MARIA MADDALENA d’Austria, granduchessa di Toscana
Nacque a Graz il 7 ott. 1587 (Arch. di Stato di Firenze, Mediceo del principato, 6068, c. 123r; Pieraccini, p. 345). Il padre, Carlo II d’Asburgo, [...] in appoggio al fratello, l’imperatore Ferdinando II, impegnato nella guerra dei Trent’anni. Se questa iniziativa fu presa indubbiamente per l’arcivescovo di Pisa Giuliano de’ Medici e Orso Pannocchieschi d’Elci. Quest’ultimo era stato fin dall’inizio ...
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TOSCANA
PPaolo Cammarosano
All'avvento di Federico II, la Toscana presentava un quadro di accentuato frazionamento politico. Vi erano sette città autonome (Lucca, Pisa, Pistoia, Firenze, Volterra, Siena, [...] Ubertini, Ubaldini, Alberti, Guidi, Gherardeschi, Cacciaconti, Pannocchieschi, Aldobrandeschi) e un manipolo di abbazie che avevano soprattutto con un intervento di pieno sostegno dei senesi nella questione di Montepulciano. In questo popoloso ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] , come la persona del doge - e l'abbiam colto nell'effusione dei panegirici - rappresenta lo Stato veneziano: egli sta al vertice perplessità, il nunzio apostolico Francesco de' Pannocchieschi, del fervore ormai esplosivo della vita teatrale ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] nunzio pontificio, monsignore Francesco de' Pannocchieschi, "attonito" nella visione di una città incline alle potenti Grimani di Santa Maria Formosa entrano in lizza con il Teatro dei Santi Giovanni e Paolo, inaugurato nel 1639 con La Delia o sia ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] nunzio pontificio, monsignore Francesco de’ Pannocchieschi, «attonito» nella visione di una città incline alle feste attori, «Il Dramma», 298, 1961, pp. 41-43; R. Giazotto, La guerra dei palchi, pp. 926-929; N. Mangini, I teatri di Venezia, p. 54.
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] del "sacro", sentitivamente partecipato, solitariamente, fra sé e sé, nella penombra dei vespri.
Adi primo Agosto 1630. Venetia. Vedendo il flagello tipo di quella dell'occhiuto nunzio apostolico Pannocchieschi che già nel 1647 registra in più ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] - nella frammentarietà delle loro ricerche, nell'incoerenza dei loro metodi, nell'edonismo dei loro Opere, cit., vol. XVI, pp. 200-1.
A p. XXVI: il passo di Arturo Pannocchieschi d'Elci, ivi, vol. iv, p. 177. Il passo di Magalotti è in questo volume ...
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Ugolino della Gherardesca, conte di Donoratico
Simonetta Saffiotti Bernardi
Umberto Bosco
Figura di primo piano nella storia pisana e toscana del Duecento, è protagonista di un celebre episodio della [...] poi U. si dirà signore di un sesto del regno di Cagliari. Sempre nella veste di vicario di re Enzo troviamo U. a stipulare vari atti in UBALDINI, RUGGIERI degli).
Dei figli, che U. ebbe da Margherita Pannocchieschi contessa di Montingegnoli, tre ...
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PIO
Anna Maria Ori
– I Pio, signori di Carpi dal 1329 al 1529, emersero con una propria identità familiare nel XII secolo – assieme ad altre nobili casate, tra cui i Pico della Mirandola – dal folto [...] 1342).
Ma fu nel 1336 che si concretizzò una svolta decisiva nella storia dei Pio e di Carpi: il contrasto con gli Estensi e le si era guardato lontano per la scelta dei consorti: i Rossi di Parma, i Pannocchieschi d’Elci, i Roberti). Non a ...
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ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] potentati, né quelli dei signori laici (come Alberti, Gherardeschi o Pannocchieschi) né quelli degli ecclesiastici 1996, pp. 363-380; J.-C. Maire Vigueur, Impero e papato nelle Marche: due sistemi di dominazione a confronto, ibid., pp. 381-403; ...
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