LEOPARDI, Paolina
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Recanati il 5 ott. 1800, terzogenita del conte Monaldo e di Adelaide del marchese Filippo Antici.
Le redini del disastrato patrimonio familiare [...] , Pesaro 1832), recentemente riproposto, a cura di E. Benucci, con presentazione di F. Foschi e prefazione di L. Felici (Viaggio notturno… e altri scritti, Napoli 1987 e 1990; Venosa 2000). Tradusse poi anche la Vie de Mozart di Stendhal, che fu ...
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SIMIONATO, Giulia detta Giulietta
Giancarlo Landini
– Nacque a Forlì il 12 maggio 1910 (e non il 15 dicembre, come talvolta si legge), da Felice, funzionario governativo nativo di Mirano, e da Giovanna [...] , Tancredi nell’omonima opera, Clarice nella Pietra del paragone; ritornò a Firenze nel 1953 al Comunale per Amahl e gli ospiti notturni enel 1955 con La dannazione di Faust. Cantò inoltre al Comunale di Bologna, al Massimo di Palermo, al Grande di ...
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simbolismo
Eugenia Querci
L’immaginazione e il sogno al servizio dell’arte
Il termine simbolismo indica in primo luogo un movimento letterario e artistico sviluppatosi in Francia e in Europa verso la [...] un modello architettonico e decorativo.
Si comincia ad apprezzare anche ciò che spaventa o addirittura terrorizza, come gli incubi notturni o un paesaggio grandioso dominato da un crepaccio oscuro e senza fondo: è il concetto del sublime, qualcosa ...
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ROSCITANO, Ezio
Giuseppe Tobia Flora
– Nacque a Reggio Calabria il 30 maggio 1889, quartogenito dopo un fratello e due sorelle, da Giuseppe, ricco proprietario terriero, e da Michelina Mammoliti. Si [...] per i mobili su elementi di arte popolare, mentre nell’VIII ‘sala internazionale’ espose una Maschera e nella ‘sala notturni’ la Madonnina già presentata alla Fiorentina primaverile. All’Esposizione del 1926 il Gruppo ebbe una sezione in cui uno ...
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HUGUES, Luigi
Nadia Fusco
Maria Teresa Dellaborra
Nacque a Casale Monferrato il 28 0tt. 1836 da Matteo, originario di Abriès nel Delfinato, e da Marianna Lucca, nativa di Trino Vercellese. Laureatosi [...] fioriture belcantistiche; altri ancora - e sono i più numerosi - rispecchiano i pezzi caratteristici tipici del pianismo coevo. I vari notturni, barcarole, ballate ricordano Rossini e Verdi, anche se non mancano pezzi originali (per es. l'op. 29 e l ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] . Pasolini pare piuttosto puntare o alle radici del codice letterario (le rappresentazioni, di sapore provenzaleggiante, di albe e notturni) o a quella zona – difficilissima da raggiungersi – in cui risuonano le latenti armoniche condivise da orale e ...
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PRETI, Francesco Maria
Elisabetta Molteni
PRETI, Francesco Maria. – Nobile dilettante di architettura, nacque a Castelfranco Veneto il 19 maggio 1701, secondogenito di Nicolò e della nobildonna Vicenza [...] d’opera e un’aula per le discussioni accademiche ed è quindi predisposto per riunioni diurne e per spettacoli notturni.
Tra le fabbriche realizzate si contano diverse opere costruite a Castelfranco e nel territorio circostante (parrocchiali di Vallà ...
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SPINA, Bartolomeo
Maurizio Bertolotti
SPINA, Bartolomeo. – Nacque a Pisa da nobile famiglia nel 1476 o nel 1477, come si deduce dalla chiusa del suo Flagellum contro l’Apologia di Pietro Pomponazzi.
Nel [...] trattati tutti i delitti della «setta delle streghe», queste opere si concentravano sul problema della realtà dei convegni notturni che, secondo i racconti degli accusati, si svolgevano intorno a una misteriosa divinità femminile, la «Signora del ...
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TERRENI, Giuseppe Maria
Fabrizio Dal Canto
Nacque a Livorno il 19 giugno 1739 da Ranieri e da Anna Martelli (Livorno, Archivio diocesano, Collegiata, 27, c. 110v). Il padre era probabilmente quel Ranieri [...] sovrani nel 1791, in una serie di sei tempere dedicate alle feste nel parco fiorentino delle Cascine, in cui nei notturni si apprezzano tocchi protoromantici (70 pitture e sculture del ’600 e ’700 fiorentino (catal.), a cura di M. Gregori, Firenze ...
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DOEHLER, Theodor
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli, da padre tedesco, il 20 apr. 1814, mostrò una precoce inclinazione per la musica.
Allievo di F. Lanza e poi di J. Benedict, si esibì come pianista, [...] , sono per la maggior parte i numerosi pezzi da salon composti dal D.: valzer, mazurche, polke, ballate, notturni, che rivelano una vena melodica sentimentale, leggera ed elegante, talvolta influenzata da movenze chopiniane.
Infine, il D. compose ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...