Scolastico medievale, nato a Béthune circa il 1300, nel 1327 e 1348 rettore dell'università di Parigi, dove nel 1358 insegnava ancora, nella facoltà delle arti: fatto che dimostra il progressivo laicizzarsi [...] invenzione di contemporanei per deridere la sua teoria della libertà, informata, come tutto il suo pensiero, al nominalismo di Guglielmo di Ockham. Poiché, per lui, voluntas est intellectus et intellectus est voluntas: quindi, qualunque bene ...
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Melantone, Filippo
(ted. Philipp Melanchthon, forma grecizzata di Schwartzerdt «nera terra»: gr; μέλαιυα χϑών) Umanista e teologo (Bretten, od. Land Baden-Württemberg, 1497 - Wittenberg, od. Land Sassonia-Anhalt, [...] artium in via antiqua, o scolastica, e a Tubinga nel 1514 il titolo di magister via moderna, orientata dal nominalismo, cui aderì. Conoscitore della lingua ebraica, di matematica, fisica, astronomia, musica, fu editore dell’opera di Terenzio (1516) e ...
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Vignaux, Paul
Storico francese della filosofia (Péronne, Somme, 1904 - Saragozza 1987). Succeduto a Gilson come direttore di studi (storia delle teologie medievali) all’École pratique des hautes études [...] distinguere formalmente l’una dall’altra. In partic. la sua attenzione si è rivolta a problemi teologici e filosofici del nominalismo alla fine del Medioevo, soprattutto in Giovanni da Ripatransone e Biel, del quale ultimo ha indicato l’influenza su ...
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occamismo
Le dottrine filosofico-teologiche di Guglielmo di Occam (➔) e dei suoi seguaci, come Gregorio da Rimini, Giovanni di Mirecourt, Nicola d’Oresme, Giovanni Buridano, Pietro d’Ailly, Marsilio [...] ha alcuna corrispondenza nella realtà ma è solo termine di un processo di generalizzazione e allontanamento dall’esperienza: ➔ nominalismo); la critica del concetto di sostanza e di causa (soprattutto in Nicola di Autrecourt); il fermo volontarismo ...
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Nato nel 1274 o 1275; morto probabilmente nel 1345. Compiuti gli studî a Parigi e forse anche in Gemiania, insegnò a Oxford. Nel 1327 e di nuovo nel 1330 fu inviato in missione a Roma. Fu scrittore assai [...] Duns Scoto, già suo maestro, ma fu pure antagonista di Guglielmo di Ockham. Nei suoi scritti sembra oscillare tra nominalismo e realismo, forse per sopravvenuto cambiamento di opinione. Il Renan lo considera averroista, notando in lui la tendenza a ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] le loro tracce. La dottrina agostiniana della legge eterna e del suo rispecchiamento nella legge di natura rimane, fino al nominalismo, il fondamento dell'etica, come le idee svolte nel De civitate Dei formano il nucleo di ogni filosofia della storia ...
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Filosofo e uomo politico, nato a Lione il 29 febbraio 1772, morto a Parigi il 12 novembre 1842. Realista, combatté la costituzione civile del clero e dovette emigrare; ma, col Direttorio, tornò in Francia. [...] 'influsso di Condillac, sostiene che il perfezionamento del linguaggio può contribuire al perfezionamento del pensiero, ma, contro il nominalismo del maestro, ritiene che il "segno" sia solo in alcuni casi necessario alla formazione dell'idea. La sua ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] e Gabriel Biel. Gli studi più recenti su G. hanno condotto a una migliore definizione delle etichette di "nominalismo" e di "agostinismo" tradizionalmente usate per caratterizzare la sua teologia. Se infatti è certamente sbagliato considerare G. come ...
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Teologo francese, nato a Compiègne nel 1350, morto ad Avignone fra il 1420 e il 1425. Ebbe un posto di studio nel celebre Collegio di Navarra, e si licenziò in teologia nell'Università di Parigi nel 1381. [...] Come Gerson, suo discepolo, P. d'Ailly è, nel tempo stesso, un mistico e un teologo, come tale, seguace del nominalismo occamista. Egli concepisce la Chiesa come corputs mysticum, e in questa concezione sono contenute, in genere, le dottrine che P. d ...
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Filosofo francescano del Medioevo, soprannominato Doctor facundus. Nato a Gourdon, nella parte settentrionale della contea di Quercy, in anno non bene noto, intorno al 1304 era a studiare a Parigi, ove [...] Averroè. In netta opposizione alla dottrina scotistica, sostenne un concettualismo psicologistico, fortemente orientato verso il nominalismo e anzi, addirittura, verso l'empirismo.
Bibl.: R. Dreiling, Der Konzeptualismus in der Universalienlehre des ...
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nominalismo
s. m. [der. di nominale]. – 1. Nella storia della filosofia, dottrina che considera i concetti generali e universali semplici nomi senza alcuna corrispondenza nella realtà oggettiva costituita tutta di individui: l’universale è...
nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso...