Stato dell’Asia meridionale, per estensione il terzo dell’Asia e il settimo del mondo. Il confine terrestre, a NO col Pakistan, a NE con Cina, Nepal e Bhutan, a E con Myanmar e Bangladesh, si sviluppa [...] (98 milioni), più resistenti al lavoro nelle risaie, e di ovini e caprini (182 milioni), allevati per lo più nelle regioni musulmane del NO per pelli, carne, latte e lana (pregiata quella del Kashmir). La pesca è attiva solo a livello locale, ma ...
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igiāza Termine tecnico della tradizione musulmana (equivalente nel linguaggio moderno a «licenza») che designa l’autorizzazione fornita da un dotto a un discepolo più o meno diretto di tramandare un testo [...] o un’opera intera, sia propria sia altrui, di cui si trovi a essere l’ultimo autorizzato trasmissore ...
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Zahiriti Scuola teologica e giuridica musulmana, che basa le sue dottrine sul senso esterno e letterale (ẓāhir) del Corano e della Sunna (tradizione profetica). Suo fondatore fu Dāwūd al-Isfahānī, a Baghdad [...] nel 9° sec.: il suo più illustre adepto fu lo spagnolo Ibn Ḥazm ...
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TARANCI
Ettore Rossi
. Popolazione turca musulmana dell'Asia centrale; il nome significa "contadino". I Taranci sono considerati come Turchi di razza Uighur, provenienti dal Turkestān Cinese od Orientale, [...] donde furono nel sec. XVIII trasportati dai Cinesi a colonizzare la valle del fiume Ili, che si versa nel Lago Balqash. Nel 1861 erano 8000 famiglie ed erano sfruttati dai dominatori cinesi, contro i quali ...
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. Setta giudeo-musulmana, che considera Shabbĕtay Ṣĕbī (v.) come Messia e incarnazione della divinità. Essa venne a esser costituita da coloro, tra gli ebrei seguaci di Shabbĕtay Ṣĕbī, che in conformità [...] dell'esempio di lui si convertirono all'Islām. Notevole è il gruppo degli Ya‛qūbiti, così detti da Ya‛qōb ben Yōsēf Fīlōsōf (detto anche Ya‛qōb Ṣĕbī, o Ya‛qōb Querido, cioè "diletto"), cognato di Shabbĕtay ...
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Zaqqūm L’albero infernale dell’escatologia musulmana. Secondo la descrizione coranica, i suoi rami hanno per fiori teste di demoni e i suoi frutti, amarissimi, sono cibo dei dannati. ...
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("amici sinceri") Adepti di una società musulmana (10° sec.) di carattere filosofico-religioso. A questo gruppo risale una raccolta di 51 o 52 scritti anonimi, intitolati Rasa'il ikhwan al-safa' ("Trattatelli [...] degli amici sinceri"), che costituisce un'enciclopedia filosofico-religiosa, con una eclettica mescolanza di neoplatonismo, astrologia, islamismo e gnosticismo ...
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Nome di varî personaggi della storia musulmana: un califfo omayyade che regnò per pochi mesi nel 744; due emiri, tra cui il fondatore (755-812) della dinastia tunisina degli Aghlabiti; un altro sovrano [...] (850-902) della stessa dinastia, celebre per le scorrerie in Sicilia e in Calabria, ove morì presso Cosenza; un sultano ottomano (1615-1648), che occupò il trono dal 1640 ...
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Dönme Nome di una setta giudeo-musulmana (in turco «i convertiti») che considera messia Shabbĕtay Ṣĕbī (Smirne 1626 - Dulcigno 1676), agitatore religioso ebreo che nel 1648 fu scomunicato dai rabbini [...] di Smirne perché si era presentato come messia, ma tornato nel 1665 fu acclamato dalla folla come re. Le autorità turche lo arrestarono e lo condannarono a morte, concedendogli tuttavia la salvezza in ...
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odio online
loc. s.le m. In internet e nei siti di relazione sociale, espressione di odio e di sentimenti razzisti, tramite discorsi, slogan, insulti rivolti contro singoli, specialmente se personaggi pubblici noti, o intere fasce di popolazione...
almohade
‹almoàde› (o almoade; anche almohàdico o almoàdico, pl. m. -ci) agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almo(h)adi che nella seconda metà del sec. 12° e nella prima del 13° dominò l’Africa settentrionale e la Spagna...