurista (Sierhausen, Oldenburg, 1823 - Firenze 1900). Si trasferì nel 1847 a Cincinnati, dove rimase fino al 1885, con una breve permanenza di tre anni a New York. Dal 1885 fino [...] concepts and theories of modern physics (1882), contributo epistemologico originale in cui l'analisi delle assunzioni ontologiche implicite nelle concezioni fisiche del suo tempo permetteva un'efficace individuazione di quelle difficoltà teoriche che ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...