Indiani d’America (o Amerindi) Popolazioni indigene dell’America Settentrionale. La designazione di Indiani per gli indigeni dell’America risale a C. Colombo e deriva dalla sua convinzione di aver raggiunto [...] arco e frecce. Divennero famosi nella letteratura coloniale americana che li dipinse come selvaggi e crudeli assassini. Wounded Knee (1890), che pose fine alla resistenza dei nativi. Alla fine del conflitto, decimati, furono deportati nelle riserve ...
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algonchini
Tribù di nativiamericani incontrata dai francesi sul fiume S. Lorenzo, il cui nome fu poi esteso a una delle famiglie linguistiche territorialmente più estese nel Nord America: dal Labrador [...] (nascapee, montagnais) alla riva meridionale della baia di Hudson e di qui alle sorgenti del Missouri (cree, blackfeet), nonché dai Grandi Laghi (ojibway) alla confluenza dell’Ohio nel Mississippi (menominee, ...
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arapaho
Tribù di nativiamericani di lingua algonchina, stabilitasi nel 18° sec. sul corso superiore dei fiumi Platte e Arkansas. Cacciatori nomadi di bisonti e antilopi, gli a. si dedicarono anche all’agricoltura. [...] Unità basica sociale era la famiglia estesa uxorilocale; mancava l’organizzazione in clan, mentre erano molto diffuse le organizzazioni in classi d’età, le società degli uomini e quelle femminili ...
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cheyenne
Tribù di nativiamericani. Di lingua algonchina, verso la fine del 17° sec. i c. vivevano nel Minnesota, ma dovettero migrare nelle grandi praterie, dove abbandonarono l’originale economia agricola [...] e si trasformarono in cacciatori nomadi di bisonti. Si divisero in due gruppi: del Nord (Dakota del Sud) e del Sud (Wyoming e Colorado), che combatterono i coloni euro-americani sino alla dispersione e al confinamento nel Montana e nell’Oklahoma. ...
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chippewa (o ojibwa)
chippewa
(o ojibwa) Nativiamericani. Del gruppo linguistico algonchino, sono oggi stanziati in riserve istituite dai governi canadese e statunitense nella stessa area da essi precedentemente [...] occupata (Manitoba, Minnesota, Dakota del Nord, Michigan, Montana). Cacciatori e raccoglitori, vivevano in villaggi semipermanenti ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] degli Stati Uniti. Oggi il termine ‘Indiani’, benché ancora utilizzato, viene spesso sostituito da Amerindiani, Amerindi o Nativiamericani.
La conquista e la colonizzazione europea stroncarono lo sviluppo delle maggiori civiltà indigene dell’A. e ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] ) in molte società africane sono esempi celebri di m. primitive. Gli studi di F. Boas sulle feste potlatch dei nativiamericani e sulle celebri m. wampum, l’analisi etnografica di B. Malinowski sul commercio kula delle isole Trobriand e sull’uso ...
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Caratteri antropologici
L’a. dell’uomo varia e assume forme diverse in relazione alle condizioni climatiche, ai mezzi tecnici messi in atto per la costruzione, ma anche all’organizzazione sociale e alla [...] ).
Alcuni tipi di a., originariamente propri di società di interesse etnologico (per es., le tende coniche teepee dei nativiamericani o gli igloo di ghiaccio degli Inuit), sono divenute molto celebri e popolano l’immaginario collettivo. Gli Irochesi ...
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totemismo In etnologia, complesso di credenze, usi, norme sociali, obblighi e divieti, diffuso in numerose società e fondato sulla concezione di una stretta relazione o di un particolare rapporto di parentela [...] ) e, insieme, il fondamento simbolico della coesione dei gruppi (É. Durkheim). Il concetto di t., originario della lingua dei nativiamericani Ojibwa (o Chippewa), fu adottato nella lingua inglese da J. Long (1791). Le prime teorie sistematiche sul t ...
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barbàrie Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva. Fin dall'epoca greca, ma anche presso civiltà extraeuropee, il termine b. ha indicato la condizione (più arretrata o selvaggia) delle [...] il termine è stato impiegato, come ad esempio nell'uso fattone da Bartolomé de Las Casas nella difesa dei nativiamericani contro i dominatori spagnoli, per spingere la società di appartenenza a emendarsi da forme di arretratezza, miseria, violenza ...
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agg. e s. f. e m. Che, chi si rifiuta di scegliere tra due alternative opposte, ritenendole entrambe insoddisfacenti. ♦ Ebbene, io sono un neneista. Non vedo perché, se mi fa schifo quello che hanno fatto i kamikaze alle Torri Gemelle, debba...
americano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Dell’America, in senso ampio: il continente a.; i popoli a. indigeni (v. amerindio); lingue a., le lingue parlate nelle Americhe, spec. quelle indigene (e cioè, da nord a sud: eschimo, algonchino, irochese,...