Il concetto di d. può avere più interpretazioni: quella negativa di violazione di norme (sociali e giuridiche) e quella neutrale di scostamento positivo/negativo da un criterio di normalità. Dal comportamento [...] nelle culture, come il furto per alcuni gruppi di nomadi in diversi Paesi europei.
La teoria del controllo sociale. - Le normesociali e quelle giuridiche che le legittimano si fondano sul presupposto della moralità dell'individuo che lo porta a ...
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Regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano.
Diritto civile
Il c. è l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare od estinguere un rapporto [...] bilanci pubblici), che trovano la propria regolamentazione anche nelle norme di derivazione comunitaria, e dei c. «attivi» ( Di Ciommo
La causa del contratto tra “funzione economico-sociale” e “sintesi degli interessi individuali delle parti” di ...
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Esercizio singolo o collettivo a cui si dedicano bambini o adulti, per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l’ingegno o le forze fisiche. Anche, pratica consistente in una competizione [...] In questo caso i contratti di g. e scommessa sono nulli.
A norma dell’art. 721 c.p. è definito gioco d’azzardo il g J.S. Bruner; infine, i g. di gruppo e i g. sociali attivano le relazioni interpersonali, i ruoli e le gerarchie.
Un’area della ...
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Diritto
L’a. nel diritto processuale civile
Diritto di agire in giudizio per ottenere la tutela giurisdizionale, che l’art. 24, co. 1, Cost. garantisce a tutti, sulla base della mera affermazione che un [...] uguali diritti. Le a. sono, di norma, liberamente trasferibili e circolano attraverso documenti assoggettati alla dell’a. tende ad accettare il postulato della razionalità dell’attore sociale, anche se ciò non vuol dire che essa consideri l’ ...
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Diritto
Qualunque pregiudizio causato alla sfera giuridico-patrimoniale di un soggetto.
Il d. nel diritto civile
Di fondamentale importanza è la distinzione tra d. giuridicamente rilevante, a fronte [...] dei diritti assoluti o relativi, e, infine, alle stesse aspettative «legittime», cioè fondate sulla coscienza sociale, sulle norme che regolano i rapporti interindividuali, o sulla prassi comune. La medesima giurisprudenza già considerava, poi, d ...
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equità Nella dottrina giuridica moderna, la cosiddetta ‘giustizia del caso singolo’, espressione di un principio non scritto di superiore giustizia etico-sociale, che può assumere aspetti pratici diversi [...] può apparire o come una vera e propria fonte di diritto oggettivo, se il giudice, non esistendo una regolamentazione prestabilita, debba in essa ricercare la norma da applicare; ovvero come un criterio che deve servire a temperare il rigore della ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] nei seguenti termini. Un ordinamento, p. es., lo stato, regola direttamente con proprie norme e cura con propria attività quelli fra gl'interessi sociali che reputa più importanti e generali, mentre abbandona alla libertà e all'autonomia meramente ...
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(XIV, p. 764; App. II, I, p. 900; IV, I, p. 757)
Dei temi trattati in IV Appendice debbono riprendersi, in ragione dei mutamenti e degli sviluppi da registrare sul piano legislativo e della giurisprudenza [...] si traduce in disinteresse o negligenza di un fenomeno sociale ricorrente, costituito dai casi di convivenza fuori del matrimonio parti. È coerente con l'indicata prospettiva un'altra norma, che consente la conservazione del cognome che col matrimonio ...
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Lavoro
Franca Rabaglietti
Aris Accornero
Francesco Mattioli
(XX, p. 650; App. I, p. 780; II, ii, p. 166; III, i, p. 968; IV, ii, p. 312; V, iii, p. 150)
Il tema del l. è stato esposto in maniera analitica [...] , 1, parte 1, pp. 83-98.
A. Tursi, I lavori socialmente utili come misura di "workfare", in Rivista italiana di diritto del lavoro, un rapporto di l., anche speciale, disciplinato dalle norme vigenti e, abbandonando il termine fanciullo, definisce ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...