Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] rassegna di saggi internazionali di critica pavesiana, Catania, C.U.E.C.M., 2013, 73-82]. Note al testo1 Sui viaggi notturni di Pavese da Roma verso Torino si soffermerà Lajolo 1960, per cui cfr. infra. La «Pineta» potrebbe essere, già in questo ...
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Pierangelo TieriOrtografia del viaggioTesto di Gabriella PaceFormia (LT), Pasquale D’Arco, 2024 L’occasione della pubblicazione di Ortografia del viaggio è stata la personale di Pierangelo Tieri, tenutasi [...] della Lampada ad arco che Tieri interpreta negli ultimi lavori come vibrante relazione tra linea e luce, delineando paesaggi notturni in bianco e nero, in ideale continuità con l’incisore toscano Dario Neri.Gabriella Pace, poeta e scrittrice, oltre ...
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Sandro Gobetti, alias Rankis («appassionato ricercatore sociale, osserva da sempre lo spazio urbano e le culture metropolitane»), propone un viaggio “spazio-temporale” in una periferia speciale di Roma. [...] utilizzato tra alcune fasce giovanili, in particolare di coloro che “vivono” il quartiere quotidianamente e che non ne sono solo “fruitori notturni” (che lo vivono tra le 19 di sera e le 7 del mattino, quando poi ripartono verso la città per lavorare ...
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Il pensiero corre subito alla traduzione italiana di Working Girl (1988), Una donna in carriera, la celebre commedia di Mike Nichols con Melanie Griffith divenuta, per tramite dell’antonomasia, locuzione [...] come se fossi una bambina”; la versione doppiata travisa un po’ il senso: «Non devi preoccuparti».Il secondo predatore notturno, Neil (Christopher Mintz-Plasse / Mattia Ward), nel guardare Cassie bere un bicchiere d’acqua che le ha portato, mormora ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] di un masque fantastico, di un moderno Comus» riferendosi, a ragione, al dio greco delle orge, degli incontri notturni, del dionisiaco nietzschiano incastonato in una forma artistica – quale quella del masque – che combina poesia, danza, musica ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
Famiglia di Rettili Squamati, notturni, con specie di terra o arboricole, rispettivamente a corpo appiattito o compresso lateralmente, coda lunga e cute provvista di spine, tubercoli e creste. Comunicano tramite movimenti ritmici del capo e...