CAPPONI, Giovanni
Michael Mallett
Nacque nel 1372 da Mico di Recco e da Cilia di Giovanni Fantoni; per la sua notevole corpulenza fu anche noto come "Il Grasso".
Diversamente dal suo cugino più anziano, [...] uno dei più influenti tra i nuovi priori, ma simpatizzava anche vivamente per i Medici; come eminente membro dell'oligarchia finanziaria deplorò la pericolosa politica di Rinaldo degli Albizzi e fu tra i capi della fazione medicea che prevenirono il ...
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Santiago del Cile
Claudio Cerreti
Tra la Cordigliera e le Ande
La capitale cilena, Santiago, è una città cosmopolita: moltissimi suoi abitanti hanno cognomi tedeschi, italiani, inglesi – oltre a quelli [...] Aires.
Il Colle Santa Lucia, sistemato e abbellito, rimase luogo di locali e passeggiate. Le famiglie della tradizionale oligarchia coloniale lasciarono le case del centro storico – le casas coloradas – per trasferirsi nei quartieri sud-orientali, in ...
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ALBERTI DEL GIUDICE, Iacopo
Armando Sapori
Figlio di Alberto di Iacopo, fu nella prima metà del sec. XIV, e specialmente tra il 1330 e il 1350, uno dei primi cittadini di Firenze per l'autorità e per [...] Perugia. Salito al potere il duca d'Atene, lasciò volontariamente Firenze per Avignone, essendosi trovato in contrasto con l'oligarchia sulla chiamata del Brienne e vi si trattenne finché fu cacciato l'angioino da Firenze. Nel 1351 una sua mediazione ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a NO con il Panama, a SO con l’Ecuador, a S con il Perù, a SE con il Brasile, a E e NE con il Venezuela; ha in tutto 5240 km di frontiere terrestri e 2900 km di [...] 200.0000 morti). Nel conflitto fra liberali e conservatori si innestavano fattori diversi, come la protesta contro l’oligarchia dominante e un’insurrezione contadina nelle campagne cui i latifondisti rispondevano con l’impiego di milizie private, che ...
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(ted. Basel; fr. Bâle) Città della Svizzera settentrionale (163.081 ab. nel 2007); capitale del cantone Basilea Città (Basel Stadt), il più piccolo del paese, per estensione, ma il più densamente popolato [...] , attirando emigrati italiani e francesi. Tra il 16° e il 17° sec., il governo passò nelle mani di un’oligarchia di commercianti e finanzieri, mentre il contado veniva oppresso dai privilegi della città. Perciò, dopo la Rivoluzione francese, la ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] fra i quali Cromwell, e si basava sull'appoggio degl'indipendenti e dell'esercito. Fu quindi l'espressione di un'oligarchia religiosa e militare accettata, o meglio subita, dalla massa della popolazione, rimasta nel fondo realista, soprattutto per i ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] paragrafi polibiani sull’anakyklosis delle costituzioni, il M. delinea una storia ideale delle «repubbliche», lo scivolamento dalla monarchia all’oligarchia alla licenza, quale si produce laddove la virtù e la ragione non siano in grado di dominare e ...
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di Renzo Guolo
L’accordo sul nucleare iraniano, l’intesa sulle armi chimiche della Siria e la relativa stabilizzazione del potere di Bashar al-Assad, e infine la crisi dell’islam politico in Egitto segnano [...] potesse ignorarle la guida suprema, perno dei complessi assetti politici e istituzionali della Repubblica Islamica, che resta un’oligarchia di fazioni in competizione tra loro. Se alla crisi di legittimità generata dal ‘golpe nelle urne’ si fosse ...
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grandi e popolo
Giovanni G. Balestrieri
Il pensiero politico di M. è percorso da una visione dicotomica della società. Molteplici sono i luoghi, sia del Principe sia dei Discorsi, in cui egli ricorda, [...] ., realtà storiche non assimilabili con profitto teorico, quali quelle del patriziato romano, della nobiltà feudale medievale o dell’oligarchia mercantile veneziana.
Il rapporto tra g. e p. è esaminato da M. da una duplice prospettiva, repubblicana e ...
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denaro
Jérémie Barthas
M. usa in genere il plurale danari; di rado il singolare danaio. Il d. è oggetto di un originale paradosso in uno dei capitoli più importanti e controversi dei Discorsi: «I danari [...] cfr. Herlihy, Klapisch-Zuber 1978, pp. 24 e segg.). Lorenzo de’ Medici lo rafforzò, riunendo intorno a sé una «oligarchia finanziaria» che assunse il totale controllo del Monte: gli ufficiali del Monte, a cui spettava la responsabilità della gestione ...
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oligarchia
oligarchìa s. f. [dal gr. ὀλιγαρχία, comp. di ὀλίγοι «pochi» e -αρχία «-archia»]. – Forma di regime politico in cui il potere è nelle mani di pochi, eminenti per forza economica e sociale: l’o. dei Trenta tiranni nell’antica Atene;...
oligarca
s. m. [dal gr. ὀλιγάρχης; v. oligarchia] (pl. -chi). – Membro di una oligarchia, chi fa parte di un governo oligarchico. Raro l’uso al femm., e soltanto in senso estens. o fig.