DAVANCINO (Davanzino) di Giovanni
Rosario Contarino
Di lui non abbiamo alcuna notizia, se non che è indicato come l'autore del cantare trecentesco toscano Il Bel Gherardino da due postille del cod. [...] e lo induce all'amore: costei è la Fata Bianca, signora del castello, con cui egli trascorre tre mesi tra i notturni piaceri amorosi e i lieti intrattenimenti del giorno. Ma la nostalgia della sua contrada avvince il giovane cavaliere, che ottiene ...
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ROSSI, Cristina
Altea Villa
– Nacque a Milano il 23 agosto 1823, figlia di Francesco, ingegnere, e di Maria Calvi.
Esigue le notizie sulla sua giovinezza: fu educata all’istituto Ghezzi e si unì in [...] Istituto dei rachitici dall’anno della sua fondazione, nel 1873, e prese parte agli sforzi per la costituzione degli asili notturni Lorenzo e Teresa Sonzogno, nel 1884.
L’impegno a favore del pacifismo non si affievolì mai, anzi andò rinsaldandosi ...
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DAVICO, Vincenzo
Anna Bisconti
Nacque a Monaco (principato) il 14 gennaio del 1889 da Giuseppe e da Maria Accomasso. Iniziò i suoi studi a Torino con il maestro Giovanni Cravero e li terminò al conservatorio [...] Tre facezie (1932); Due canti trecenteschi per voce e violoncello (1934); Cinque liriche romantiche (1944); Cinque notturni (1949).Le sue composizioni furono pubblicate in gran parte in Italia (Ricordi, Carisch, Suvini Zerboni, Borigiovanni), Francia ...
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ASIOLI, Bonifacio
Riccardo Nielsen
Nacque a Correggio il 30 ag. 1769 e fu il più illustre rappresentante di una famosa famiglia di artisti. Fin dai sette anni cantava accompagnandosi con un piccolo [...] . Nel genere vocale occupano un posto importante le Ariette ed i Duetti per contralto e tenore, soprano e tenore, oltre ai Notturni a cinque voci, all'Ode alla luna, al sonetto La campana di morte, alla cantata Piramo e Tisbe, alla Scena lirica ...
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GABUSSI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bologna nel 1800, dal medico chirurgo Luigi e da Cecilia Sandelli, fu avviato giovanissimo allo studio della musica e fu allievo per la composizione di padre [...] dall'Euterpe Ticinese e a Londra.
Fonti e Bibl.: G. Radiciotti, G. Rossini, II, Tivoli 1928, p. 233; B. Lupo, Romanze, notturni, ariette nel primo Ottocento, in La Rassegna musicale, XIV (1941), 3, p. 93; V. Bellini, Epistolario, a cura di L. Cambi ...
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GIARDA, Francesco
Salvatore de Salvo
Nacque a Cassolnovo (Pavia) il 26 febbr. 1854 da Serafino. Intrapresi nel 1869 gli studi di pianoforte, composizione e organo presso il conservatorio di Milano, [...] , Suite campestre, Suite romantique; voce e pianoforte: Canti eroici, Canto d'amore, 2 Canti, Inno dei bombardieri, Notturni armeni. Inoltre Ave Maria, Balletto, Canto serafico, e musica vocale.
Fonti e Bibl.: Documentazione inedita fornita dal ...
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DUCCIO di Buoninsegna
Ferdinando Bologna
Figlio di un Buoninsegna (o Boninsegna), non si conoscono esattamente la data e il luogo di nascita, ma, poiché il Comune di Siena deliberava un pagamento in [...] del pittore e quello dello sregolato poeta senese Cecco Angiolieri, suo contemporaneo, anche lui punito spesso per schiamazzi notturni e inadempienze civiche.
Dal dicembre 1295 fino all'aprile 1302 i documenti senesi tacciono di nuovo su D ...
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DAL PONTE, Francesco, il Giovane, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Secondo figlio di Iacopo e di Elisabetta Merzari, nacque a Bassano (prov. di Vicenza) il 7 genn. 1549 e fu battezzato il [...] coll. parigina Sambon, ora irreperibile (pubbl. in A. Sambon, Les Bassano... (catal.), Paris 1929, n. 9,tav. VIII; un Annunzio notturno ai pastori, del Castello Wawel a Cracovia (Ballarin, 1966, p. 135);un Miracolo dei pani e dei pesci, un Autunno e ...
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CESI, Beniamino
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 6 nov. 1845 da Napoleone e da Vincenza Simonetti. Avviato dal padre allo studio della musica ancora fanciullo, rivelò prestissimo, una singolare predisposizione [...] . 17, Napoli s. d.; Pensieri musicali op. 25, in Fiori e foglie, Milano 1875; Melodia, in Monumento a Bellini, Napoli 1879; Due Notturni op. 51, Milano s. d.; Gavotta op. 52, ibid. s. d.; Minuetto op. 53, ibid. s. d.; Sei studi per ilperfezionamento ...
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CELESTI, Andrea
Nicola Ivanoff
Nato a Venezia nel 1637, fu discepolo di Matteo Ponzone (Zanetti) e di Sebastiano Mazzoni (Temanza), e subì l'influsso di Luca Giordano. Gli diede notorietà (1675) un [...] Martirio di s. Lorenzo del duomo di Verolanuova, ordinate nel 1706 e collocate sul posto nel 1711: tutte e tre sono notturni fiabeschi caratterizzati, come sempre, da colate sciroppose di colore e sprazzi di luce, resi da grumi corposi di biacca.
Si ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...