TERMINISMO
Guido Calogero
. Il latino terminus, "termine", traduce nel linguaggio filosofico medievale il greco ὅρος, di cui Aristotele si serve, nella sua logica, per designare il costituente ultimo [...] anche dei termini del sillogismo, in quanto concetti) quali universali esistenti in re si contrappone l'antitetica considerazione nominalistica dei concetti come semplici parole, o flatus vocis, chi voleva sostanzialmente difendere l'interpretazione ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] degli universali, contro la soluzione realistica, la cui gerarchia ontologica culmina nel genere (superiore alla specie) e quella nominalistica per cui sia i generi sia le specie sono puri nomi, Abelardo e i suoi seguaci postularono un diverso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Rudolf Agricola (latinizzazione di Roelof Huysman) nasce a Baflo vicino a Groningen [...] sua opera principale, il De inventione dialectica, è un trattato sul metodo che supera di molto la logica nominalistica scolastica nella direzione di una nuova teoria della soggettività sulla falsariga di alcune idee di Platone, Aristotele, Cicerone ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] di Avicenna e di Averroè, ma anche dall'attenzione, sia pure talvolta polemica, per gli ultimi sviluppi della tradizione "nominalistica" e per alcuni suoi classici rappresentanti. Ed è certo da rimpiangere la perdita o la mancata conoscenza di alcuni ...
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Conoscenza che il soggetto ha di sé in quanto soggetto. Nell'autocoscienza il principio attivo, che costituisce la coscienza, si manifesta come atto del soggetto pensante. L'oggetto che si conosce s'identifica [...] si ha con essa l'unità concreta e assoluta di oggetto e soggetto. L'unità è trascendente.
2. Empiricistica o nominalistica, con base psicologica. Il soggetto dell'autocoscienza è ridotto alla successione dei fatti di coscienza. Non ha realtà distinta ...
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Tonia Mastrobuoni
La quarta volta di frau Merkel
La prima cancelliera donna della storia e la più giovane di sempre, se vincerà le elezioni del 2017 supererà in tenuta il suo predecessore Helmut Kohl. [...] la sostanza della sua promessa. E ha scatenato una guerriglia che si è dimostrata essere, in realtà, più una querelle nominalistica che reale. Mentre il governatore della Baviera e capo dello storico alleato bavarese (CSU) del partito, Horst Seehofer ...
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MARCO da Benevento (Marcus Alexandreus)
Margherita Palumbo
Nacque a Benevento tra il 1460 e il 1465 da Giorgio; si ignora sia il nome di famiglia sia il nome della madre. Dopo la prima formazione, con [...] confinato nelle tenebre. Nel 1495 curò la stampa della Logicula di Paolo Veneto, tra i principali esponenti della logica nominalistica (Bologna, B. Faelli, 1495); seguì nel luglio 1496 la Expositio aurea super totam artem veterem di Ockham, edizione ...
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tomismo
Il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di Tommaso d’Aquino (➔) e la corrente di pensiero cui ha dato luogo nel corso della storia. Il t. ha esercitato, sin dall’epoca di Tommaso, [...] l’espressione più netta in Giovanni Duns Scoto e nel secolo seguente in Occam e in tutta la corrente nominalistica: l’offensiva era condotta sia sul piano filosofico (critica delle dottrine aristotelico-tomiste), sia su quello religioso (pericoli ...
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RINASCENZA
H.L. Kessler
L'idea di r. è strettamente connessa con il concetto stesso di Medioevo, che venne introdotto dagli umanisti del sec. 15° per definire il periodo che separava la loro epoca dal [...] della cultura classica che condusse al Rinascimento nel 15° secolo.La questione della r. medievale è in parte nominalistica e verte sulla possibilità di definire come r. ogni fenomeno di ritorno, anche indiretto e incoerente, alla cultura ...
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1. Filosofo stoico della seconda metà del sec. II a. C., scolaro di Diogene di Seleucia.
Quel che conosciamo delle sue dottrine mostra notevoli divergenze dal pensiero stoico ortodosso, le quali anticipano [...] πρὸς ἡμᾶς, primo rispetto alla conoscenza umana, ma non già πρότερον ϕύσει, primo in sé) una tendenza nominalistica e materialistica, che spiega anche qualche suo avvicinamento allo stoicismo. Ispirata alla stessa tendenza sembra sia stata anche ...
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nominalistico
nominalìstico agg. [der. di nominalismo e, nel sign. 2, di nominale] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al nominalismo: la concezione, la soluzione n. del problema degli universali, in filosofia; sterili discussioni n., nel gergo politico...
agrivoltaico (agrovoltaico) agg. Relativo a un impianto, a un sistema che genera energia elettrica mediante assorbimento di luce solare nei terreni che contemporaneamente vengono utilizzati per le coltivazioni agricole; agrofotovoltaico. ||...