HUS, Jan (Giovanni)
Giovanni Maver
Nacque nel 1369 a Husinec presso Prachatice nella Boemia meridionale.
La data di nascita non è del tutto sicura. Essa ha tuttavia il suffragio della tradizione secondo [...] altro, del realismo filosofico (che a Praga era appunto professato dai Cèchi in opposizione ai Tedeschi, sostenitori del nominalismo); del famoso predicatore e asceta Jan Milič (morto nel 1374) avversario di ogni simonia e rilassatezza morale; del ...
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Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] scetticismo, noto alla cultura medievale attraverso l’opera di Cicerone, ma presente in modo sostanzialmente episodico (nominalismo nella disputa sugli univerali, il rasoio di Occam), riemergerà prepotentemente agli inizi dell’era moderna generando ...
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agostinismo
Indirizzi, correnti e dottrine di pensatori che si richiamano ad Agostino, in partic. le scuole filosofiche e teologiche sorte nell’ordine agostiniano. L’a. non si può intendere come un sistema, [...] volontà sull’intelletto e la pluralità delle forme negli esseri), si continua in Occam e nel nuovo nominalismo. Ma anche l’ordine agostiniano (eremitano), pur con qualche dissenso specie nelle dottrine politiche, radicalmente curialistiche (scuola ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] , la corrente filosofica penetrata con l'Eriugena in modo compromettente nella teologia portò al "dialetticismo" di Abelardo, al "nominalismo", e ai primi compromessi con ciò che sarà l'averroismo: questo traverserà i secoli XIV e XV per ricollegarsi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Rinascimento e nella prima metà del Seicento la filosofia universitaria si [...] capo a due grandi famiglie: lo scotismo e il tomismo. Nessun ordine religioso fa proprio né l’albertismo, né il nominalismo, che – come scuole – scompaiono rispettivamente alla fine del XV secolo e negli anni Trenta del XVI. Al contrario, a partire ...
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DA EMPOLI, Attilio
Riccardo Faucci
Nacque a Reggio Calabria il 2maggio 1904, da Antonio e da Amelia Ciraolo, in una antica famiglia di origini toscane, trasferitasi in Calabria nel sec. XVII. Zio matemo [...] di variame un'ipotesi (e qui il Fasiani coglieva indubbiamente un limite del D., consistente in una certa tendenza al nominalismo); quanto al secondo volume il Fasiani non riteneva la "ultramarginalità" diversa dal caso di una rendita (caso in cui il ...
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scolastica
Dal lat. mediev. scholastica, femm. sostantivato dell’agg. scholasticus. Il termine, in questa accezione sostantivata, ha la sua origine nel Rinascimento, e deriva dalla parola scholasticus, [...] come «parola» (flatus vocis) senza alcuna realtà oggettiva e senza valore extramentale, pura costruzione del soggetto (nominalismo: Roscellino di Compiègne); dall’altra (è la posizione platonica, trasmessa soprattutto da Agostino e riaffermata nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Numerosi sono stati i campi di attività del filosofo inglese Bertrand Russell: dalla logica [...] nel negare qualunque intermediario di carattere mentale tra il soggetto e il mondo esterno, dall’altra opposizione al nominalismo e al formalismo in filosofia della matematica nel riconoscere l’esistenza di universali e di oggetti astratti di vario ...
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NIZZOLI, Mario
Margherita Palumbo
NIZZOLI (Nizolio), Mario. – Nacque nel 1488 a Boretto, borgo nei pressi di Brescello (Reggio Emilia), da famiglia di condizione modesta.
Scarse le notizie sulla formazione, [...] universalia, non accorgendosi che la locutio figurata altro non è che la nota figura retorica della sineddoche. Convinto nominalista, Nizzoli vede in ciò la prova di come le oscurità filosofiche siano spesso originate dall’ignoranza delle regole del ...
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giudaica, filosofia
Si usa definire filosofia giudaica il pensiero filosofico di autori vissuti dal 1° sec. d.C. sino a oggi in aree geografiche diverse (nel Vicino e Medio Oriente, in Europa e in Africa [...] alla tradizione ebraica i principali aspetti di diverse scuole del pensiero latino cristiano dell’epoca: tomismo, scotismo, nominalismo.
L’illuminismo ebraico
La linea tracciata dalla filosofia ebraica medievale di lingua ebraica continuò in Europa ...
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nominalismo
s. m. [der. di nominale]. – 1. Nella storia della filosofia, dottrina che considera i concetti generali e universali semplici nomi senza alcuna corrispondenza nella realtà oggettiva costituita tutta di individui: l’universale è...
nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso...