Proponiamo, a partire da questo articolo, un osservatorio sulle violazioni vere e proprie della norma grammaticale che stanno prendendo piede nello scritto sorvegliato (articoli giornalistici, saggi, narrativa, [...] testi legislativi o burocratici, ecc.) ...
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Quando le occasioni di festa si ripetono, dovrebb’essere buona norma – il decoro necessario di chi le guarda da lontano, la sprezzatura impartecipata del commentatore asettico – rimandare ad altro argomento [...] la trattazione. Questo, a detta di chi per ...
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1. A. 3 punti; B. 0 punti; C. 0 punti Nel suo valore “tecnico” il beneficio d’inventario è – di norma – un “vantaggio” concesso a un qualsiasi “erede che se ne voglia avvalere” prima di accettare l’eredità [...] (per non sobbarcarsi, in sostanza, debiti e ...
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di Stefano Ondelli* Di norma le lingue speciali sviluppano una terminologia che permette agli esperti di riferirsi con grande precisione ai fenomeni che studiano (per es. nel campo della medicina, dell’economia [...] ecc.). Invece, quando pensiamo alla mo ...
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di Michele A. Cortelazzo* Dei venti libri più venduti la scorsa settimana, dieci sono di autori stranieri. Dei dieci film più visti, solo due sono italiani. Dati analoghi si potrebbero trarre dall’esame della programmazione delle reti televisive: i ...
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di Luca Cignetti* e Simone Fornara** In un tempo in cui la scuola è sempre più spogliata di autorevolezza (e gli insegnanti di diritti) qualcuno potrà forse rimanere sorpreso, eppure per orientare i giudizi di correttezza linguistica il “potere” del ...
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Tra norma sedimentata e uso altrettanto radicato qualche volta c'è frizione. Si tratta di relativizzare “quanto basta”, come si dice talvolta nelle ricette gastronomiche. Nell'uso formale (scritto di tono [...] e argomento elevato, scritto di ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
normando
s. m. [dal fr. normande, femm. sostantivato dell’agg. normand «normanno»]. – Carattere tipografico con asta molto piena, ma con forte chiaroscuro e grazie sottilissime, usato per titoli e sim.; è detto anche normanno.
Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...