DATI, Gregorio (Goro)
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 15 apr. 1362 - come egli stesso racconta nel suo Libro segreto, prezioso opuscolo di ricordi sulla sua famiglia e la sua attività commerciale - dal [...] si manifestasse; ma l'analisi che egli fa delle condizioni di Firenze, non sembra neppure una difesa della politica oligarchica, come si può vedere nelle pagine in cui parla delle colpe attribuite alle famiglie fiorentine detentrici del governo della ...
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VERMIGLI, Piero Mariano (in religione Pietro Martire)
Michele Camaioni
– Nacque a Firenze l’8 settembre 1500. Fu il maggiore dei tre figli di Stefano, un agiato artigiano membro della corporazione o [...] ormai orientati in senso filoprotestante.
Sin dalla metà degli anni Venti, infatti, tra il popolo e la vivace oligarchia mercantile della Repubblica toscana circolavano le idee e i libri della Riforma, condotti in città dagli intraprendenti mercanti ...
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COTENNA, Vincenzo
Giorgio Tori
Nacque a Lucca il 19 luglio 1772 da Carlo Lodovico e Rosa Libri, e appartenne ad una di quelle famiglie borghesi escluse dal potere politico perché non comprese nel ceto [...] con quella degli ex nobili una nuova forma di governo dalla quale non dovevano essere del tutto esclusi gli antichi ceti oligarchici, e in tale veste fu sostenitore dell'ala più intransigente che portò alla piena rottura delle trattative.
Il 15 di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Agricoltori schiavi e soldati. L'eta dei Gracchi
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del II secolo a.C., [...] accettano benché sia fuori degli schemi, a causa della situazione politica, ed è un punto di riferimento per l’oligarchia senatoria.
L’Emiliano, tuttavia, scompare poco dopo il suo ritorno in Italia. Schieratosi apertamente contro la legge agraria di ...
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GHIRARDACCI, Cherubino
Umberto Mazzone
Nacque a Bologna tra il 1518 e il 1519. La famiglia proveniva da Castel San Pietro, nel contado, ed era giunta a Bologna nel 1518, andando a risiedere nella parrocchia [...] sotto l'egemonia bentivolesca. Appare quindi evidente come la Historia non fosse in sintonia con i sentimenti prevalenti nell'oligarchia dominante e come il suo modello politico di riferimento fosse tramontato da tempo.
Se si considera l'insieme di ...
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FENAROLI AVOGADRO, Girolamo
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 26 febbr. 1754, da un'antichissima famiglia di nobili rurali proveniente da Tavernola sul lago d'Iseo, ascritta in seguito al patriziato [...] . Nel 1792 era iniziata la sua attività pubblica nel Consiglio dei cinquecento, l'organo ristretto, ereditario, dell'oligarchia aristocratica bresciana, precluso, o quasi, ai non nobili; in pratica il reale detentore del potere anche a scapito ...
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LEONI, Roberto (Ruberto Lioni)
Marco Pellegrini
Nacque a Firenze il 6 dic. 1418 da Francesco di Biagio e da Niccolosa di Silvestro Nardi, nel quartiere di S. Croce, "gonfalone" Ruote, "popolo" di S. [...] del figlio di questo, Piero, a capo del regime stava incontrando vivaci resistenze da parte di alcuni membri dell'oligarchia, raggruppati nella fazione detta del Poggio.
Durante il mandato del L. come gonfaloniere, nel bimestre settembre-ottobre 1466 ...
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DELLA TOSA, Rossellino
Massimo Tarassi
Nacque a Firenze intorno al 1260 dal cavaliere Arrigo, membro influente dei Consigli cittadini e podestà in varie città della Toscana: a San Gimignano nel 1273, [...] da altri provvedimenti antimagnatizi riguardanti l'amministrazione di fondazioni religiose, oggetto di abusi inveterati da parte dell'oligarchia guelfa. Il D. e il suo parente Odaldo, che figuravano come amministratori dell'ospedale di S. Sebio ...
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DELLA TOSA, Odaldo
Massimo Tarassi
Figlio del cavaliere Carmignano, nacque a Firenze dopo la metà del XIII secolo.
Il D. è stato a volte confuso con un suo parente omonimo, il cavaliere Odaldo di Marsoppino, [...] misure adottate dagli energici uomini di governo della parte popolare per porre fine agli abusi inveterati, commessi dall'oligarchia guelfa, nell'amministrazione delle fondazioni religiose. I due Della Tosa furono costretti, infatti, a rinunciare ai ...
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GUIDI, Roberto (Roberto Novello)
Marco Bicchierai
Figlio del conte Carlo di Simone (II) di Battifolle e di Margherita di Giovanni Orsini signore di Bracciano, nacque presumibilmente fra 1350 e 1355. [...] in quel momento il G. e come Pratovecchio e Poppi fossero considerate località da buen retiro per l'oligarchia dominante il vertice politico fiorentino si può cogliere nel Paradiso degli Alberti di Giovanni Gherardi da Prato.
Restava, tuttavia ...
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oligarchia
oligarchìa s. f. [dal gr. ὀλιγαρχία, comp. di ὀλίγοι «pochi» e -αρχία «-archia»]. – Forma di regime politico in cui il potere è nelle mani di pochi, eminenti per forza economica e sociale: l’o. dei Trenta tiranni nell’antica Atene;...
oligarca
s. m. [dal gr. ὀλιγάρχης; v. oligarchia] (pl. -chi). – Membro di una oligarchia, chi fa parte di un governo oligarchico. Raro l’uso al femm., e soltanto in senso estens. o fig.