Canada
Bruno Roberti
Cinematografia
di Bruno Roberti
Il carattere composito della cinematografia canadese, soprattutto nelle sue due componenti linguistico-culturali francofona e anglofona, ha rispecchiato, [...] , che ebbe influenza anche negli altri territori della Confederazione, e si venne formando una vera e propria nouvellevague locale, caratterizzata da una peculiarità di contaminazione tra fiction e documentario, che teneva presente l'esperienza del ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] .
In realtà, in un periodo in cui l'industria cinematografica iniziava a consolidare le proprie strutture, la nouvellevague israeliana ricevette un certo successo di critica, specie a livello internazionale, ma fu quasi sempre bocciata sul piano ...
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India
Italo Spinelli
Cinematografia
La pluralità espressiva del cinema indiano può essere apprezzata considerando che nel Paese sono ufficialmente riconosciute dalla Costituzione numerose lingue, con [...] (protagonista di molti film di S. Ray). Zubeidaa (2001) di S. Benegal ha segnato il ritorno di un pioniere della nouvellevague indiana al formato tradizionale del cinema storico-popolare; con un cast di star e le musiche di Allah Rakha Rahman, il ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] tempo (1961), in Poesia in forma di rosa (1964) cerca l’informale, o i calligrammi, o un montaggio nevrotico da nouvellevague, per arrivare con Trasumanar e organizzar (1970) alla poesia che divora se stessa esibendo lacune e rifacimenti. Lo stile ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non esiste una sola danza del Novecento, ma tante danze diverse, che rispecchiano e [...] dall’integrazione tra i moduli ripetitivi della postmodern dance americana e l’approccio espressivo tedesco, nasce la nouvellevague flamande, rappresentata dapprima da Anne Teresa de Keersmaeker, e, soprattutto negli anni Novanta, da Jan Fabre, Wim ...
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MONICELLI, Mario
Stefano Della Casa
– Nato il 16 maggio 1915 da Tomaso, giornalista impegnato con spiccati interessi letterari e teatrali, e da Maria Carreri, donna acuta e intelligente sebbene di pochi [...] avvenne per A cavallo della tigre (1961), esempio di commedia autoprodotta dagli autori come accadeva per i contemporanei film della NouvelleVague oltre confine, diretto da Luigi Comencini e scritto dal M. con Age e Scarpelli. Nel 1963 il M. si ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] zia (1968) e Cuore di mamma (1969), che uniscono arditezze erotiche e scene di nudo a moduli espressivi omologati dalla Nouvellevague. Il suo cinema elaborò poi, a partire da Malizia (1973), la struttura della commedia erotica all'italiana, ricca di ...
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Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] , 1960, Sabato sera, domenica mattina, di Karel Reisz; A taste of honey, 1961, Sapore di miele, di Tony Richardson) alla Nouvellevague francese (L'année dernière à Marienbad, L'anno scorso a Marienbad, di Alain Resnais, Leone d'oro nel 1961, e Vivre ...
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Berlino, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
L'Internationale Filmfestspiele Berlin, presto conosciuto come Berlinale, fu istituito nel 1951 su iniziativa politico-culturale degli Stati Uniti e [...] Alphaville (Agente Lemmy Caution ‒ Missione Alphaville) diretto da Jean-Luc Godard, che segnava una tappa fondamentale della Nouvellevague. Anche alla Berlinale arrivò poi la contestazione del Sessantotto, e in un dibattito sulle sorti del Festival ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] Høst ottenne un consenso di pubblico sorprendentemente ampio
Dagli anni Sessanta agli inizi del 21° secolo
La Nouvellevague francese influenzò profondamente la giovane generazione di cineasti norvegesi che, negli anni Sessanta, presero le distanze ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...