Nel diritto matrimoniale di alcuni popoli (per es., nell’Antico Testamento, nel diritto romano, nella legge sacra musulmana), la dichiarazione che un coniuge (il marito) fa all’altro coniuge, con o senza [...] formalità, di voler rompere il vincolo coniugale: è una forma di divorzio unilateralmente dichiarata. R del debito pubblico L’esplicita dichiarazione di uno Stato di non voler riconoscere il debito complessivo ...
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Giurista, scrittore e uomo politico dell'India, di setta musulmana sciita, nato a Mohan (stato di Oudh) il 6 aprile 1849, morto a Rudgwick (contea di Sussex, Inghilterra) il 3 agosto 1928. Aveva il titolo [...] da lui resi all'impero britannico con il suo lealismo e con l'opera indefessa per il progresso culturale dei musulmani indiani. Nel 1877 fondò a Calcutta la National Mahomedan Association, e con la sua attiva propaganda ottenne le riforme emanate ...
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Titolo portato da molti personaggi della storia turca, persiana e indiana del periodo dei Moghūl.
Presso la setta musulmana degli Ismailiti è l’appellativo della consorte dell’Aghā Khān. ...
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´l Dinastia di regoli del Sīgistān che si distinsero specialmente nel sostenere la resistenza indigena alla conquista araba musulmana del loro paese (secc. 7º-8º d. C.). ...
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Simultanea presenza di un medesimo corpo umano in due luoghi diversi. L’agiografia mistica cristiana, come anche quella musulmana, registra casi del genere, sulla cui interpretazione i pareri restano discordi. ...
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Termine arabo («educazione, cultura») che designa la letteratura in generale, particolarmente quella amena; più specificamente, nella letteratura arabo-musulmana, un genere di prosa narrativa formatosi [...] a partire dall’8°-9° sec. d.C ...
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Arabista (Saragozza 1871 - San Sebastiano 1944), prof. all'univ. di Madrid. Pubblicò importanti opere sulla filosofia, teologia e mistica musulmana specie d'occidente (Abenmasarra y su escuela, 1914; Aben [...] Comedia (1919; 2a ediz. 1943), la cui tesi di una diretta e prevalente dipendenza del poema dantesco da modelli musulmani, sia per quanto riguarda la sua struttura sia per numerosi particolari, si è rivelata però in complesso inaccettabile; comunque ...
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Sufi indiano (Sirhind, Panjab, 1564 - ivi 1624). Riformatore religioso dell'Islam alla corte dell'imperatore della dinastia indo-musulmana dei Moghul, la sua fama si estese fino all'Asia centrale. Fu ed [...] è tuttora conosciuto nel mondo islamico con l'appellativo di Mujaddid Alf i Thani Cheikh, "Rinnovatore del secondo millennio" ...
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fedayìn Termine con il quale venivano designati, fra l’11° e il 13° sec., i membri della setta musulmana degli Assassini.
Nel 20° sec. il termine è stato adoperato, nel mondo arabo e in Iran, per indicare [...] i membri di movimenti politici, rivoluzionari o guerriglieri. In particolare, a partire dagli anni 1950, sono stati così denominati i combattenti della Resistenza palestinese ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] al fiume Duero e la capitale trasportata a León (dal 918 Regno di León). La vittoria di Ramiro II (931-51) sui musulmani a Simancas (939) ebbe risonanza europea. Nel periodo seguente, però, il conte di Castiglia si rese indipendente dal re di León e ...
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odio online
loc. s.le m. In internet e nei siti di relazione sociale, espressione di odio e di sentimenti razzisti, tramite discorsi, slogan, insulti rivolti contro singoli, specialmente se personaggi pubblici noti, o intere fasce di popolazione...
almohade
‹almoàde› (o almoade; anche almohàdico o almoàdico, pl. m. -ci) agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almo(h)adi che nella seconda metà del sec. 12° e nella prima del 13° dominò l’Africa settentrionale e la Spagna...