NiccolòMachiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] Mario (1999), Saggio sul “Principe”, Roma, Salerno Editrice.
Patota, Giuseppe & Telve, Stefano (2009), La lingua di NiccolòMachiavelli, Modulo didattico ICON: Italian culture on the NET (http://www.italicon.it/modulo.asp?M=M00326).
Pozzi, Mario ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] che (come invece voleva l’Alighieri) sovraregionale. Di particolare intelligenza le argomentazioni filofiorentine consegnate da ➔ NiccolòMachiavelli al Discorso intorno alla nostra lingua del 1524, che mette a fuoco la differenza che c’è ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] tra dimostrativo e proposizione relativa in passi come «quelli avere più merito che hanno più periculo e più obligo» (NiccolòMachiavelli, Il Principe XX, 4); i gerundi assoluti del tipo «e se per isciagura, essendoci tu, ce ne venisse alcuna ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] alla teoria di Trissino) accordava assoluta fiducia al primato locale, così come appare nel Discorso o Dialogo di ➔ NiccolòMachiavelli (opera che però rimase inedita), o come mostra Carlo Lenzoni nella Difesa della lingua fiorentina (cfr. Pozzi 1988 ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] necessario nel suo principato nuovo assicurarsi de’ nimici […] farsi amare e temere da’ populi, seguire e reverire da’ soldati (NiccolòMachiavelli, Il Principe VII, p. 40)
(4) Dentro la pioggia si sentiva la cuoca macinare il caffè (Elio Vittorini ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] , che identificavano la lingua letteraria esistente nell’uso vivo fiorentino o toscano (un illustre esponente è ➔ NiccolòMachiavelli); e la teoria bembiana (cfr. § 4), classicistica, che imponeva l’imitazione linguistica rigorosa dei grandi modelli ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] per Firenze si pensi a Coluccio Salutati, al Landino, a ➔ NiccolòMachiavelli; per la cancelleria aragonese a umanisti come il Pontano e il presente a corte, che culminò con la nomina di Niccolò Acciaiuoli a Gran siniscalco (1348), portò anche qui a ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] , massime ne’ tempi avversi, li possono tòrre con facilità grande lo stato, o con farli contro, o con non lo obbedire (NiccolòMachiavelli, Il Principe IX, p. 50)
(49) … ed alzava in ciò dire la prepotente sua mano (Vittorio Alfieri, Vita II, iv, p ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] coordinati, o addirittura con soggetto al plurale se il verbo precedeva:
(15) a. il romore e il tumulto era grande (NiccolòMachiavelli, cit. in Serianni 1989: 462)
b. mi par mill’anni che ogni giorno, che suoni la campana per ritornamene qua ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] a principato, dando vita a una distinzione terminologica che si sarebbe consolidata nel lessico politico di ➔ NiccolòMachiavelli (Tesi 2007: 120).
Il latino costituisce a partire dal periodo umanistico-rinascimentale l’elemento culto ricorrente ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...