. Stato morboso caratterizzato da un abnorme sviluppo del tessuto linfatico della regione nasofaringea, che si palesa con le cosiddette vegetazioni adenoidi (dal gr. ἀδήν "ghiandola" εἶδος "forma"; v. [...] , di olio mentolato all'uno per cento, di olio resorcinato al due per cento, introdotte con un tubetto contagocce nelle narici, mentre la testa è in decubito orizzontale.
Ma un risultato definitivo non può essere ottenuto che con la cura chirurgica ...
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MIASI (dal gr. μυῖα "mosca")
Nino Baboni
Forme morbose dovute alla presenza nell'organismo umano o animale di larve di mosche. Tali malattie possono essere determinate da mosche della fam. Muscidae (gen. [...] sostanze appropriate. Come misura profilattica è necessario nei paesi colpiti, non condurre le pecore al pascolo nelle ore calde dell'estate, durante le quali l'insetto depone attorno alle narici degli ovini le larve. Per l'ipoderma v. ipodermosi. ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] dell'immagine, presa non certo da qualche anello nasale di piercing, ma dall'usanza di mettere un anello di ferro alle narici di animali irrequieti come tori o bufali, per tenerli a freno e condurli, come bestie rese mansuete. Così, continueremo per ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La medicina nell'Atharvaveda
Antonella Comba
La medicina nell'Atharvaveda
Il testo vedico più ricco di nozioni di carattere medico è l'Atharvaveda (Veda degli Atharvan). [...] chiarificato; poi, mormorando l'inno (Ṛgveda, X, 163), il sacerdote tocca la testa, le orecchie, gli occhi, il mento e le narici del paziente con la mano unta di burro chiarificato reso puro dal rituale (Kauśikasūtra, XVIII, 5-6, 14).
Questo è un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto di poesia didattica nel Medioevo si estende ai temi più disparati, ricoprendo funzioni non [...] dei peli, sembrano due archi uguali. Il lucore dei suoi occhi eguaglia quello delle stelle, dalla sua fronte crescono gigli, le narici offrono balsami, i denti producono avorio e la bocca rose […]. La sua veste è tessuta con un filo sottile, non ...
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orsi, panda e orsetti lavatori
Giuseppe M. Carpaneto
Nel mondo dei plantigradi
La famiglia degli Ursidi comprende i più grossi rappresentanti dell’ordine dei Carnivori, caratterizzati però da una dieta [...] appetito. L’organo di senso più sviluppato è senza dubbio l’olfatto, come si può dedurre dal muso prominente e dalle larghe narici. La vista è carente e in alcune specie è molto debole.
Gli orsi nel mondo
Gli orsi attualmente viventi appartengono a ...
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Cocaina
Claudio Castellano
La cocaina, il principale degli alcaloidi contenuti nelle foglie della coca, si presenta in cristalli prismatici incolori o in forma di polvere cristallina bianca di sapore [...] snow perché bianca come la neve. L'aspirazione nasale, per il potente effetto vasocostrittore della cocaina, causa eczemi alle narici, riniti, ulcere e perfino la perforazione del setto nasale. Con l'aumento del prezzo della droga ci si è rivolti ...
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SUDANESI
Carlo TAGLIAVINI
Walter HIRSCHBERG
. I Negri sudanesi sono stanziati nella metà settentrionale dell'Africa e il territorio da loro abitato è limitato dal Sahara a nord, dall'Africa Orientale [...] molto amati da varie stirpi sudanesi la coloritura del corpo, le cicatrici ornamentali, l'aguzzare i denti, la perforazione delle narici, del setto nasale a delle labbra, l'inserzione di dischi e cavicchi alle labbra e alle orecchie. La circoncisione ...
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Pittore, nato in Urbino nel 1535 da una famiglia recatasi là (1476 circa) con lo scultore Ambrogio da Milano (v.). Dopo aver studiato in patria sotto Battista Franco, che, sebbene veneziano, s'atteneva [...] . E se ne compiaceva tanto che modellava coi cinabri, sì da insinuarsi con essi tra le dita delle mani e dei piedi, nelle narici, nelle orecchie, nelle bocche. In ciò egli ha qualcosa del Romanino, ma è certo che il maestro che esercitò su di lui ...
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È l'arte di preparare a scopo scientifico le pelli degli animali in modo da renderne possibile la conservazione, e di imbottirle dando loro l'aspetto e l'atteggiamento degli animali vivi. Per estensione, [...] con refe di grossezza adatta, badando a fare una sutura poco visibile. Le parti molli e carnose (labbra, grugno, narici, mucosa della lingua e delle fauci) richiedono cure particolari, perché si conservi il loro aspetto tumido e fresco. Talvolta ...
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narice
s. f. [lat. tardo narīcae pl.]. – In anatomia comparata, ciascuna delle aperture attraverso cui le cavità nasali dei vertebrati comunicano con l’esterno (n. esterna) – il cui numero varia da una negli agnati a quattro nei pesci teleostei...
rinocriptidi
rinocrìptidi (o rinocrìttidi) s. m. pl. [lat. scient. Rhinocryptidae, dal nome del genere Rhinocrypta, comp. di rhino- «rino-» e gr. κρυπτός «nascosto», perché ha le narici coperte da un lembo di pelle]. – Famiglia di uccelli...