Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] lessicale di questa prosa si deve soprattutto all’uso intensivo di suffissi per formare parole alterate e derivate e neologismi. L’alterazione ha spesso valore satirico (così i sostantivi vanitaduzza e tisicuzzo) tra i suffissi più usati per i ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] ) come nel gergo della burocrazia o della tecnica, nei luoghi comuni o negli arcaismi dell'espressione letteraria, nei neologismi o nelle deformazioni dell'espressività d'autore. Il pastiche, fondato su un'idea di rappresentatività popolare cui il G ...
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Critici e storici della poesia e delle arti nel secondo Settecento. Dal Muratori al Cesarotti. Tomo IV - Introduzione
Emilio Bigi
Il panorama che risulta dagli scrittori compresi in questo volume [...] sul rapporto fra la lingua di un popolo e la sua indipendenza ed unità politica; e il Borsa, allorché nel «neologismo straniero» vede il rischio di uno snaturamento della nostra tradizione culturale e nel «gergo filosofico» un'insidia contro l ...
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COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] (forse scherzose) di cortigianesca maldicenza (lettera del Bembo a Emilia Pio del 20 marzo 1504), o a quel neologismo, "calmeteggiare" (lettera alla Pio del 3 maggio 1506), che forse vuoi semplicemente indicare una raffinata maschera ondeggiante fra ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] nuova e significativa pregnanza in quanto consente una maggiore libertà espressiva, estesa all’uso dei traslati, dei forestierismi e dei neologismi, pur nei limiti del «bon giudicio», secondo quanto è detto nel cap. 35 del libro I (cfr. Pozzi 1989 ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] le interiezioni gnaffè o alle guagnele (Manni 2003: 291 e 282), ma il gusto boccacciano sconfina spesso nella deformazione o nel neologismo: si pensi alla celebre battuta del prete da Varlungo («[il tabarro] è di duagio infino in treagio, e hacci di ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] il tempo e lo spazio, le consonanti i colori, i suoni, gli odori ecc. Si esalta la ricchezza lessicale (i neologismi) del poeta: le parole sono mitopoietiche. La ricchezza inventiva dei futuristi russi è assai maggiore di quella di Marinetti, pur se ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] la nozione di differenza a quella di differimento nello spazio e nel tempo, reso in italiano con il neologismo differanza) per riutilizzarlo come strumento di destrutturazione delle dicotomie proposte dalla cultura dominante, prima tra tutte quella ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] rado arditamente arbitrato in fatto di lingua; ma non può egli persuadersi che da una favella viva debba escludersi il neologismo, dove questo guidato sia dalla ragione e non dal capriccio. Nell'icastica sopra tutto si è lasciato vincere dall'invito ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] 19762. Importanti analisi anche in B. TERRACINI, La forma interna del «Convivio» e Il lessico del «Convivio"· Creazione lessicale e neologismo, in Pagine e appunti di linguistica storica, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 273-8; 279-93, e in A. VALLONE ...
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neologismo
s. m. [dal fr. néologisme, comp. di néo- «neo-» e gr. λόγος «parola», col suff. –isme «-ismo»]. – In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione...
neologia
neologìa s. f. [dal fr. néologie, comp. di néo- «neo-» e -logie «-logia»]. – In linguistica, il processo di arricchimento del lessico di una lingua attraverso la creazione di parole nuove, cioè di neologismi in senso stretto, o attraverso...