GUASCONI, Biagio
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze presumibilmente nei primi decenni del Trecento, nel "popolo" di S. Lorenzo, nel sesto di Porta S. Piero, da Piero di Nardo, detto Bonaccio, e da [...] Agnola Infangati; da questo matrimonio nacquero anche Bonaccio, Iacopo, Rinuccino e Zenobi.
La famiglia del G. era legata all'arte della lana e rappresentava una delle consorterie politicamente più influenti ...
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CRISTALDI, Belisario
Marina Caffiero
Nacque a Roma l'11 luglio 1764 da Ascanio, dell'antica famiglia dei baroni di Noha, e da Marianna Guglielmi, gentildonna frusinate. Il padre, nativo di Nardò in [...] provincia di Lecce, aveva ereditato nel 1756 tutti i beni del prozio Belisario, Cristaldi a condizione di assumerne il cognome e di trasferirsi a Roma.
Ultimo di quattro figli, il C. iniziò gli studi presso ...
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GENTILE, Tommaso
Norbert Kamp
Figlio di Bernardo di Simone, appartenente a una nobile famiglia la cui presenza è attestata nel Salento a partire dall'ultimo decennio del XII secolo, dovette nascere [...] stati loro vassalli con baronie presso Lesina fino al 1212. È comunque certo che l'ascesa sociale e politica dei Gentile di Nardò poggiò, a partire dal 1212, sul legame con Federico II il quale si trovava allora in Germania, ma che prima della sua ...
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GOFFREDO
Cosimo Damiano Poso
Conte di Conversano, figlio di Ruggero e di un'innominata sorella di Roberto d'Altavilla (il Guiscardo), ebbe come fratelli il conte Roberto di Montescaglioso e un tale [...] , a cura di W. Holtzmann, Berolini 1962, pp. 365-367, 378, 388 nn. 13 s., 476, 478 n. 4, 518; Le pergamene della curia e del capitolo di Nardò, a cura di M. Pastore, Lecce 1964, pp. 7-9, 11, 15, 26, 36 s. n. I, 37 s. n. II, 91-93 n. XXVI; O. Giordano ...
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BALDOVINI (Baldini), Belisario
Giuseppe Alberigo
Nacque a Montesardo (Terra di Lavoro) nei primi decenni del sec. XVI. Addottoratosi in utroque iure,ottenne di divenire arciprete di S. Michele Arcangelo [...] a Noha e rettore di S. Nicola di Magugno (Aradeo ?) in diocesi di Nardò. Più tardi entrò nella famiglia del cardinale Gian Pietro Carafa, che, eletto papa col nome di Paolo IV, lo nominò proprio prelato domestico e poco dopo, il 17 luglio 1555, lo ...
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GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] S. Gaggio a Firenze; l'esecuzione della pala d'altare della cappella fu infatti contemporaneamente affidata a Mariotto di Nardo, figlio di Nardo di Cione e attivo all'epoca nella bottega di Jacopo di Cione (Chiodo).
All'ottavo decennio del XIV secolo ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Belisario
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Nato intorno al 1464, secondogenito di Giulio Antonio e di Caterina Orsini, ebbe una compiuta educazione, letteraria ad opera di Gioviano Pontano e militare a cura [...] tutti i ribelli, l'A. restituì Conversano e Casamassima al fratello, ottenendo in cambio, dal demanio regio, il feudo di Nardò col titolo di conte (1455). Il 1 agosto dello stesso anno intervenne all'incoronazione di re Federico, al cui fianco restò ...
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PENDINELLI, Stefano
Giancarlo Vallone
PENDINELLI (Agricoli), Stefano. – Il vero cognome è Agricoli, come mostra un documento vaticano risalente al 1435, redatto per lui, e che è l’unico a conservarne, [...] del 1422, o poco dopo. E Orsini restò il costante punto di riferimento di Stefano.
La sua attività pastorale a Nardò è avvolta in gran parte nell’oscurità. Alcune notizie sono da respingere perché derivate da opere dei falsari Pietro Pollidori e ...
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CRISTIANI, Giovanni
Miklos Boscovits
Figlio, forse, del pittore Bartolomeo di Vanni, documentato nel 1356 (Chiappelli, 1900), è probabilmente da identificarsi col Giovanni da Pistoia che. in qualità [...] , p. 146; Bacci, 1911, p. 197).
Stando ad un documento ancora inedito (Chiappelli, 1925), il C. nel 1366 si impegnò con Nardo di Cione ad aiutarlo ogni volta che questi si trovasse a lavorare fuori di Firenze. Nello stesso annosi sposò con Margherita ...
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CHIGI, Flavio
Enrico Stumpo
Nacque a Siena l'11 maggio 1631 da Mario di Fabio, del ramo di Mariano della grande famiglia senese, e da Berenice della Ciaia.
Le fortune della famiglia non potevano certo [...] molto fiorenti. Mario era il primogenito di undici figli, sette femmine e quattro maschi, tra i quali Fabio, allora vescovo di Nardò e nunzio in Germania. La giovinezza del C. trascorse tutta a Siena, fino a quando lo zio Fabio, inviato da Innocenzo ...
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nardo
s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: Erba né biado in sua vita non pasce, Ma...
spigonardo
(o spigo-nardo) s. m. (meno com. spiganardo e spicanardo m. o f., e spicanardi f.) [dal lat. spica nardi «spiga del nardo»]. – Nome di una lavanda coltivata per profumeria e raramente inselvatichita in Sicilia e Gargano (Lavandula...