CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] della centralità della devozione eucaristica nella vita della comunità, doveva essere utilizzato dalle C. per gli uffici notturni e per la devozione privata.Sono inoltre di rilevante interesse, in un complesso che concretizzava l'idea di ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La Seconda guerra mondiale
Daniel J. Kevles
La Seconda guerra mondiale
La Seconda guerra mondiale vide un impiego senza precedenti della tecnologia. [...] da portaerei, combinato con la possibilità di cogliere il nemico di sorpresa grazie alla localizzazione radar sia diurna sia notturna". L'impiego di aerei dotati di radar fu possibile anche grazie al contributo degli studi di ricerca operativa. Nata ...
Leggi Tutto
Radio
Gianfranco Bettetini
Guido Gola
Giorgio Simonelli
Gaetano Tramontana
sommario: 1. La rinascita della radiofonia negli anni novanta. 2. La configurazione del sistema radiofonico italiano: a) [...] Uno) e su entrambe le modulazioni (di frequenza e di ampiezza); va poi in onda, dalle 24 alle 6, il 'Notturno Italiano' a reti unificate. Di fatto, la riforma modifica solo in parte i consueti indirizzi di programmazione. L'unica consistente novità ...
Leggi Tutto
MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] 1979 Dopo il pescecane (Milano), seguito da Diario di un sognatore (Torino 1981), la raccolta delle trascrizioni dei suoi sogni notturni stese tra il 1978 e il 1979, un esperimento unico nel suo genere, che suscitò molto interesse nella critica e ...
Leggi Tutto
Sessualità
Philippe Brenot
Il termine sessualità indica, in generale, il complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni mediante i quali due organismi della stessa specie riescono a operare tra loro [...] sessualità, di aver elencato quelle che egli definisce le 'fonti principali del parossismo' (l'autostimolazione, i sogni notturni orgasmici, le carezze, le relazioni eterosessuali, le relazioni omosessuali, i rapporti con gli animali), e di aver ...
Leggi Tutto
ambiente e cervello
Alessandro Sale
In parallelo all’azione dei geni, l’ambiente in cui l’individuo si sviluppa e dal quale riceve gli stimoli sensoriali nel corso della vita ha un’influenza notevole [...] che, inizialmente non considerati idonei per l’analisi delle proprietà del sistema visivo (si tratta, infatti, di animali notturni che si servono del tatto come senso principale), sono poi divenuti un modello molto usato, grazie alle conoscenze ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le radici storiche dei racconti fantastici e surreali si collocano in quella particolare [...] si trova “sul confine dell’orribile”, immerso in un’atmosfera di sconcerto e paura, e che dunque è imperniato “sul lato notturno dell’uomo e non su quello diurno”. Il surreale e il fantastico diventano così il linguaggio misterioso dell’ombra e della ...
Leggi Tutto
FANOLI (Fanolli), Michele
Clelia Alberici
Nacque a Cittadella (Padova) il 9 luglio 1807 (Cittadella, Arch. parrocchiale, Libro dei battesimi, anni 1799-1818) da Lorenzo e Marianna Venzo. Il padre era [...] il Caimi (Commemorazione, 1876, p. 144) cita Les willis come il capolavoro del Fanoli, che per meglio ottenere gli effetti notturni del dipinto usò per la prima volta la tecnica della "tinta perduta", per cui occorreva usare una seconda pietra (una ...
Leggi Tutto
MARTUCCI, Giuseppe
Antonio Rostagno
– Nacque a Capua il 6 genn. 1856, primogenito di Gaetano e di Orsola Martucciello.
Il M. e la sorella Teresa, nata nel 1857, ricevettero i primi rudimenti musicali [...] G. D’Attilli nel 1946, con M. Horszowski nel 1953), alla Canzone dei ricordi, le trascrizioni di originali pianistici (fra cui il Notturno op. 70 n. 1) e le sinfonie.
Nel marzo 1902 il M. succedette a P. Platania nella direzione del conservatorio di ...
Leggi Tutto
Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (v. vol. III, p. 358 e S 1970, p. 301)
M. Massa
La topografia della città antica, a SE del moderno villaggio di Palaia Epidauros, nota finora dalle [...] di animali e lucerne, rinvenute all'interno della cisterna, sembrano testimoniare l'esistenza di culti, probabilmente notturni, anche in età tardoimperiale.
Bibl.: Storia, topografia: N. Pharaklas, Επιδαυρια (Αρχαίες Ελληνικές πόλεις, 12), Atene 1972 ...
Leggi Tutto
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...