Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] -1) più due (per la potenza di cinque alla 1-1)", cioè, in nomi di cifre arabe decimali, ‟settantadue".
Non solo riscontriamo ancora una volta il peso dei declinabili, parole coniugabili, parole invariabili; nomi, verbi, avverbi o particelle secondo ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] poema, e quelli rimasti quasi tutti in uso ancora oggi (➔ agente, nomi di). Non sempre però Dante pota; a volte mantiene e sfrutta, eczema, pneumatico), di forme nominali invariabili: le parole invariabili sono in crescita nell’italiano contemporaneo ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] di /j/ (bujo) o al posto di ‹ii› nei plurali dei nomi in -io (studj), che rimase solo in cognomi e in qualche toponimo.
alcune recenti innovazioni linguistiche (si pensi agli accorciamenti invariabili o alle sigle) non hanno mai sollevato problemi ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] i ➔ connettivi, vale a dire l’insieme di forme linguistiche invariabili che segnalano la presenza di relazioni logiche.
Nel testo (9):
all’indicativo presente con soggetto impersonale, e dai nomi appartenenti al campo semantico della pasta farcita. ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] Si hanno varianti ortografiche (come le scrizioni del plurale di nomi terminanti con le sillabe -cia e -gia precedute da che dà luogo alla formazione di una nuova classe di aggettivi invariabili (Durante 1981: 268).
Coinvolto in numerosi fenomeni è il ...
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Nella terminologia linguistica, forma di composizione impropria o per contatto, cioè accostamento di due o più parole che vengono a formare una locuzione compiuta, conservando inalterati il senso, la funzione [...] modificazioni flessionali, come il cinese e altre lingue affini. In queste i nomi sono invariabili e molti di essi, senza cambiar forma, possono essere impiegati come nomi o come verbi, come verbi o come aggettivi. Queste variazioni semantiche sono ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...