MASCI, Filippo
Guido Calogero
Filosofo, nato a Francavilla al Mare il 29 settembre 1844, morto il 7 dicembre 1922 a Napoli. Dal 1885 al 1919 fu professore di filosofia nell'università di Napoli, dopo [...] , 1867), ma presto orientò il suo interesse soprattutto su Kant, e divenne uno dei principali rappresentanti del neokantismo italiano, proseguendo così la tradizione iniziata da Francesco Fiorentino, a cui egli era successo nella cattedra. Tra ...
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Troiano, Paolo Raffaele
Filosofo italiano (Sant’Angelo all’Esca, Avellino, 1863 - Torino 1909). Insegnò filosofia morale nell’univ. di Torino (dal 1902). Al centro della sua riflessione filosofica (da [...] lui detta «umanismo», «fenomenismo» o «idealismo fenomenologico»), che fondeva variamente elementi del neokantismo, del positivismo, dell’empiriocriticismo e del pragmatismo, T. poneva il problema delle origini e dei fondamenti della volontà e dell’ ...
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Simmel, Georg
Filosofo e sociologo tedesco (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Laureatosi (1881) all’univ. di Berlino, dove dal 1892 fu libero docente di filosofia, divenne nel 1914 prof. ordinario all’univ. [...] di Strasburgo. Influenzato dalla lezione di Kant e del neokantismo, S. ne rifiuta tuttavia l’aspetto fondamentale, vale a dire la possibilità di isolare un livello trascendentale puro della conoscenza: per l’influenza combinata del positivismo, del ...
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LIEBMANN, Otto
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Löwenberg (Slesia) il 25 febbraio 1840, morto a Jena il 14 gennaio 1912. Libero docente nell'università di Tubinga, fu professore in quelle di [...] Strasburgo e di Jena. Fu uno dei più notevoli rappresentanti del neokantismo tedesco della seconda metà dell'Ottocento.
Scritti principali: Kant und die Epigonen (Stoccarda 1865, rist., Berlino 1912); Zur Analysis der Wirklichkeit (Strasburgo 1876; 4 ...
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WYCK, Bernard Hendrik Cornelis Karel van der
Delio Cantimori
Filosofo e storico della filosofia, olandese, nato nel 1836, morto nel 1925, a Utrecht, dove occupava la cattedra di filosofia.
Dall'empirismo [...] positivistico professato nei primi anni, il W. era da ultimo passato, attraverso il neokantismo, a una dottrina ch'egli chiamava monismo idealistico, e che si riallacciava a G. Th. Fechner. Come direttore della rivista Onze Eeuw ha esercitato una ...
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JØRGENSEN, Jørgen Jens Frederik Theodor
Marco M. Olivetti
Filosofo danese, nato a Haderuo il 1° aprile 1894, morto a Copenaghen il 30 luglio 1969. Insegnò all'università di Copenaghen dal 1926 al 1964 [...] e nel 1951 divenne membro dell'Institut International de Philosophie. Dopo il neokantismo iniziale (Paul Natorp som Repraesentant for den kritiske Idealisme, "Paul Natorp come rappresentante dell'idealismo critico", 1918) si orientò verso il ...
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Maresca, Mariano
Pedagogista e filosofo italiano (Piano di Sorrento 1884 - Pavia 1948). Insegnò pedagogia (1923-36) e filosofia teoretica (dal 1937) nell’univ. di Pavia. Critico sia del positivismo sia [...] , dapprima nel problema pedagogico e poi nei presupposti gnoseologico-metafisici, pervenne a una revisione critica del neokantismo, nella forma assunta nella speculazione di Masci (➔), suo maestro. Scritti principali: Il problema gnoseologico della ...
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Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] tentativo di smarcarsi dall’astrattezza delle filosofie tradizionali ed egemoni (positivismo e spiritualismo religioso nel caso gentiliano; neokantismo nel caso di Heidegger). Motivi comuni in questa direzione emergono in primo luogo nelle tesi dell ...
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PRETI, Giulio
Aldo Zanardo
Filosofo italiano, nato a Pavia il 9 ottobre 1911, morto a Djerba (Tunisia) il 28 luglio 1972. È stato professore incaricato di filosofia morale presso l'università di Pavia [...] e dal 1954 professore ordinario di storia della filosofia presso l'università di Firenze.
P., muovendo dalla fenomenologia husserliana, dal neokantismo marburghese e dalla scuola di A. Banfi, s'incontra con l'empirismo logico e ne diventa uno dei più ...
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ZUCCANTE, Giuseppe
Delio Cantimori
Filosofo e storico della filosofia nato a Grancona, in provincia di Vicenza, l'8 gennaio 1857, morto a Milano il 3 gennaio 1932. Nel 1895 fu nominato professore di [...] università di Milano.
Come filosofo ha mantenuto sempre una posizione eclettica, e precisamente di mezzo fra il neokantismo e l'empirismo positivistico anglosassone. Come storico della filosofia si è dedicato soprattutto allo studio della filosofia ...
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neokantismo
s. m. [comp. di neo- e kantismo]. – Denominazione generica (anche neocriticismo) di orientamenti filosofici affermatisi in Europa nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decennî del Novecento, caratterizzati dal comune ritorno,...
neokantiano
agg. [comp. di neo- e kantiano]. – 1. Relativo al neokantismo: movimento, corrente neokantiana. 2. Rappresentante, seguace del neokantismo: un filosofo n.; anche come sost.: un n., i neokantiani.